Concetti Chiave
- L'esordio insidioso delle malattie psichiatriche si manifesta in modo subdolo e progressivo, spesso passando inosservato anche dai familiari.
- I sintomi iniziali includono ritiro sociale, compromissione della capacità di adempiere ai ruoli sociali e preoccupazioni corporee bizzarre.
- La comparsa di convinzioni bizzarre e esperienze percettive insolite segnala un aggravamento della situazione, spingendo i genitori a cercare aiuto psichiatrico.
- Fenomeni come gli Hikikomori, pur non essendo disturbi psicotici, mostrano caratteristiche simili all'esordio insidioso delle malattie psichiatriche.
- Le fasi successive all'esordio possono includere sintomi positivi, negativi e disorganizzazione, influenzando l'identità e il ruolo sociale del paziente.
Indice
Esordio insidioso della malattia
L’esordio insidioso si verifica in 2/3 dei pazienti. Compare con una modalità quasi impercettibile, subdola e progressiva. Gli aspetti più tipici della malattia sono:
1. Tendenza progressiva al ritiro e all’isolamento sociale. Nell’esordio acuto invece questa caratteristica non è presente;
2. Marcata compromissione della capacità di svolgere ruoli sociali.
3. Comparsa di interessi stravaganti che determinano lo stigma.
4. Preoccupazioni per il proprio corpo immotivate o bizzarre. La persona comincia ad essere sospettosa, guarda il proprio corpo come se non fosse suo.
5. Linguaggio vago, sospettoso, circostanziato o metaforico.
6. Comparsa di convinzioni bizzarre.
7. Esperienze percettive inusuali.
8. Comportamenti stravaganti o azioni immotivate.
9. Appiattimento o incongruenza affettiva.
Sintomi e segnali iniziali
Tutti questi segni possono passare inizialmente inosservati. Non se ne accorgono neanche i genitori, perché per la gran parte del tempo si tratta di ragazzi che sembrano svolgere una vita normale, se non in alcuni frangenti della giornata. Poi piano piano si insinuano delle situazioni che diventano molto gravi, con la comparsa di convinzioni bizzarre. Solo quando compaiono i sintomi dal punto 6 in poi i genitori si accorgono che c’è un pericolo: il ragazzo confessa di sentire qualcosa di strano, coinvolge i genitori, si chiude in casa e non vuole più avere contatti. I genitori quindi si accorgono che sta succedendo qualcosa che necessita di un aiuto psichiatrico.
Fenomeno degli Hikikomori
Una forma simile che si sta diffondendo in questi tempi sono gli Hikikomori: ragazzi che non vogliono entrare nella vita mondana. Non si tratta propriamente di un disturbo psicotico, ma di un fenomeno che a lungo andare si presenta proprio con le caratteristiche appena descritte.
Fase successiva all’esordio: la persona può avere:
• sintomi positivi: caratterizzati da distorsione della realtà con deliri ed allucinazioni;
• sintomi negativi: danno impoverimento ideo-affettivo, apatia, abulia, appiattimento affettivo, perdita delle capacità relazionali, rallentamento motorio;
• disorganizzazione: disturbi cognitivi con povertà del contenuto del discorso, incoerenza, illogicità, tangenzialità, deragliamento, incongruità affettiva, disorganizzazione comportamentale.
Implicazioni sociali della psicosi
Birchwood ha analizzato i pazienti in uscita dai reparti di psichiatria a seguito di un periodo psicotico grave: ha fatto loro delle domande per indagare come stessero. Grazie all’indagine si è scoperto che questi pazienti si vergognano. La psicosi ha infatti delle implicazioni sull’ identità e sul ruolo sociale del soggetto evidenziabili già dopo un solo episodio. Così si è capito l’importanza che ha l’aspetto dell’affettività ed è iniziata la ricerca di trattamenti specifici che possano riportare la persona ad avere una visione di sé che non sia la disfunzione emotiva, che porterebbe alla depressione.
Un paziente che aveva una vita, magari con un lavoro, una famiglia e dei figli, che ha avuto un episodio psicotico grave, viene ricoverato, trattato e recupera: come si sente all’uscita dall’episodio? Si domanda “sono ancora quello di prima?”.
Domande da interrogazione
- Quali sono gli aspetti più tipici dell'esordio insidioso di malattie psichiatriche?
- Come possono passare inosservati i segni dell'esordio insidioso di malattie psichiatriche?
- Cosa sono gli Hikikomori e come si presentano?
- Quali sono le possibili fasi successive all'esordio di malattie psichiatriche?
Tendenza progressiva al ritiro e all'isolamento sociale, marcata compromissione della capacità di svolgere ruoli sociali, comparsa di interessi stravaganti, preoccupazioni per il proprio corpo immotivate o bizzarre, linguaggio vago, sospettoso, circostanziato o metaforico, comparsa di convinzioni bizzarre, esperienze percettive inusuali, comportamenti stravaganti o azioni immotivate, appiattimento o incongruenza affettiva.
I segni possono passare inosservati inizialmente, anche dai genitori, poiché i pazienti sembrano svolgere una vita normale per la maggior parte del tempo.
Gli Hikikomori sono ragazzi che non vogliono entrare nella vita mondana. Non si tratta di un disturbo psicotico, ma di un fenomeno che presenta caratteristiche simili all'esordio insidioso di malattie psichiatriche descritte in precedenza.
Le fasi successive possono includere sintomi positivi (distorsione della realtà con deliri ed allucinazioni), sintomi negativi (danno impoverimento ideo-affettivo, apatia, abulia, appiattimento affettivo, perdita delle capacità relazionali, rallentamento motorio) e disorganizzazione (disturbi cognitivi con povertà del contenuto del discorso, incoerenza, illogicità, tangenzialità, deragliamento, incongruità affettiva, disorganizzazione comportamentale).