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Concetti Chiave

  • Il movimento del piede si articola in tre fasi: "heel strike", "mid stance" e "toe rise", ognuna con un ruolo specifico nell'ammortizzazione e spinta.
  • Le patologie del piede, come il piede piatto, derivano da alterazioni del normale meccanismo di movimento, influenzando l'efficacia della spinta.
  • La gate-analysis e le pedane barometriche dinamiche sono strumenti chiave per analizzare le variazioni di appoggio del piede durante la camminata.
  • L'articolazione di Chopart gioca un ruolo fondamentale nella biomeccanica del piede, particolarmente nelle fasi di spinta e supinazione.
  • Root ha contribuito alla comprensione della biomeccanica del piede con il concetto di articolazione sottoastragalica neutra, rivedendo modelli precedenti.

Seguono le diverse fasi:

    Fasi del passo umano

    • 1° fase: “heel strike” (colpo del calcagno), quando si appoggia il piede l’elica si svolge e ha la funzione di ammortizzare il punto d’appoggio svolgendosi e pronando il piede; il calcagno va lateralmente e l’astragalo va medialmente portando ad un appiattimento del piede Se si blocca chirurgicamente o patologicamente questa articolazione, si toglie questo ammortizzatore. Di fatti i pz che hanno la sottoastragalica bloccata riferiscono che sui terreni sconnessi non hanno equilibrio e si sentono in tensione.

    • 2° fase: “mid stance”: fase intermedia l’elica si appoggia e si prepara alla spinta.

    In questa fase appoggio tutto il piede, appoggio l’altro piede e do la spinta, la quale ha un vettore di carico che passa dalla parte laterale del piede e l’ultimo a staccarsi è l’alluce (il cui flessore lungo e breve fanno l’ultima spinta [vedi fase successiva])

    • 3° fase: “toe rise” (stacco delle dita): l’elica si

    avvolge, il piede si irrigidisce e permette la spinta dei muscoli del piede in supinazione.

Patologie del piede e analisi

Tutte le patologie del piede derivano da un’alterazione di questo meccanismo.

Es. Il piede piatto (Piede Iperpronato) è il piede che resta in fase di pronazione per tutta la fase del passo. È un piede che non riesce a riavvolgere l’elica, e che nella fase di spinta non riesce a dare la spinta corretta.

Quindi andare a vedere al baropodoscopio l’impronta del piede in un piede piatto non serve a niente: dobbiamo vedere il piede finché il pz cammina (e non quando sta fermo). Ecco che nascono degli strumenti di studio come la gate-analysis o delle pedane barometriche dinamiche, cioè delle pedane che hanno dei sensori piezoelettrici lunghe 5-10 metri che rilevano tutte le variazioni dell’appoggio.

Biomeccanica del piede e studi

Successivamente Root riprese l’idea dell’elica a passo variabile di Paparella-Treccia e scrisse un libro sulla biomeccanica del piede concentrandosi sull’articolazione sottoastragalica e stravolgendo i modelli precedenti.

Le immagini sotto mostrano l’articolazione di Chopart (formata da astragalo, la superficie articolare con lo scafoide, il calcagno e la superficie articolare per il cuboide) vista anteriormente.

fase di spinta, avvolgimento dell’elica e supinazione e le due superfici articolari sono sul piano verticale (il peroneo breve in questa posizione supinata avrà una direzione verticale). fase intermedia, asse dell’articolazione a 45° che Root definisce “neutra- sottoastragalica”

(posizione di riposo); Immagine 3: fase di appoggio, svolgimento dell’elica e pronazione (il peroneo breve in questa posizione pronata avrà una direzione orizzontale). Da tutto ciò si può capire come queste posizioni modificano anche i vettori d’ azioni dei muscoli che abbiamo visto prima (soprattutto quello del peroneo lungo). Si presenta in 2-3 casi ogni 1000 nati, con 200-300 nuovi casi/anno in Italia. Più frequente nel maschio è spesso associato a una displasia congenita dell’anca. Ha un’incidenza maggiore nei paesi in via di sviluppo o a basso tenore di vita, probabilmente per problemi legati alla gestazione.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le tre fasi principali del movimento del piede durante la camminata?
  2. Le tre fasi principali sono: 1° fase "heel strike" o colpo del calcagno, dove il piede ammortizza l'appoggio pronando; 2° fase "mid stance", dove il piede si appoggia completamente preparandosi alla spinta; 3° fase "toe rise" o stacco delle dita, dove il piede si irrigidisce permettendo la spinta in supinazione.

  3. Come influisce una patologia come il piede piatto sul meccanismo di camminata?
  4. Il piede piatto, o piede iperpronato, è un piede che rimane in pronazione durante tutto il passo, non riuscendo a riavvolgere l'elica né a fornire una spinta corretta durante la fase di spinta, alterando così il meccanismo di camminata.

  5. Quali strumenti vengono utilizzati per studiare le patologie del piede?
  6. Per studiare le patologie del piede si utilizzano strumenti come la gate-analysis e le pedane barometriche dinamiche, che grazie a sensori piezoelettrici rilevano le variazioni dell'appoggio del piede durante la camminata.

  7. Qual è l'importanza dell'articolazione di Chopart nella biomeccanica del piede?
  8. L'articolazione di Chopart, formata da astragalo, scafoide, calcagno e cuboide, è cruciale nella biomeccanica del piede per il suo ruolo nelle fasi di spinta, avvolgimento dell'elica e supinazione, influenzando i vettori d'azione dei muscoli, in particolare del peroneo lungo.

Domande e risposte