Concetti Chiave
- Il paziente deve essere a digiuno da 8 a 14 ore e non deve aver svolto esercizio fisico intenso prima del prelievo.
- Alcuni farmaci non salvavita devono essere sospesi, mentre i salvavita no; fumo e alcune diete possono alterare i risultati.
- Gli analiti seguono un ritmo circadiano, con variazioni giornaliere significative, utile per diagnosi specifiche.
- Le provette devono essere mescolate delicatamente per evitare emolisi e contengono diversi anticoagulanti a seconda del tappo.
- È cruciale controllare che le provette non siano scadute e mantengano il vuoto per garantire un riempimento corretto.
Errata preparazione del paziente al prelievo
Per evitare errori bisogna inoltre preparare il paziente al prelievo: è importante che sia a digiuno da almeno 8 ore ma da meno di 14; non deve aver eseguito esercizio fisico intenso nelle ore precedenti perché alcuni parametri risulterebbero alterati; devono essere sospesi alcuni farmaci non salvavita, mentre i salvavita non vanno mai sospesi; bisogna tenere in considerazioni che alcune diete possono alterare i valori e che il fumo di sigaretta causa l’aumento dei leucociti e del cortisolo. Anche la postura, infine, è rilevante ai fini della rilevazione di taluni parametri.È importante anche valutare il ritmo circadiano di alcuni analiti: l’esempio più classico è quello del cortisolo, secreto dalla corticale del surrene, che in condizioni fisiologiche ha un picco massimo intorno alle ore 7-8 della mattina e un picco minimo intono alle 18-20 di sera, quindi, se un soggetto ha una secrezione fisiologica, si vedrà la variazione dei due picchi. Se, al contrario, un soggetto è affetto, ad esempio, da un adenoma ipersecernente cortisolo, non si osserverà il picco minimo serale, quindi l’esame può essere usato a scopo diagnostico. Altri esempi di analiti che hanno picchi temporali comprendono i linfociti, che hanno un picco massimo intorno alla mezzanotte, e la glicemia che, come verrà approfondito nella prossima lezione, è più bassa del 5% il pomeriggio rispetto alla mattina e ha un picco alle 18 circa.
Dopo aver riempito le provette è necessario mescolarle per inversione quattro/cinque volte, per fare in modo che gli anticoagulanti entrino in contatto con il sangue. Ovviamente il campione non va agitato freneticamente perché ciò potrebbe determinare emolisi in vitro.
Le provette hanno un tappo di colore diverso a seconda di cosa è contenuto al loro interno:
· Tappo verde: anticoagulante litio eparina
· Tappo azzurro: anticoagulante chelante reversibile del calcio sodiocitrato
· Tappo lilla: chelante irreversibile del calcio EDTA
· Tappo rosso o ruggine: non contiene anticoagulanti
Ecc.
I chelanti del calcio legano il calcio e, essendo quest’ultimo un fattore fondamentale della cascata coagulativa, impediscono che avvenga la coagulazione. Nella provetta tappo azzurro il processo è reversibile proprio perché si deve far avvenire la coagulazione in modo controllato per analizzare i tempi di coagulazione (a-PTT = tempo di tromboplastina parziale attivato; test di screening che valuta la capacità di un soggetto di formare coaguli in modo corretto). Le provette che non contengono anticoagulanti hanno la funzione di far avvenire la coagulazione in modo da raccogliere il siero.
Bisogna fare attenzione che le provette non siano scadute e che abbiano conservato il vuoto al loro interno, in modo che possano riempirsi correttamente.
Domande da interrogazione
- Quali sono le raccomandazioni per preparare correttamente un paziente al prelievo?
- Perché è importante considerare il ritmo circadiano di alcuni analiti durante il prelievo?
- Qual è la procedura corretta per mescolare le provette dopo il prelievo?
- Qual è la funzione dei diversi tappi colorati delle provette?
Il paziente deve essere a digiuno da almeno 8 ore ma meno di 14, evitare esercizio fisico intenso, sospendere alcuni farmaci non salvavita, e considerare l'impatto di dieta e fumo sui risultati.
Il ritmo circadiano influisce sui livelli di analiti come il cortisolo, che ha picchi specifici durante il giorno, e può essere usato per diagnosticare condizioni come un adenoma ipersecernente.
Le provette devono essere mescolate per inversione quattro/cinque volte per garantire il contatto degli anticoagulanti con il sangue, evitando agitazioni eccessive per prevenire l'emolisi.
I tappi colorati indicano il tipo di contenuto: verde per litio eparina, azzurro per sodiocitrato, lilla per EDTA, e rosso/ruggine per provette senza anticoagulanti, ognuno con specifiche funzioni nel processo di coagulazione.