Concetti Chiave
- I disturbi di personalità sono un aspetto cruciale della psicopatologia, complicando la gestione e creando problematiche organiche.
- La personalità è definita dall'OMS come una struttura di pensiero e comportamento che supporta l'adattamento e lo stile di vita di un individuo.
- L'APA descrive i tratti di personalità come modi costanti di percepire e interagire con l'ambiente e se stessi in vari contesti.
- I disturbi di personalità emergono in tarda adolescenza, sono pervasivi e inflessibili, e deviano dalla norma culturale del paziente.
- Una personalità sana si sviluppa attraverso un attaccamento sicuro, dove i bisogni emotivi del bambino sono riconosciuti e soddisfatti.
Disturbi di personalità
I disturbi di personalità cosituiscono un capitolo importante della psicopatologia. Questi pazienti sono considerati “difficili” perché creano problemi sia nella presa in carico sia nelle complicanze organiche.Il termine personalità origina dal latino “persona” (per-sona, attraverso cui passa il suono della voce) che significava maschera, quella cioè che l’attore indossa per apparire sulla scena, ma gradualmente la parola ha perduto le caratteristiche di illusorietà per definire ciò che ne sta dietro. Il termine è passato così da una superficie di finzione e anche di mistificazione, a definire il nucleo più profondo ed autentico dell’esistenza umana.
Esistono due definizioni di personalità:
- L’OMS definisce la personalità come la modalità strutturata di pensiero e comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un soggetto e che risulta da fattori costituzionali, dello sviluppo e dell’esperienza sociale. Si identifica quindi uno stile di pensiero, di comportamento e di vita affettiva. La personalità normale utilizza queste tre componenti in maniera funzionale, cioè permette di adattarsi in maniera flessibile alla variabilità delle circostanze interne o esterne.
- L’APA definisce i tratti di personalità, intesi come modi costanti di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dell’ambiente e di se stessi, che si manifestano in un ampio spettro di contesti sociali e personali.
Il dp causa distress (sofferenza) al paziente, agli altri o alla società e determina un alterato funzionamento nelle relazioni interpersonali, sociali o lavorative. Questo aspetto non deve però essere attribuibile ad altre patologie psichiatriche (come schizofrenia, depressione, uso sbagliato dei farmaci) od organiche (intossicazione acuta, malattie organiche del cervello). Inoltre, il disturbo arriva di solito all’osservazione dello specialista per la comorbidità psichiatrica complicandone sia la diagnosi che il trattamento.
Una personalità sana sarà frutto del cosìdetto “attaccamento sicuro” in cui il genitore o la figura educatrice riconosce i bisogni emotivi e li soddisfa, per cui si instaura un rapporto in cui il bambino è in grado di esplorare la mente del genitore e quindi districare i suoi sentimenti e pensieri. Il bambino può quindi comprendere il comportamento del genitore, scoprire sé stesso e la realtà esterna, distinguere il sé da quello dell’altro e sviluppare il proprio “io”.
Domande da interrogazione
- Cosa sono i disturbi di personalità?
- Quali sono le due definizioni di personalità?
- Quali sono le caratteristiche dei disturbi di personalità?
- Cosa determina una personalità sana?
I disturbi di personalità sono condizioni che influenzano il modo in cui una persona pensa, si comporta e percepisce se stessa e il mondo circostante.
Secondo l'OMS, la personalità è la modalità strutturata di pensiero e comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un individuo. Secondo l'APA, i tratti di personalità sono modi costanti di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dell'ambiente e di se stessi.
I disturbi di personalità si manifestano con modalità di comportamento, risposta emotiva e percezione di sé, degli altri e del mondo che sono evidenti già in tarda adolescenza e che persistono anche nella vita adulta. Questi pattern sono pervasivi, inflessibili e rappresentano una deviazione rispetto alla normale cultura del paziente.
Una personalità sana è il risultato di un "attaccamento sicuro" in cui il genitore o la figura educatrice riconosce i bisogni emotivi del bambino e li soddisfa. Questo crea un rapporto in cui il bambino può esplorare la mente del genitore, comprendere il proprio comportamento, scoprire sé stesso e sviluppare il proprio "io".