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Concetti Chiave

  • L'ipocalcemia acuta si manifesta con calcemia totale inferiore a 7 mg/dL e con sintomi come irritabilità neuromuscolare, parestesie, astenia e spasmi pericolosi.
  • I segni semiologici di Chvostek e Trusseau sono utilizzati per rilevare l'ipocalcemia latente attraverso contrazioni muscolari specifiche.
  • Le cause principali dell'ipocalcemia includono deficit di vitamina D, ipoparatiroidismo, insufficienza renale, e condizioni come ipomagnesemia.
  • Il trattamento acuto prevede la somministrazione di Calcio Gluconato al 10% per via endovenosa, con monitoraggio della calcemia e dell'ECG.
  • Per la gestione cronica, si utilizzano integratori di calcio e vitamina D, con l'aggiunta di tiazidici o paratormone in casi resistenti.

Indice

  1. Sintomi dell'ipocalcemia
  2. Segni semiologici dell'ipocalcemia
  3. Cause dell'ipocalcemia
  4. Trattamento acuto dell'ipocalcemia
  5. Trattamento cronico dell'ipocalcemia

Sintomi dell'ipocalcemia

Si verifica con calcemia totale e con calcemia ionizzata .

I sintomi possono essere

    - Irritabilità neuromuscolare

    - Parestesie alla regione periorale ed estremità (crampi, formicolii)

    - Astenia

    - Ansia

    - Spasmi con forte dolorabilità: laringospasmo e broncospasmo, pericolosi perché possono portare anche a insufficienza respiratoria.

Segni semiologici dell'ipocalcemia

Per evidenziare un’ipocalcemia latente si possono evidenziare due segni semiologici:

    - Segno di Chvostek: con il martelletto si determina una pressione davanti all’orecchio e si crea una

    contrazione dei muscoli facciali

    - Segno di Trusseau: si applica sul braccio il manicotto dello sfigmomanometro con una pressione circa 20-25 mmHg superiore a quella del pz, si lascia qualche minuto e si va ad osservare se questo provoca una contrazione dei muscoli della mano (mano da ostetrico).

Cause dell'ipocalcemia

Le principale cause sono:

    - Deficit o resistenza alla vitamina D

    - Ipoparatiroidismo, di solito dopo chirurgia tiroidea o paratiroidea (spesso transitorio)

    - Ipoparatiroidismo autoimmune (es: APS) o genetico

    - Insufficienza renale o epatica in fase terminale, con ridotta attivazione di vitamina D

    - Pseudoipoparatiroidismo (paratormone è prodotto ma non agisce a livello recettoriale)

    - Ipomagnesemia o ipermagnesemia

    - Hungry bone dopo paratiroidectomia

    - Infusioni di fosfato o citrato con le emotrasfusioni

    - Farmaci (es: alte dosi di bifosfonati per via ev)

Trattamento acuto dell'ipocalcemia

Deve essere immediato a causa degli spasmi potenzialmente pericolosi che possono verificarsi:

    - Soluzione di Calcio Gluconato al 10% (93 mg di Ca elementare/10 mL = 4,65 mEq/10 mL, ossia 10-20 mL da infondere in un tempo di circa 10 minuti): 1 fiala ev in 10 minuti

    - Se si rende necessario prolungare la terapia si fa il mantenimento: somministrare 20 mL (2 fiale) di Calcio Gluconato al 10% in 500 mL di soluzione fisiologica infusa alla velocità di 80 mL/h (considerare 15 mg/kg di Ca2+ elementare infuso/ 4-6h con un incremento della calcemia di 2-3 mg/dL)

    - Controllare la calcemia e monitorare l’ECG, perché vi potrebbero essere alterazioni del Qt.

Trattamento cronico dell'ipocalcemia

Per quanto riguarda invece il trattamento in cronico:

    - Supplementi di Ca2+ per os (1/2 gr in 2-3 somministrazioni/die)

    - Vitamina D (calcitriolo 0,5 μg per 2-3 volte/die), per favorire l’assorbimento di calcio

    - Nei casi poco responsivi aggiungere tiazidico, poiché riduce la perdita renale di Ca2+

    - Nei pazienti non ben controllati nonostante la terapia sostitutiva con calcio a dosi piene, si può ricorrere anche al trattamento sostitutivo con paratormone sottocute rhpth (1-84) 0,5-0,7 μg/kg/die in 1-2 somministrazioni

    - Nei pazienti in cui c’è sospetto di ipocalcemia associata a ipomagnesemia (es: alcolismo, diarrea, vomito, diuretici, cisplatino, amfotericina, ciclosporine) si aggiunge magnesio alla terapia in attesa di conferma di laboratorio. Si somministrano 1-2 fiale di Mg ev in 15 minuti per correggerne la carenza poiché quest’ultimo è importante per la produzione del Pth

    - In caso di crisi tetaniche da iperventilazione normocalcemica (alcalosi respiratoria) si fa respirare lentamente il pz in un sacchetto di plastica (aumento di pCo2) e lo si tratta con benzodiazepine (da non somministrare per via parenterale in quanto possono provocare un’inibizione dei centri del respiro con peggioramento del quadro clinico).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i sintomi principali di una crisi ipocalcemica acuta?
  2. I sintomi principali includono irritabilità neuromuscolare, parestesie, astenia, ansia e spasmi dolorosi come laringospasmo e broncospasmo, che possono portare a insufficienza respiratoria.

  3. Come si possono evidenziare i segni di un’ipocalcemia latente?
  4. Si possono evidenziare attraverso il segno di Chvostek, che provoca una contrazione dei muscoli facciali, e il segno di Trusseau, che provoca una contrazione dei muscoli della mano.

  5. Quali sono le cause principali dell'ipocalcemia?
  6. Le cause principali includono deficit o resistenza alla vitamina D, ipoparatiroidismo, insufficienza renale o epatica, pseudoipoparatiroidismo, alterazioni del magnesio, e l'uso di alcuni farmaci.

  7. Qual è il trattamento immediato per una crisi ipocalcemica acuta?
  8. Il trattamento immediato prevede l'infusione di Calcio Gluconato al 10% e il monitoraggio della calcemia e dell'ECG per prevenire alterazioni del Qt.

  9. Quali sono le opzioni di trattamento cronico per l'ipocalcemia?
  10. Il trattamento cronico include supplementi di calcio, vitamina D, tiazidici per ridurre la perdita renale di calcio, e in alcuni casi, trattamento con paratormone sottocute o magnesio.

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