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Concetti Chiave

  • Nei bambini di un anno, un'emorragia massiva è definita da una perdita di sangue superiore a 700 ml in 24 ore, 350 ml in meno di 3 ore o 70 ml al minuto.
  • Nei pazienti geriatrici, la gestione delle vie respiratorie può essere complicata da problemi osteoartrosici e difficoltà di adesione della maschera ventilatoria nei pazienti edentuli.
  • I pazienti anziani con comorbilità come aritmie e cardiopatia ischemica hanno una bassa tolleranza all'ipotensione, aumentando il rischio di infarto e insufficienza renale.
  • Nelle donne in gravidanza, l'edema intraorale e laringeo oltre alla compressione polmonare dell'utero complicano la ventilazione e aumentano il rischio di ipossiemia.
  • Il soccorso extraospedaliero richiede conoscenze specifiche per adattare le strategie di intervento a varie situazioni, sfruttando le capacità di un team di emergenza ben coordinato.

Indice

  1. Sviluppo del sangue nei bambini
  2. Gestione dei pazienti geriatrici
  3. Sfide nella gestione delle pazienti gravide
  4. Strategie di soccorso extra-ospedaliero

Sviluppo del sangue nei bambini

A partire più o meno dal terzo mese di vita, il sangue comincia ad avvicinarsi a quello degli adulti. Si parla di emorragia massiva nel bambino di 1 anno e se:

    • Perdita > 700 ml/24h;

    • Perdita ≥ 350 ml in meno di 3h;

    • Sanguinamento > 70 ml/min.

Gestione dei pazienti geriatrici

Uno dei problemi nella gestione dei pazienti geriatrici è dato dal fatto che questi spesso assumono una politerapia. Tra i farmaci che maggiormente bisogna tenere in considerazione vi sono gli antiaggreganti, gli anticoagulanti e i ß-bloccanti (questi ultimi riducono la risposta tachicardica compensatoria: il paziente con shock emorragico è normofrequente ma si ipotende subito).

Il paziente in età geriatrica può avere una difficoltà di gestione del via respiratoria per vari motivi, ad esempio per fenomeni osteoartrosici può avere una limitata capacità di estendere il rachide cervicale.

Ci possono essere delle difficoltà di ventilazione quando il paziente è edentulo in quanto spesso rimossa la protesi dentale questi pazienti hanno una mandibola molto atrofica e sono spesso magri rendendo difficoltosa l’adesione della maschera per la ventilazione avendo dall’altra parte il vantaggio di essere facilmente intubabili.

Il paziente anziano può presentare numerose comorbilità come aritmie, cardiopatia ischemica portandolo ad avere una tolleranza all’ipotensione molto scarsa, con rischio di sviluppo più rapido di infarto miocardico; ciò rende più difficoltosa la gestione della stabilizzazione emodinamica. Bisogna tener presente che data la ridotta funzionalità renale del paziente geriatrico, in stato di shock vi è un maggior rischio che poi questo evolva in un'insufficienza renale acuta con necessità di terapia sostitutiva. Possono inoltre presentarsi dei problemi di comunicazione con i pazienti che possono avere una demenza più meno grave delirium ecc. Infine, essendo frequentemente sarcopenici, la tendenza all’ipotermia è maggiore.

Sfide nella gestione delle pazienti gravide

Nella paziente gravidica, soprattutto verso il termine gravidanza (>20 settimane), a causa della ritenzione di liquidi ci può essere un edema a livello dei tessuti intraorali e a livello della laringe rendendo più difficile la ventilazione e l’intubazione della paziente. La gravida a termine, a causa della compressione a livello delle basi polmonari da parte dell’utero, ha inoltre un respiro più superficiale e una capacità funzionale residua ridotta, inoltre ha anche a un aumento del consumo di ossigeno rendendola più suscettibile allo sviluppo di ipossiemia.

Strategie di soccorso extra-ospedaliero

Nelle prime fasi di soccorso extra-ospedaliero il paziente traumatizzato può essere gestito con strategie differenti. É necessario conoscere molto bene queste strategie per poi applicarle alle varie situazioni, in quanto ogni situazione di fatto è a sé stante. La forza di un team di emergenza extraospedaliero sta proprio nella capacità di conoscere tutte le varie variabili organizzative, di trasporto e le esigenze degli altri membri dell’equipe stessa (es. pilota di elicottero che deve rientrare con il mezzo entro un tempo preciso) per poter applicare la strategia di soccorso in modo efficace.

In gravidanza possono esservi alterazioni della coagulazione o fenomeni legati al trauma come il distacco placentare che determina ipoperfusione del feto e coagulopatie materne. La gravida a termine va inoltre sempre considerata a stomaco pieno indipendentemente dall’orario dell’ultimo pasto a causa del rallentamento dello svuotamento gastrico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i criteri per definire un'emorragia massiva nel bambino di 1 anno?
  2. Un'emorragia massiva nel bambino di 1 anno è definita da una perdita di sangue superiore a 700 ml in 24 ore, una perdita di almeno 350 ml in meno di 3 ore, o un sanguinamento superiore a 70 ml al minuto.

  3. Quali sono le sfide nella gestione dei pazienti geriatrici con emorragia?
  4. Le sfide includono la politerapia, che può complicare la gestione a causa di farmaci come antiaggreganti e anticoagulanti, difficoltà nella gestione delle vie aeree, comorbilità come aritmie e cardiopatia ischemica, e una scarsa tolleranza all'ipotensione.

  5. Quali problemi possono sorgere nella gestione delle vie aeree in pazienti anziani?
  6. Problemi possono includere limitata capacità di estendere il rachide cervicale a causa di fenomeni osteoartrosici, difficoltà di ventilazione in pazienti edentuli, e una maggiore tendenza all'ipotermia.

  7. Quali complicazioni possono verificarsi nella paziente gravidica durante la ventilazione e l'intubazione?
  8. Complicazioni possono includere edema dei tessuti intraorali e della laringe, respiro più superficiale, capacità funzionale residua ridotta, e un aumento del consumo di ossigeno, rendendo la paziente più suscettibile all'ipossiemia.

  9. Quali sono le considerazioni importanti nella gestione del soccorso extra-ospedaliero per pazienti traumatizzati?
  10. È fondamentale conoscere bene le strategie di soccorso, comprendere le variabili organizzative e di trasporto, e le esigenze degli altri membri dell'equipe per applicare efficacemente la strategia di soccorso.

Domande e risposte

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