pexolo
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Concetti Chiave

  • Il cranio subisce varie evoluzioni strutturali, dalle connessioni di sospensione autostilica e anfistilica alla iostilica e autostilica secondaria, influenzando l'articolazione mandibolare.
  • Nel passaggio alla vita terrestre, le strutture faringee si modificano, trasformandosi in componenti dell'orecchio e contribuendo ai tessuti endocrini e linfatici.
  • Nei tetrapodi primitivi, le narici si evolvono da esterne a coane interne, creando un collegamento tra cavità nasale e orale.
  • Le diverse linee evolutive dei vertebrati portano a cranio anapside, sinapside e diapsidi, con caratteristiche specifiche di finestrature temporali e cinetismo cranico.
  • Nei mammiferi, il cranio diventa rigido e acinetico, adattandosi alla masticazione, con un condrocranio ossificato che forma la struttura della scatola cranica.

Indice

  1. Evoluzione delle connessioni craniche
  2. Transizione alla vita terrestre
  3. Evoluzione del cranio nei rettili

Evoluzione delle connessioni craniche

Sospensione autostilica primitiva: Solo il palatoquadro è ancorato al cranio

Anfistilica: Lo iomandibolare si connette al palatoquadro e funge da articolazione

Iostilica: L’unica connessione del palatoquadro è ora solo con lo io mandibolare

Autostilica secondaria: Il palatoquadro si connette solo e completamente con il condrocranio e la mascella inferiore si attacca alla superiore.

Con lo sviluppo il palatoquadro e la cartilagine di Merkel vengono circondati da ossa dermiche ed infine involgono.

Le parti posteriori ossificano per dare il quadrato e l’articolare, punti di articolazione mandibolare.

Transizione alla vita terrestre

Con il passaggio alla vita terrestre:

• La prima tasca faringea si trasforma nella cavità dell’orecchio medio e nella tuba uditiva.

• Il primo solco faringeo forma il condotto uditivo dell’orecchio esterno.

• Le altre tasche scompaiono dopo aver contribuito alla formazione di tessuti endocrini e linfatici.

• Lo iomandibolare oramai libero si è trasformato in una sottile barretta libera di trasmettere le vibrazioni ad alta frequenza.

• Inizialmente i pesci avevano due paia di narici esterne, un paio posteriore ed uno anteriore senza nessuna connessione tra la cavità nasale e quella boccale.

• Successivamente le posteriori si sono spostate in avanti.

• Infine al posto delle narici esterne posteriori si ritrovano le coane interne che sono omologhe alle suddette. si insatura una connessione tra cavità nasale e bocca.

• Il cranio diventa sempre più piatto.

• Si forma l’apparato iobranchiale, estremità ventrale degli archi branchiali + arco ioideo.

Evoluzione del cranio nei rettili

Cranio anapside: Era tipico dei rettilomorfi primitivi. La regione temporale era intatta. Il condrocranio non era ancora del tutto ossificato. Rettilomorfi primitivi e cheloni.

Cranio sinapside: Nella regione temporale, dietro le orbite compare una finestra temporale per lato. Rettili.

Diapsidi: Due finestre temporali. Eurapsidi (plesiosauri e ittiosauri) e cranio cinetico (uccelli e alcuni rettili).

• Cranio cinetico, completamente ossificato.

• Le mandibole si sono trasformate in becco ricoperte da un astuccio corneo.

• Cranio rigido, acinetico.

• Masticazione.

• Condrocranio ossificato che va a costituire la parte anteriore, posteriore e il pavimento della scatola cranica.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali fasi evolutive del cranio nei vertebrati?
  2. Le principali fasi includono la sospensione autostilica primitiva, anfistilica, iostilica, e autostilica secondaria, con cambiamenti significativi nella connessione del palatoquadro e nella struttura del cranio.

  3. Come si è evoluto il cranio con il passaggio alla vita terrestre?
  4. Con il passaggio alla vita terrestre, la prima tasca faringea si trasforma nella cavità dell’orecchio medio, mentre lo iomandibolare diventa una barretta per trasmettere vibrazioni, e le narici posteriori si trasformano in coane interne.

  5. Quali sono le caratteristiche distintive del cranio nei diversi gruppi di vertebrati?
  6. Nei tetrapodi primitivi, il cranio presenta coane interne; negli anfibi, diventa più piatto; nei rettilomorfi, si distinguono cranio anapside, sinapside e diapside; negli uccelli, è cinetico e ossificato; nei mammiferi, è rigido e acinetico.

Domande e risposte