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Concetti Chiave

  • La sezione di osso compatto è ottenuta tramite decalcificazione per permettere il taglio al microtomo senza danneggiare la lama.
  • L'immagine mostra una forte eosinofilia dovuta alla presenza di collagene extracellulare, con le cellule ossee visibili solo a ingrandimenti più elevati.
  • Nel tessuto osseo spugnoso, le singole trabecole sono formate da numerose lamelle parallele, simili a quelle osservate nell'osso compatto.
  • La decalcificazione permette di dissolvere la componente minerale della matrice ossea, evidenziando la struttura organizzata in lamelle parallele.
  • Le lamelle ossee sono strati sottili, definiti da variazioni regolari nella densità della colorazione dell'eosina, con uno spessore di pochi micron.

Indice

  1. Osservazione dell'osso compatto
  2. Decalcificazione e struttura ossea

Osservazione dell'osso compatto

Osserviamo una sezione di osso compatto colorata con la tradizionale tecnica della ematossilina eosina in fig 9. Per ottenere questa immagine è stato necessario sottoporre il campione di tessuto alla decalcificazione, altrimenti sarebbe stato impossibile ottenere al microtomo sezioni di spessore appropriato, perché la lama del microtomo si spezzerebbe a contatto con l’osso. L’immagine è dominata da una forte e diffusa eosinofilia attribuita al collagene extracellulare. Per quanto riguarda le cellule dell’osso esse sono appena visibili ad un ingrandimento basso come quello in figura. L’ immagine in rappresenta un osso compatto, ma osservando un preparato ugualmente trattato con decalcificazione e ematossilina di osso spugnoso si vede come la singola trabecola sia a sua volta formata da numerose lamelle parallele tra loro.

Decalcificazione e struttura ossea

L’importanza della contemporanea presenza di questi due elementi può essere spiegata attraverso una classica procedura di laboratorio. È possibile per esempio sottoporre l’osso a un trattamento chimico che tende a dissolvere la componente minerale della matrice (questo procedimento è anche detto decalcificazione). Appare invece organizzata in strati paralleli, definiti unicamente da lievi ma regolari e ripetitive variazioni nella densità della colorazione dell’eosina. Questi strati, che hanno uno spessore di pochi micron, sono

detti lamelle ossee.

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