Concetti Chiave
- I linfociti Naïve B e T riconoscono gli antigeni e si trasformano in linfociti effettori per svolgere funzioni immunologiche essenziali.
- Alcuni linfociti in proliferazione diventano cellule della memoria, distinguibili dai Naïve grazie a marcatori di superficie specifici.
- Il processo di differenziazione coinvolge cambiamenti nei marcatori di superficie, come CD25 e CD45, utilizzati per identificare i diversi stadi di attivazione.
- CD45RA è espresso dai linfociti T Naïve, mentre CD45R0 è comune sia agli effettori che alle cellule della memoria, rendendo difficile la loro distinzione solo con CD45.
- Con l'invecchiamento, le cellule della memoria prevalgono sui Naïve, influenzando la risposta immunitaria, specialmente nei pazienti anziani.
Indice
Fasi del riconoscimento e proliferazione
Linfociti B e T vanno incontro ad una fase di riconoscimento dell’antigene che è assolutamente necessaria e a cui fa seguito una fase di proliferazione che è preliminare e avviene in contemporanea alla fase di differenziazione: il linfocita Naïve diventa linfocita effettore in grado di svolgere una funzione immunologica centrale.
Trasformazione e marcatori di superficie
Alcune cellule che stanno proliferando possono differenziarsi e trasformarsi in cellule della memoria, morfologicamente sovrapponibili ai linfociti Naïve; per distinguere queste due popolazioni bisogna fare riferimento ai diversi marcatori di superficie. Nel processo da Naïve a memory il linfocita subisce una serie di trasformazioni che permettono l’assunzione di nuove funzioni (migrazione, risposte effettrici, proliferazione e ciclo cellulare). Questi cambiamenti coinvolgono anche l’espressione delle proteine di superficie permettendoci così di distinguere le due popolazioni cellulari: CD25 ad esempio è un recettore per alcuni fattori di crescita e per citochine e viene espresso in maniera differenziale attraverso i differenti stadi di attivazione del linfocita. Il recettore più utilizzato per il riconoscimento è il CD45 (riguarda solo l’uomo, è utile ma non se unico): è una proteina codificata da una serie di esoni che subiscono splicing alternativo e che è quindi espressa in una serie di isoforme.
Isoforme e marcatori dei linfociti
I linfociti T Naïve esprimono prevalentemente la forma CD45RA (R= restricted, A indica l’esone presente tra A, B e C); i linfociti T effettori esprimono invece la forma CD45R0 (0 perché non esprimono nessuno degli esoni con importanza immunologica). L’isoforma CD45R0 viene però espressa anche dalle cellule della memoria che non possono essere quindi distinte dagli effettori; CD45 come unico marcatore è dunque utile ma non può essere considerato univoco.
Ci sono diversi esoni che possono essere combinati; quelli con importanza immunologica (4,5,6) sono indicati con le lettere A, B e C: i tre esoni sono co-espressi in una proteina dall’alto peso molecolare (220 kD) presente nelle cellule B umane (proteina B220 usata come marcatore dei linfociti B).
Evoluzione del repertorio linfocitario
Alla nascita la quantità di cellule Naïve rappresenta la maggioranza (nessuno incontro con antigeni); in seguito all’involuzione del timo, il repertorio delle cellule T Naïve viene progressivamente sostituito dalle cellule della memoria; in età adulta la maggioranza delle cellule è della memoria e il pool di Naïve si riduce notevolmente.
Questo cambiamento nella proporzione tra cellule Naïve e cellule memory comporta che in età avanzata la gran parte delle attività del nostro profilo linfocitario sia generata dall’attivazione di linfociti con un repertorio di T receptor già esistente; ciò ha implicazioni sulla risposta immunitaria dei pazienti anziani.
Domande da interrogazione
- Qual è il processo che trasforma i linfociti Naïve in linfociti effettori?
- Come si distinguono i linfociti Naïve dalle cellule della memoria?
- Qual è il ruolo del recettore CD45 nel riconoscimento dei linfociti?
- Come cambia la proporzione tra cellule Naïve e cellule della memoria con l'età?
I linfociti Naïve subiscono una fase di riconoscimento dell'antigene seguita da una fase di proliferazione e differenziazione, trasformandosi in linfociti effettori capaci di svolgere funzioni immunologiche centrali.
Le cellule della memoria e i linfociti Naïve sono morfologicamente simili, ma si distinguono attraverso diversi marcatori di superficie, come CD25 e CD45, che variano nei differenti stadi di attivazione.
CD45 è una proteina espressa in diverse isoforme attraverso splicing alternativo degli esoni. Nei linfociti T Naïve, si esprime come CD45RA, mentre nei linfociti effettori e della memoria come CD45R0, rendendolo utile ma non univoco per distinguere le popolazioni cellulari.
Alla nascita, le cellule Naïve sono predominanti, ma con l'involuzione del timo, vengono progressivamente sostituite dalle cellule della memoria. In età adulta, la maggioranza delle cellule è della memoria, riducendo il pool di Naïve e influenzando la risposta immunitaria negli anziani.