Concetti Chiave
- I geni Hox formano un cluster, un gruppo di geni contigui su un cromosoma, e l'ordine dei geni riflette l'ordine dei segmenti corporei.
- Tutti i geni Hox condividono una sequenza chiamata homeobox, un dominio di 180 nucleotidi che lega il DNA.
- Il premio Nobel del 1995 fu assegnato per scoperte sul controllo genetico dello sviluppo embrionale.
- Nei mammiferi esistono quattro cluster di geni Hox (Hox A, B, C, D) a causa di duplicazioni genomiche.
- Cluster simili all'interno della stessa specie sono detti paraloghi, mentre tra specie diverse sono detti ortologhi.
Indice
Scoperta dei geni Hox
I biologi molecolari riuscirono a mappare i geni Hox e capirono che formavano un cluster, un gruppo di geni contigui su un cromosoma. N.B.: una famiglia di geni raggruppa geni con sequenze omologhe. Se tali geni sono contigui su un cromosoma si parla di cluster. L’ordine dei geni nel cluster è coerente con l’ordine dei segmenti nell’asse antero-posteriore della drosophila.
Si capì successivamente che i geni Hox si potevano trovare anche in organismi più complessi.Caratteristiche comuni dei geni Hox
Tutti i geni Hox hanno in comune l’homeobox o homeodominio, una sequenza di 180 nucleotidi che si individua in tutte le proteine codificate dai geni HOX. Tale sequenza è un dominio capace di legare il DNA.
Nel 1995 Lewis, Wolhard e Wieschaus vinsero il Nobel per le scoperte riguardanti il controllo genetico sullo sviluppo embrionale.
Duplicazione e diversificazione dei cluster
In organismi semplici, come la Drosophila vi era un unico cluster di geni Hox, nei mammiferi ve ne sono invece 4 perché l’evoluzione ha portato a due eventi di duplicazione del genoma degli organismi primitivi. Tali cluster presenti su 4 cromosomi differenti sono detti Hox A, B, C, D. Nei nuovi cluster possono mancare o essere modificati alcuni geni Hox, si conserva però l’ordine antero-posteriore.
N.B.: cluster simili nella stessa specie sono detti paraloghi, in specie diverse ortologhi.