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Concetti Chiave

  • L'ecografia è l'esame di scelta per la diagnosi precoce delle alterazioni all'anca nei neonati, grazie alla sua capacità di valutare le strutture fibro-cartilaginee in modo non invasivo.
  • La tecnica ecografica per la diagnosi dell'anca è stata standardizzata da Graf nel 1980, basandosi sulla misurazione di specifici angoli anatomici per classificare i gradi di lussazione.
  • Studi hanno dimostrato che l'ecografia è più sensibile della manovra di Ortolani-Barlow, con assenza di falsi negativi se eseguita correttamente.
  • In caso di risultati ecografici dubbi, si procede con il trattamento conservativo, come l'uso di divaricatori, senza impatti negativi sulla salute del bambino.
  • L'esame radiografico viene utilizzato dopo il 3°-4° mese di vita per valutare la presenza di displasia, basandosi su criteri specifici come la triade di Putti.

Indice

  1. Importanza dell'ecografia neonatale
  2. Tecnica e classificazione di Graf
  3. Confronto tra ecografia e manovra Ortolani
  4. Falsi positivi e trattamento conservativo
  5. Utilizzo dell'ecografia con manovra Ortolani-Barlow
  6. Osservazioni sull'obliquità e ossificazione
  7. Diagnosi ecografica e segni radiografici

Importanza dell'ecografia neonatale

Oggi l’ecografia rappresenta l’esame elettivo per la diagnosi precoce: è uno screening neonatale che permette di fare una valutazione morfo-strutturale delle componenti anatomiche fibro-cartilaginee dell’anca. Ci vuole ovviamente un ecografista capace di distinguere le strutture di un’anca pediatrica, molto diversa da quella adulta.

Tecnica e classificazione di Graf

La tecnica utilizzata è stata standardizzata da Graf nel 1980 e consiste nella misurazione dell’angolo di inclinazione acetabolare (() e dell’angolo del cercine glenoideo (). Sulla base degli angoli misurati, la classificazione di Graf identifica 4 diversi gradi di lussazione dell’anca, con i rispettivi sottotipi. In basi ai diversi gradi viene deciso il trattamento.

Confronto tra ecografia e manovra Ortolani

Alcuni ortopedici sostenevano che l’ecografia non fosse sensibile come la manovra di Ortolani perché è una metodica operatore dipendente, quindi può essere fatta male, mentre la clinica non sbaglia. Uno studio ha osservato l’evoluzione di tutti i bambini che avevano una ecografica negativa e di tutti quelli con uno scatto negativo: si è visto che non esistono falsi negativi in ecografia, se non per errori, ma, al contrario, alcuni bambini con un precedente scatto negativo avevano sviluppato la displasia. Si è concluso e accettato quindi che l’ecografia è molto più sensibile della manovra Ortolani-Barlow.

Falsi positivi e trattamento conservativo

Non ha falsi negativi ma può dare falsi positivi, anche se molto rari. Per esempio, in caso dubbio, l’ecografista riporta sempre per sicurezza un grado minimo di displasia: il bambino verrà trattato con divaricatore e seguito in follow-up. È importante sottolineare che l’over treatment a cui verrà incontro non peggiora in alcun modo la sua salute, trattandosi di un metodo conservativo.

Utilizzo dell'ecografia con manovra Ortolani-Barlow

Inoltre, è possibile sfruttare l’ecografia mentre si esegue la stessa manovra di Ortolani-Barlow, per visualizzare in modo più preciso e rapido se l’anca tende a lussarsi.
L’esame radiografico viene fatto a partire dal 3°-4° mese di vita perché l’anca ha uno stadio di sviluppo per cui le strutture possono essere bene visionate. Attualmente è ancora utilizzato solo in caso di ecografia dubbia. La valutazione si basa sulla triade di Putti2 (1933):

    1. Aumento obliquità del tetto acetabolare (indice acetabolare);

    2. Ritardo di comparsa o ipoplasia del nucleo di ossificazione dell’epifisi femorale;

    3. Ectopia dell’estremo femorale prossimale (cranializzato e lateralizzazione).

Osservazioni sull'obliquità e ossificazione

Si osserva:

    1 l’obliquità del tetto acetabolare considerando che l’angolo inferiore a destra raggiunge i 20°, mentre il controlaterale è di circa 40°.

    2. il nucleo di ossificazione se a destra è già comparso a

    sinistra non è ancora presente

    3. l’estremo prossimale del femore che è correttamente nel quadrante infero-mediale a destra, si ritrova lateralizzato a sinistra

Diagnosi ecografica e segni radiografici

facendo l’Rx con gli arti flessi e abdotti a 90°, invece che estesi, l’asse della diafisi deve centrare il cotile, se questo non sussiste il segno è positivo e l’anca è displastica. In ogni caso, la diagnosi ecografica è quella elettiva perché più precisa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'esame elettivo per la diagnosi precoce di alterazioni all'anca nei neonati e perché?
  2. L'esame elettivo per la diagnosi precoce di alterazioni all'anca nei neonati è l'ecografia, poiché permette una valutazione morfo-strutturale delle componenti anatomiche fibro-cartilaginee dell’anca in modo non invasivo e preciso.

  3. Come viene classificata la lussazione dell'anca secondo la tecnica di Graf?
  4. Secondo la tecnica standardizzata da Graf nel 1980, la lussazione dell'anca viene classificata in 4 diversi gradi, basati sulla misurazione dell’angolo di inclinazione acetabolare e dell’angolo del cercine glenoideo, con i rispettivi sottotipi per decidere il trattamento appropriato.

  5. Perché l'ecografia è considerata più sensibile della manovra di Ortolani-Barlow nella diagnosi di displasia dell'anca?
  6. L'ecografia è considerata più sensibile della manovra di Ortolani-Barlow perché uno studio ha dimostrato che non esistono falsi negativi in ecografia, a meno di errori, mentre alcuni bambini con un precedente scatto negativo alla manovra di Ortolani-Barlow hanno sviluppato la displasia, rendendo l'ecografia una metodica più affidabile.

  7. Quali sono i criteri di valutazione dell'esame radiografico dell'anca a partire dal 3°-4° mese di vita?
  8. L'esame radiografico dell'anca a partire dal 3°-4° mese di vita si basa sulla triade di Putti, che include l'aumento obliquità del tetto acetabolare (indice acetabolare), il ritardo di comparsa o ipoplasia del nucleo di ossificazione dell’epifisi femorale, e l’ectopia dell’estremo femorale prossimale (cranializzato e lateralizzazione), permettendo una valutazione dettagliata dello sviluppo dell'anca.

Domande e risposte