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Concetti Chiave

  • L'immunità attiva è generata dall'organismo stesso, acquisita tramite infezioni naturali o vaccini, introdotti per la prima volta da Edward Jenner nel 1796.
  • I vaccini possono essere attenuati, uccisi, a subunità o ricombinanti, ciascuno con diverse modalità di preparazione e livelli di efficacia.
  • I vaccini attenuati sono i più efficaci, seguiti da quelli uccisi e a subunità; l'uso di adiuvanti può aumentarne l'efficacia.
  • La vaccinazione di massa contribuisce all'immunità di gruppo, essenziale per debellare virus e molte vaccinazioni sono obbligatorie in Italia.
  • L'immunità passiva implica il trasferimento di anticorpi da un organismo a un altro, fornendo una risposta temporanea poiché non genera cellule della memoria.

Indice

  1. L'immunità attiva e i vaccini
  2. Tipologie di vaccini e loro efficacia
  3. Immunità passiva e sieroterapia

L'immunità attiva e i vaccini

L’immunità è detta attiva quando viene prodotta e promossa dall’organismo stesso e si può acquisire con un infezione naturale, ma può essere anche indotta per mezzo di vaccinazioni, procedure mediche usate a partire dal 1796 che consistono nell’inserimento di patogeni o parti di esse trattati al fine di ridurne la virulenza e pericolosità per l’individuo ad opera del medico inglese Edward Jenner che per la prima volta iniettò un virus presente in un bovino e meno forte della forma umana in un bambino che, una volta diventato adulto, ne risulterà quindi immune.

Tipologie di vaccini e loro efficacia

I vaccini possono essere costruiti in vari modi: i vaccini attenuati partono da microbi vivi trattati attraverso calore e sostanze chimiche per diminuirne la pericolosità e la possibilità di portare a termine la propria riproduzione, i quali possono provocare sintomi e talvolta si ha il rischio di causare la vera e propria malattia; i vaccini uccisi partono da patogeni morti o trattati in al fine di preservarne le caratteristiche antigeniche, ma non la capacità di provocare la malattia; i vaccini a subunità presentano componenti isolati degli antigeni e sono quindi quelli che meglio si addicono per contrastare patogeni molto pericolosi e infine i vaccini ricombinanti preparati attraverso la tecnica del DNA ricombinante, per cui si rimuovono alcuni geni o se ne inserisce uno che codifica per un determinante antigienico in una cellula innocua. I più efficaci sono gli attenuati, poi seguono quelli uccisi e alla fine quelli a subunità e per aumentarne però l’efficacia si può ricorrere a delle sostanze chiamate adiuvanti, che facilitano la diffusione del vaccino oppure la segnalazione ai fagociti. I vaccini si somministrati alla popolazione conferiscono la stessa l’immunità di gruppo che porta quindi un virus ad essere debellato e molti di questi oggi sono obbligatori in Italia.

Immunità passiva e sieroterapia

L’immunità si dice invece passiva (o sieroterapia) se non è l'individuo a sviluppare da solo le difese immunitarie e consiste infatti nel trasferimento di immunoglobuline da un organismo che li ha prodotti ad un altro, generando quindi la risposta che può essere naturale nel caso del passaggio di anticorpi dalla madre a un figlio per l’uterina o il latte materno, oppure artificiale attraverso un trasferimento di sì ero con anticorpi specifici. La risposta è temporanea perché non vengono prodotte cellule della memoria.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra immunità attiva e immunità passiva?
  2. L'immunità attiva è prodotta dall'organismo stesso, spesso attraverso infezioni naturali o vaccinazioni, mentre l'immunità passiva è ottenuta tramite il trasferimento di anticorpi da un altro organismo.

  3. Come funzionano i diversi tipi di vaccini?
  4. I vaccini attenuati utilizzano microbi vivi trattati per ridurre la virulenza, i vaccini uccisi usano patogeni morti, i vaccini a subunità contengono componenti isolati degli antigeni, e i vaccini ricombinanti sono creati con tecniche di DNA ricombinante.

  5. Perché l'immunità passiva è considerata temporanea?
  6. L'immunità passiva è temporanea perché non comporta la produzione di cellule della memoria, quindi la protezione dura solo finché gli anticorpi trasferiti rimangono attivi.

Domande e risposte