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Concetti Chiave

  • La dermatite allergica da contatto è una reazione immunitaria di tipo IV causata da apteni, molecole di basso peso molecolare che attraversano la barriera cutanea.
  • Gli apteni diventano antigeni completi sulla superficie delle cellule epidermiche, attivando i linfociti T che innescano una risposta infiammatoria.
  • La malattia può essere influenzata dall'equilibrio tra linfociti T effettori e regolatori, con reazioni di ipersensibilità legate a un deficit di linfociti T regolatori.
  • Le sostanze più frequentemente responsabili includono metalli come il nichel, cosmetici, farmaci topici, e coloranti nei vestiti e calzature.
  • Professioni a rischio includono operai edili, casalinghe, parrucchieri, metalmeccanici e operatori sanitari, con la dermatite che si sviluppa nei siti di contatto dopo anni di esposizione.

Indice

  1. Reazioni immunitarie e dermatite
  2. Apteni e attivazione linfocitaria
  3. Ruolo delle cellule T
  4. Sostanze e professioni a rischio
  5. Diagnosi e test epicutanei

Reazioni immunitarie e dermatite

Frequenti, ma meno comuni di quanto si pensi, sono reazioni cellulo-mediate di tipo IV legate ad una reazione immunitaria linfocitaria nei confornti di apteni. La patogenesi della dermatite allergica è molto ben studiata e conosciuta grazie a modelli murini rappresentativi, infatti questa reazione è utilizzata come modello paradigmatico per le reazioni di tipo IV.

Apteni e attivazione linfocitaria

Gli apteni sono molecole di basso peso molecolare (inferiori a 500 Dalton, quindi non proteine) che si comportano da immunogeni incompleti (un esempio è il dinitroclorobenzene DNCB, usato negli studi murini), attraversano la barriera cheratinocitica e diventano antigeni completi sulla superficie delle cellule dell’epidermide o delle cellule di Langherans. Queste migrano nei vasi linfatici arrivando attraverso di essi ai linfonodi dove attivano i linfociti T vergini specifici. I linfociti T effettori tornano a livello della pelle dove se entrano nuovamente in contatto con l’antigene danno inizio alla risposta infiammatoria.

Ruolo delle cellule T

Vengono attivati non soltanto cellule T effettorie, ma anche regolatorie e la patologia va e viene a seconda dell’equilibrio tra queste forze dinamiche immunologiche: la pelle di ogni soggetto può essere penetrata dagli apteni, ma si ha una risposta di ipersensibilità in corrispondenza di un deficit di linfociti T regolatori.

Le cellule T effettorie attivate inducono citotossicità (IFN gamma e TNF) portando alla necrosi dei cheratinociti e causando così i presupposti microanatomici della spongiosi.

Sostanze e professioni a rischio

Le principali sostanze responsabili della malattia sono in ordine di frequenza:

• Oggetti metallici come orecchini, piercing, orologi (soprattutto reazioni a nichel e cobalto);

• Cosmetici e profumi (raramente danno ACD, ma il loro uso è frequente);

• Farmaci topici;

• Vestiti, scarpe e calzature (coloranti dei tessuti, sali di cromo usati per la concia della pelle);

• Protesi.

Quindi le professioni più a rischio sono:

• Operai edili (frequentemente a contatto con carbamato di cobalto nel cemento);

• Casalinghe per prodotti per la pulizia che contengono nichel;

• Parrucchieri (parafenilendiamina usata per fare le permanenti)

• Metalmeccanici;

• Operatori sanitari (lattice, farmaci).

Diagnosi e test epicutanei

La dermatite chiaramente si sviluppa nella sede del contatto e perché si presenti spesso sono necessari anni di esposizione. Qualora ci fosse un’ipersensibilità a livello cutaneo, si riscontrerà una lesione eritemato-vescicolosa. Diagnosi clinica che può essere confermata da test epicutanei (patch test): si applicano sulla pelle le sostanze chimiche potenzialmente implicate per circa 48/72 ore.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la patogenesi della dermatite allergica da contatto?
  2. La dermatite allergica da contatto è una reazione cellulo-mediata di tipo IV, causata da una risposta immunitaria linfocitaria agli apteni, che sono molecole di basso peso molecolare. Queste molecole attraversano la barriera cheratinocitica e diventano antigeni completi, attivando i linfociti T nei linfonodi, che poi tornano alla pelle per innescare una risposta infiammatoria.

  3. Quali sono le principali sostanze responsabili della dermatite allergica da contatto?
  4. Le principali sostanze responsabili includono oggetti metallici come orecchini e orologi (soprattutto nichel e cobalto), cosmetici e profumi, farmaci topici, vestiti e calzature (coloranti e sali di cromo), e protesi.

  5. Quali professioni sono più a rischio di sviluppare dermatite allergica da contatto?
  6. Le professioni più a rischio includono operai edili, casalinghe, parrucchieri, metalmeccanici e operatori sanitari, a causa dell'esposizione a sostanze come carbamato di cobalto, nichel, parafenilendiamina, lattice e farmaci.

Domande e risposte