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Concetti Chiave

  • L'esofago di Barrett è una condizione metaplastica associata al reflusso gastroesofageo, predisponendo la mucosa a displasia e adenocarcinoma.
  • Programmi di sorveglianza endoscopica sono raccomandati per monitorare l'evoluzione della mucosa nei pazienti con esofago di Barrett.
  • L'estensione dell'esofago di Barrett è un fattore di rischio per lo sviluppo di neoplasie, valutata secondo i criteri di Praga.
  • La trasformazione dell'epitelio esofageo in epitelio gastrico e poi intestinale aumenta il rischio di adenocarcinoma.
  • La classificazione delle lesioni neoplastiche varia dall'assenza di displasia a neoplasia invasiva, con rischi crescenti di progressione in adenocarcinoma.

Indice

  1. Condizione e sorveglianza dell'esofago di Barrett
  2. Valutazione del rischio neoplastico
  3. Metaplasia e trasformazione epiteliale
  4. Classificazione delle neoplasie esofagee
  5. Rischio di progressione e patogenesi

Condizione e sorveglianza dell'esofago di Barrett

L’esofago di Barrett è una condizione metaplastica della mucosa esofagea che si può riscontrare nell’esofago distale. Si associa a situazioni di reflusso gastroesofageo ed è una condizione che predispone la mucosa ad un elevato rischio di sviluppo di displasia e adenocarcinoma.

Per questo motivo, vengono raccomandati dei programmi di sorveglianza endoscopica nei pazienti con esofago di Barrett per tener controllata l’evoluzione della mucosa.

Valutazione del rischio neoplastico

Valutazione del rischio della trasformazione neoplastica:

● l’estensione dell’esofago di Barrett aumenta il rischio: infatti, maggiore è l’estensione, maggiore è il rischio dello sviluppo di neoplasia. Si valutano la lunghezza longitudinale e l’estensione circonferenziale dell’area interessata da metaplasia. Si considerano delle lingue patologiche e se ne valutano lunghezza e circonferenza secondo i criteri di Praga.

● età dell’esofago di Barrett

● persistenza

Metaplasia e trasformazione epiteliale

In sede endoscopica, si può notare una mucosa arrossata. Questo è importante poiché l’esofago di Barrett origina da un reflusso gastroesofageo. Infatti, il reflusso induce morte cellulare dell’epitelio esofageo (non è preposto alla difesa dall’acidità gastrica) e porta alla sostituzione con un tipo di epitelio più resistente: quello gastrico.

Quest’ultimo tipo di epitelio si trasforma poi in epitelio intestinale, ed è da questo tipo di epitelio che si forma l’adenocarcinoma.

La metaplasia gastrica è una condizione clinica a basso rischio neoplastico, ma ha alto rischio di di andare incontro a evoluzione in metaplasia intestinale. La metaplasia intestinale ha invece maggior rischio di evoluzione in epitelio displastico.

Classificazione delle neoplasie esofagee

Le categorie sono state così suddivise:

- Assenza di displasia

- Indefinito per displasia

- Neoplasia di basso grado

- Neoplasia di alto grado

- Carcinoma intra-mucoso: rimane all’interno della mucosa, quindi sopra la muscolaris mucosae, il rischio di metastasi linfonodali è molto basso e nel caso del colon è assente ( qui non si hanno vasi linfatici, per avere metastasi linfonodale deve invadere la sottomucosa)

- Neoplasia invasiva: quando supera la lamina propria. Con l’invasione della sottomucosa comincia ad elevarsi il rischio di dare metastasi linfonodale seppur molto piccolo.

Rischio di progressione e patogenesi

Questa nuova classificazione è frutto di conoscenze teoriche e che vanno di pari passo con lo sviluppo di nuove tecnologie. Il rischio della displasia è invece quello di progressione in adenocarcinoma. La patogenesi origina dal fatto che l’epitelio pavimentoso esofageo non riesce a tollerare l’insulto acido prolungato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la relazione tra l'esofago di Barrett e il rischio di sviluppare adenocarcinoma?
  2. L'esofago di Barrett è una condizione metaplastica che predispone la mucosa esofagea a un elevato rischio di sviluppo di displasia e adenocarcinoma, a causa del reflusso gastroesofageo che induce la trasformazione dell'epitelio esofageo in epitelio intestinale, da cui può originare l'adenocarcinoma.

  3. Quali sono i fattori che aumentano il rischio di trasformazione neoplastica nell'esofago di Barrett?
  4. I fattori che aumentano il rischio includono l'estensione dell'esofago di Barrett, l'età della condizione e la sua persistenza. Maggiore è l'estensione, maggiore è il rischio di sviluppo di neoplasia.

  5. Come viene classificata la displasia nell'esofago di Barrett?
  6. La displasia è classificata in diverse categorie: assenza di displasia, indefinito per displasia, neoplasia di basso grado, neoplasia di alto grado, carcinoma intra-mucoso e neoplasia invasiva. Questa classificazione si basa su conoscenze teoriche e lo sviluppo di nuove tecnologie.

Domande e risposte