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Concetti Chiave

  • I gruppi isogeni sono cellule sorelle che restano vicine a causa della solidificazione della matrice, indicando la crescita interstiziale della cartilagine.
  • La matrice territoriale è più recente e ricca di glicosamminoglicani, che conferiscono un colore viola, mentre la matrice più vecchia tende al rosa.
  • La variabilità della colorazione della cartilagine dipende dall'affinità dei glicosamminoglicani con i coloranti basici e dalla loro solubilità durante la preparazione istologica.
  • Le proteine come il collagene sono eosinofile, contribuendo al cambiamento di colore della matrice nel tempo.
  • Il pericondrio, un tessuto connettivo vascolarizzato, fornisce nutrimento alla cartilagine circostante.

Indice

  1. Gruppi isogeni e matrice
  2. Colorazione e preparazione istologica
  3. Ruolo del pericondrio

Gruppi isogeni e matrice

I gruppi di cellule sorelle che rimangono vicine tra loro a causa della solidificazione della matrice sono detti gruppi isogeni (= hanno la stessa genia, provengono dallo stesso progenitore). Questi gruppi sono un segno caratteristico dell’accrescimento per via interstiziale della cartilagine. È evidente che la matrice territoriale è una matrice di produzione più

recente rispetto a quella extraterritoriale, tendendo ad essere più ricca di glicosamminoglicani (colore viola), che con il passare del tempo si perdono facendo tendere la matrice ad essere sempre più eosinofila (colore rosa).

Colorazione e preparazione istologica

Perché la colorazione è così variabile? Mentre le proteine (incluso collagene) sono eosinofile, i glicosamminoglicani hanno una spiccata

affinità per i coloranti basici come l’ematossilina. Questi sono, però, relativamente solubili, per cui nei comuni connettivi, specialmente quelli lassi, la maggior parte di essi si perde durante la preparazione istologica risultando di fatto invisibili. La colorazione dipende quindi dalla preparazione.

Ruolo del pericondrio

Naturalmente in quanto a tessuto connettivo propriamente detto, il pericondrio è sede di vascolarizzazione. Possiamo quindi immaginare come l’apporto nutritizio per un’intera cartilagine avvenga attraverso il pericondrio che la circonda.

Domande e risposte