Concetti Chiave
- La densitometria ossea e la risonanza magnetica offrono informazioni complementari sulle fratture vertebrali, con la RM che evidenzia schiacciamenti e edemi midollari.
- In Italia, la densitometria ossea è rimborsata se c'è almeno un fattore di rischio per osteoporosi, permettendo l'accesso alla diagnostica per le malattie fragilizzanti in molte regioni.
- Individuare le cause dell'osteoporosi è essenziale per una correzione preventiva, altrimenti i trattamenti rischiano di essere inefficaci.
- La fragilità secondaria varia tra i sessi: è quasi del 30% nelle donne e del 50% negli uomini, spesso espressione di una forma secondaria.
- La calciuria dovrebbe essere rapportata al volume di distribuzione del paziente piuttosto che ai valori normali generici, per una valutazione accurata.
Densitometria e risonanza magnetica ossea
Può essere molto utile confrontare le informazioni ottenute tramite la densitometria ossea con quelle della Rm. In caso di fratture vertebrali si potranno apprezzare:- alla Rm: schiacciament i ben visibili tramite il calo in altezza del corpo vertebrale. Questo tipicamente una frattura recente ha un edema midollare
- alla densitometria: la densitometria consiste nell’immagine bidimensionale di una vertebra, se la vertebra è collassata, sarà impaccata e quindi più densa, restituendo un dato erroneamente sovrastimato. È bene richiedere, in allegato al referto dell’esame, anche le immagini, per riuscire ad interpretare meglio le rilevazioni.
In molte regioni d’Italia, tra cui il Veneto, l’accesso alla diagnostica per le malattie fragilizzanti è possibile in presenza di condizioni specifiche. La densitometria ossea, in particolare, utilizzata come screening per l’osteoporosi, è rimborsata se esiste almeno un fattore di rischio per osteoporosi. è sbagliato pensare che gli esami strumentali siano pausale o senile) ci sono molte altre condizioni che invece rappresentano una fragilità di origine secondaria.
Classificazione dell'osteoporosi
È mandatorio trovare la causa, più che trattare la fragilità in sé, perché ricercando precocemente eventuali cause alla base si può garantire una correzione preventiva. Inoltre, la mancata correzione di queste condizioni renderà vano ogni tentativo di supplementazione. Individuare la causa non è sempre facile, per questo si può ricorrere anche alla biopsia ossea quantitativa.Tra le cause si ritrovano anche:
- malattie renali: ad esempio la tubulopatia renale, un disturbo funzionale del rene che determina aumentata escrezione di calcio a livello renale;
- farmaci: a quelli elencati in figura si devono aggiungere i PPI, negli ultimi anni sembra che l’utilizzo in cronico possa determinare un aumentato rischio per il soggetto.
L’incidenza della fragilità secondaria varia tra maschi e femmine:
- nel sesso femminile è quasi del 30%;
- nel sesso maschile sale al 50%: se un uomo si frattura la causa deve essere cercata sempre perché è erroneo pensare all’osteoporosi come ad una malattia esclusivamente femminile, tuttavia quando la si ritrova nel maschio è molto spesso espressione di una forma secondaria.
I valori normali sono spesso indicati come segue: 100-250 mg/24h nelle femmine e 100-300 mg/24h nei maschi; questa distinzione non è tanto corretta e il professore ritiene più affidabile rapportare la calciuria al volume di distribuzione, e dunque al peso del paziente, sulla base di questo un valore patologico è tale se >4 mg/24h.
In alternativa si può misurare la calciuria sulla seconda minzione del mattino. È importante che sia la seconda e non la prima perchè il metabolismo osseo si svolge prevalentemente durante la notte e quindi se si raccolgono le prime urine del mattino c’è il rischio di restituire un’immagine falsata del reale metabolismo della giornata. Questo è un esame più semplice per il paziente, ma un po’ meno affidabile.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza di confrontare la densitometria ossea con la risonanza magnetica?
- Quali sono le condizioni per accedere alla diagnostica per le malattie fragilizzanti in Italia?
- Perché è importante individuare la causa dell'osteoporosi?
- Qual è la differenza nell'incidenza della fragilità secondaria tra maschi e femmine?
Confrontare la densitometria ossea con la risonanza magnetica è utile per apprezzare meglio le fratture vertebrali, poiché la RM può mostrare schiacciamenti e edemi midollari, mentre la densitometria può sovrastimare la densità in caso di vertebre collassate.
In molte regioni d'Italia, come il Veneto, l'accesso alla diagnostica per le malattie fragilizzanti è possibile in presenza di condizioni specifiche, e la densitometria ossea è rimborsata se esiste almeno un fattore di rischio per osteoporosi.
È importante individuare la causa dell'osteoporosi per garantire una correzione preventiva, poiché trattare solo la fragilità senza correggere le cause sottostanti può rendere vano ogni tentativo di supplementazione.
L'incidenza della fragilità secondaria è quasi del 30% nelle femmine e sale al 50% nei maschi, indicando che negli uomini la fragilità è spesso espressione di una forma secondaria e non esclusivamente legata all'osteoporosi.