Concetti Chiave
- L'immunità cellulare è cruciale per difendere l'organismo da cellule tumorali e infettate da virus, oltre a infezioni fungine e protozoarie.
- I linfociti T killer, helper e suppressor sono i principali effettori dell'immunità cellulare, distinti da glicoproteine di superficie.
- I linfociti T helper liberano interleuchine che amplificano la risposta immunitaria, stimolando linfociti T killer e B.
- I linfociti T killer attaccano cellule infette e rilasciano sostanze come linfochine e citotossine, distruggendo cellule bersaglio.
- I linfociti T suppressor regolano la risposta immunitaria, ma il loro ruolo preciso è ancora in fase di studio.
Indice
L'importanza dell'immunità cellulare
L’immunità cellulare rappresenta la principale linea difensiva contro le cellule tumorali e quelle infettate da virus e svolge un ruolo importante anche contro le infezioni dovute a funghi e protozoi.
La sua azione si esplica mediante tre tipi di linfociti effettori, i linfociti T killer (o citotossici), i linfociti T helper (o coadiuvanti), e i linfociti T suppressor (o soppressori).
Ruolo delle glicoproteine nei linfociti
Essi si differenziano in base alla varietà di due tipi di glicoproteine che presentano sulla loro superficie.
Il primo tipo ne determina la funzione ed esiste in due forme denominate T4 e T8: i linfociti T helper presentano la glicoproteina T4, mentre i linfociti T killer e i suppressor la T8.
Il secondo tipo di glicoproteina è un recettore la cua struttura è simile a quella degli anticorpi e che permette al linfocita di riconoscere gli antigeni estranei.
Attivazione e funzione dei linfociti T helper
Quando i linfociti T helper legano un antigene, liberano una serie di sostanze proteiche, delle interleuchine, che agiscono come ormoni, stimolando la proliferazione e il differenziamento dei linfociti T killer già attivati e dei linfociti B.
La loro azione consiste pertanto in un’amplificazione della risposta immunitaria sia cellulare sia umorale che, altrimenti, sarebbe blanda e inefficace.
Conseguenze dell'AIDS sui linfociti T
L’AIDS è una malattia così grave proprio perché il virus che lo causa distrugge specificamente i linfociti T helper.
I linfociti T Killer si attivano quando legano gli antigeni presenti sulle cellule infettate differenziandosi in cellule T della memoria, che come le cellule B hanno il compito di proteggere l’organismo da future infezioni, e linfociti attivati. Questi ultimi sono i principali responsabili dell’attacco nell’immunità cellulo-mediata, infatti liberano una serie di proteine che determinano la rottura della membrana plasmatica delle cellule infettate.
Essi possono rilasciare sostanze che attirano i macrofagi, le linfochine, oltre a interferone e una serie di sostanze citotossiche, che distruggono direttamente le cellule bersaglio.
Ruolo dei linfociti T suppressor
I linfociti T suppressor hanno infine il compito di disattivare la risposta immunitaria, sia nei linfociti T killer sia nel linfociti B, anche se il loro ruolo non è ancora del tutto chiaro.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale dei linfociti T helper nell'immunità cellulare?
- Come agiscono i linfociti T killer contro le cellule infettate?
- Perché l'AIDS è considerata una malattia grave in relazione all'immunità cellulare?
I linfociti T helper legano gli antigeni e rilasciano interleuchine, stimolando la proliferazione e il differenziamento dei linfociti T killer e B, amplificando così la risposta immunitaria.
I linfociti T killer si attivano legando gli antigeni sulle cellule infettate, rilasciando proteine che rompono la membrana plasmatica delle cellule infettate e sostanze che attirano i macrofagi.
L'AIDS è grave perché il virus distrugge specificamente i linfociti T helper, compromettendo l'amplificazione della risposta immunitaria sia cellulare che umorale.