Concetti Chiave
- Le immunodeficienze primitive possono manifestarsi sia in età pediatrica che adulta, variando in gravità e impatto sullo sviluppo.
- Il deficit di IgA è una delle immunodeficienze più comuni, spesso asintomatica, con un'incidenza significativa tra la popolazione.
- Queste patologie sono generalmente ereditarie, con trasmissione mendeliana, ma esistono anche forme poligeniche e non completamente comprese.
- La diagnosi di immunodeficienza comune variabile richiede carenze specifiche di immunoglobuline e criteri clinici come infezioni ricorrenti.
- Le immunodeficienze possono portare a disbiosi intestinale, con sintomi simili a malattie infiammatorie croniche e alterazione della barriera enterica.
Immunodeficienze primitive ingravescenti
Si tratta di situazioni in cui il sistema immunitario è carente di una sua parte in termini numerici oppure in termini di efficacia o di funzione.Le immunodeficienze primitive non riguardano solo patologie pediatriche: ci sono immunodeficienze primitive che sono talmente gravi da manifestarsi molto precocemente (spesso ostacolano anche lo sviluppo), mentre altri deficit sono più lievi e possono estrinsecarsi solamente in età adulta (permettono un regolare sviluppo).
Le immunodeficienze primitive sono in generale malattie rare, da ricordare però il deficit di IgA che è invece piuttosto frequente con incidenza 1:400/1:500; la maggior parte dei soggetti con deficit di IgA, tuttavia, non ha una patologia e un trattamento che modificano qualità e aspettativa di vita, è infatti spesso asintomatico.
Sono patologie di tipo genetico che in genere hanno alla base un difetto monogenico con trasmissione mendeliana (quindi possono essere presenti cluster familiari). Esistono tuttavia anche forme poligeniche e forme in cui non si sono ancora individuate tutte le mutazioni in grado di spiegare la clinica della patologia in esame. Immunodeficienza comune variabile (cvid): difetto umorale più frequente. È una patologia con deficit di Ig. Secondo le linee guida devono essere carenti (di almeno 2 DS) almeno due classi di Ig (di cui una deve essere IgG) e ci deve essere anche un criterio clinico (almeno due infezioni broncopneumoniche nell’arco di un anno) per poter porre diagnosi.
Altri aspetti
Penetranza ed espressione clinica sono estremamente variabili, perché l’interazione fra individuo e ambiente fa sì che ci siano una modalità di esordio e un decorso della patologia estremamente personali.Dopo il trapianto il midollo attecchisce e inizia a funzionare, prima T e poi B; le Ig possono essere carenti anche per 2-3 anni, quindi potrebbe essere fatta una terapia sostitutiva. si fa un condizionamento del S.I. per convincerlo che l’organo sia self (il trattamento è a vita). Si usano inibitori della calcineurina (es. ciclosporina, tacrolimus…) o micofenolato, i target sono sia le cellule B sia le cellule T. La memoria è comunque preservata.
Le immunodeficienze sono in grado di portare a una disbiosi a livello intestinale, con peggioramento del quadro clinico; ad esempio, un deficit di IgA secretorie facilita notevolmente il passaggio di agenti batterici e dei loro prodotti attraverso barriera enterica. Nella Cvid ci possono essere manifestazioni intestinali che possono mimare la malattia celiaca e le malattie infiammatorie croniche. In questi soggetti c’è un’alterazione della composizione microbica. In un soggetto sano (senza deficit di IgA) il controllo dei commensali è diverso rispetto a quello che succede in un soggetto con immunodeficienza comune variabile, in cui è presente un’alterazione della barriera e dunque una traslocazione microbica con infiammazione locale a livello enterico.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali delle immunodeficienze primitive ingravescenti?
- Come si trasmettono le immunodeficienze primitive?
- Qual è il trattamento per le immunodeficienze dopo un trapianto?
- Quali sono le conseguenze intestinali delle immunodeficienze?
Le immunodeficienze primitive ingravescenti sono condizioni in cui il sistema immunitario è carente in termini numerici, di efficacia o di funzione. Possono manifestarsi precocemente o in età adulta e sono generalmente malattie rare, con alcune eccezioni come il deficit di IgA.
Le immunodeficienze primitive sono di tipo genetico, spesso causate da un difetto monogenico con trasmissione mendeliana, ma esistono anche forme poligeniche e altre in cui le mutazioni non sono completamente identificate.
Dopo un trapianto, il midollo attecchisce e inizia a funzionare, ma le Ig possono essere carenti per 2-3 anni, richiedendo una terapia sostitutiva. Si utilizzano inibitori della calcineurina o micofenolato per il condizionamento del sistema immunitario.
Le immunodeficienze possono causare disbiosi intestinale, peggiorando il quadro clinico. Un deficit di IgA facilita il passaggio di agenti batterici attraverso la barriera enterica, e nella Cvid possono esserci manifestazioni intestinali simili alla malattia celiaca e alle malattie infiammatorie croniche.