Concetti Chiave
- La spalla funziona correttamente solo con la coordinazione di tutte le sue quattro articolazioni; un malfunzionamento in una compromette l'intero cingolo scapolare.
- Il deltoide è il muscolo più potente della spalla, agisce come abduttore del braccio e la sua funzione è equilibrata da sovraspinato e bicipite brachiale.
- Le pseudo-articolazioni scapolo-toracica e sotto-deltoidea facilitano lo scivolamento e il supporto muscolare necessario per il movimento complesso della spalla.
- L'abduzione della spalla coinvolge diverse articolazioni e varia in funzione dei gradi: fino a 60 gradi è scapolo-omerale, tra 60-120 gradi include la scapolo-toracica, oltre 120 gradi richiede flessione del tronco.
- L'articolazione scapolo-omerale è fondamentale per la mobilità della spalla, caratterizzata da una capsula articolare esile e superfici articolari in retroversione per facilitare l'extra-rotazione.
Indice
Coordinazione delle articolazioni della spalla
Il corretto funzionamento della spalla richiede la coordinazione motoria di tutte le 4 articolazioni e, se anche solo una di queste articolazioni viene compromessa tutto il cingolo scapolare rischia di risentirne.
Il deltoide è il muscolo più potente del cingolo scapolare ed è un muscolo abduttore del braccio. Esercita un vettore di forza che porterebbe la testa dell’omero verso l’alto se non fosse antagonizzato dal sovraspinato e dal capo lungo del bicipite. Quando vi è sofferenza di queste due strutture la testa dell’omero viene trascinata verso l’alto e si può creare un’artrosi eccentrica di spalla.
Pseudo-articolazioni e muscoli della spalla
In aggiunta vi sono due pseudo- articolazioni: scapolo-toracica (scivolamento della scapola sui fasci muscolari della parete toracica) e sotto-deltoidea (borsa al di sotto della quale corrono i tendini della cuffia dei rotatori). Tutto questo è supportato dai gruppi muscolari che rappresentano i muscoli propri della spalla, tra cui i toracoappendicolari egli spinoappendicolari (muscoli accessori dal torace e dalla colonna vertebrale).
Abduzione e movimento della scapola
L’abduzione è permessa fino a 60 gradi (pura dell’articolazione scapolo-omerale), da 60 a 120 viene coadiuvata dalla scapolo-toracica, tanto che si parla di un ritmo scapolo-toracico ogni 2 gradi di abduzione. Oltre i 120 gradi l’abduzione è adiuvata anche dalla flessione del tronco dal lato opposto. In questo movimento la scapola rimane fissa entro i 90 gradi, oltre comincia a muoversi. In situazioni patologiche come la spalla congelata la scapola inizia a muoversi da subito per l’azione della scapolo-toracica.
Movimenti combinati e patologie della spalla
Il movimento di circonduzione è un movimento combinato mentre il movimento di elevazione è un movimento misto tra l’abduzione e la flessione della spalla.
Le articolazioni scapolo-omerale e scapolo-toracica lavorano insieme per garantire la stabilità della spalla e spesso quando una delle due è sofferente l'altra sopperisce alla sua mancanza. Una qualsiasi patologia che interessi una tra le due può esitare in un quadro di spalla rigida (o congelata).
Anatomia dell'articolazione scapolo-omerale
Dal punto di vista anatomico l’articolazione più importante è la scapolo-omerale: un'enartrosi con una capsula articolare piuttosto esile, con pochi legamenti (per l’elevata mobilità di cui necessita), le cui due superfici sono costituite da un segmento di sfera (la testa dell'omero) e da una porzione cava (la glenoide) entrambe in retroversione per agevolare l’extra-rotazione (a discapito invece dell’intrarotazione gravata da
conflitto osseo). Solitamente il raggio di curvatura della glenoide è maggiore rispetto a quello della testa dell’omero, in pochi casi sono simili e non esiste invece un rapporto inverso. Altre strutture di rilievo nell’articolazione sono: l’acromion, processo sul quale si inserisce un capo del deltoide e al di sotto del quale passa la cuffia dei rotatori, e la coracoide, su cui si inseriscono il capo breve del bicipite brachiale, il coracobrachiale e il piccolo pettorale, e al di sotto di cui passa il sottoscapolare. Il capo lungo del bicipite brachiale ha invece un’inserzione intrarticolare sulla glena.
Domande da interrogazione
- Qual è il muscolo più potente del cingolo scapolare e quale funzione svolge?
- Cosa accade quando le strutture del sovraspinato e del capo lungo del bicipite sono compromesse?
- Quante e quali sono le pseudo-articolazioni menzionate e quale ruolo svolgono?
- Fino a quanti gradi è permessa l'abduzione pura dell'articolazione scapolo-omerale e come si evolve il movimento oltre questo limite?
Il muscolo più potente del cingolo scapolare è il deltoide, che svolge la funzione di abduttore del braccio.
Quando il sovraspinato e il capo lungo del bicipite sono compromessi, la testa dell’omero viene trascinata verso l’alto, potendo causare un’artrosi eccentrica di spalla.
Sono menzionate due pseudo-articolazioni: la scapolo-toracica, che permette lo scivolamento della scapola sui fasci muscolari della parete toracica, e la sotto-deltoidea, sotto la quale corrono i tendini della cuffia dei rotatori. Queste strutture supportano il movimento e la stabilità della spalla.
L'abduzione pura dell'articolazione scapolo-omerale è permessa fino a 60 gradi. Da 60 a 120 gradi, il movimento viene coadiuvato dalla scapolo-toracica, instaurando un ritmo scapolo-toracico. Oltre i 120 gradi, l'abduzione è adiuvata anche dalla flessione del tronco dal lato opposto.