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Concetti Chiave

  • Gli interferoni di tipo I, come α e β, aumentano l'espressione degli MHC-I, attivando la difesa antivirale.
  • L'interferone γ influisce su MHC di classe I e II, prodotto da linfociti T-helper I e cellule NK, regolando il modulo MARM.
  • Il cofattore CIITA è essenziale per l'attivazione della trascrizione legando i fattori di trascrizione ai promotori MHC.
  • I PAMP sono biomolecole essenziali per i microorganismi, segnalando la loro presenza all'ospite tramite differenze filogenetiche.
  • I PRR nell'uomo rilevano PAMP e DAMP, identificando cellule self alterate e segnalando stress e danno cellulare.

Indice

  1. Ruolo degli interferoni nell'infiammazione
  2. Produzione e funzione dell'interferone γ
  3. PAMP e PRR: riconoscimento e risposta

Ruolo degli interferoni nell'infiammazione

Durante un’infiammazione gli interferoni di tipo I (interferone α e interferone β; citochine dell’immunità innata) possono aumentare l’espressione degli MHC-I. Vengono principalmente prodotti dai macrofagi, dalle cellule dendritiche plasmocitoidi e dai fibroblasti. Gli effetti di queste citochine coinvolgono tutte le cellule e determinano l’attivazione della difesa antivirale. MHC-I, infatti, è in grado di presentare antigeni penetrati all’interno del citosol come nel caso di un’infezione virale.

Produzione e funzione dell'interferone γ

L’interferone γ è una citochina che ha effetto sulle molecole di MHC sia di classe I che sulla classe II. Viene principalmente prodotto dai linfociti T-helper I e dalle cellule NK e agisce sul modulo regolatorio dell’MHC, MARM (MHC antigen regulatory module). Si tratta di una serie di sequenze comuni altamente conservate presenti sui promotori di entrambe le classi di MHC a cui si legano dei fattori di trascrizione (RFX, ATF/CREB, NF-Y) sempre presenti all’interno delle cellule che permettono l’inizio della trascrizione. Tuttavia, per permettere il legame di questi fattori al promotore è necessario un cofattore, CIITA (class II trans-activator), che non si lega direttamente al DNA ma si occupa della coordinazione dei legami di questi fattori.

PAMP e PRR: riconoscimento e risposta

I PAMP sono una serie di biomolecole (acidi nucleici come ssDNA, dsRNA e sequenze ricche di isole CpG, proteine come pilina e flagellina, lipidi come LPS e acido lipoteicoico, carboidrati come mannosio e glucani,… ) presenti sulla superficie dei microorganismi ed essenziali alla loro sopravvivenza; essi sono filogeneticamente molto diversi dalle macromolecole presenti sulle superfici delle cellule di organismi filogeneticamente più recenti e di conseguenza possono segnalare all’ospite la presenza di microrganismi.

I PAMP vengono recepiti dalle cellule dell’ospite attraverso una famiglia di recettori denominati PRR, i quali sono poco più di un centinaio nell’uomo e sono prodotti da geni che non vanno incontro a riarrangiamento genetico, cosa che spiega il loro numero limitato rispetto agli anticorpi dell’immunità adattativa. I PRR rilevano, oltre al non self attraverso i PAMP, anche la presenza di cellule self alterate attraverso i DAMP, i quali segnalano stress e danno cellulare; alcuni esempi di DAMP sono le HSP, l’urato monosodico (responsabile della gotta), proteine della matrice extracellulare tagliate proteoliticamente e componenti di mitocondri e nucleo presenti nel citoplasma della importante cellula in questione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo degli interferoni di tipo I durante un'infiammazione?
  2. Gli interferoni di tipo I, come l'interferone α e β, aumentano l'espressione degli MHC-I, attivando la difesa antivirale e permettendo la presentazione di antigeni nel citosol durante un'infezione virale.

  3. Come agisce l'interferone γ sulle molecole MHC?
  4. L'interferone γ influenza sia le molecole MHC di classe I che di classe II, agendo sul modulo regolatorio MARM e richiedendo il cofattore CIITA per coordinare il legame dei fattori di trascrizione necessari per l'inizio della trascrizione.

  5. Cosa sono i PAMP e come vengono riconosciuti dalle cellule dell'ospite?
  6. I PAMP sono biomolecole essenziali per la sopravvivenza dei microrganismi, riconosciute dai recettori PRR delle cellule dell'ospite, che rilevano anche cellule self alterate attraverso i DAMP, segnalando stress e danno cellulare.

Domande e risposte