Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La contrazione muscolare genera tensione attraverso l'interazione tra i miofilamenti di actina e miosina.
  • La contrazione isotonica comporta l'accorciamento del muscolo, permettendo il movimento, come piegare un ginocchio o ruotare le braccia.
  • La contrazione isometrica si verifica quando il muscolo non si accorcia ma la tensione aumenta a causa di un ostacolo immobile.
  • Durante la contrazione isotonica, il tono muscolare rimane costante mentre il muscolo si accorcia.
  • Nella contrazione isometrica, la lunghezza del muscolo resta invariata mentre la tensione interna cresce.

Finora abbiamo parlato della contrazione in termini di accorciamento, ma non sempre i muscoli si accorciano quando si contraggono. L’evento comune di ogni contrazione muscolare è che nel muscolo si sviluppa tensione quando i miofilamenti di actina e di miosina interagiscono e le teste miosiniche cercano di fare scorrere i filamenti actinici lungo i miofilamenti miosinici.

Indice

  1. Contrazione isotonica e suoi esempi
  2. Contrazione isometrica e suoi esempi
  3. Differenze tra contrazioni isotoniche e isometriche

Contrazione isotonica e suoi esempi

• La contrazione isotonica (letteralmente, «uguale tono» o «uguale tensione») è familiare alla maggior parte di noi.

Nella contrazione isotonica i miofilamenti riescono a effettuare lo scorrimento, il muscolo si accorcia e si compie il movimento. Piegare un ginocchio, fare ruotare le braccia, sorridere sono tutti esempi di contrazione isotonica.

Contrazione isometrica e suoi esempi

• La contrazione isometrica (letteralmente «uguale misura» o «uguale lunghezza») è la contrazione in cui il muscolo non si accorcia e nella quale la tensione nel muscolo continua ad aumentare. I filamenti tentano di attuare lo scorrimento, ma il muscolo è contrapposto a qualche oggetto più o meno immobile. Per esempio, i muscoli si contraggono in modo isometrico quando cerchiamo di sollevare da soli un cassettone di due quintali. Quando raddrizziamo un gomito piegato, il muscolo tricipite si contrae in modo isotonico. Ma quando spingiamo con i gomiti piegati contro una parete, la parete non si muove e i tricipiti, che non possono accorciarsi per raddrizzare i gomiti, si contraggono in modo isometrico.

Differenze tra contrazioni isotoniche e isometriche

In sostanza, quindi, le contrazioni isootoniche che i muscoli possono realizzare si distinguono sotto diversi profili dalle contrazioni che, viceversa, sono definite «isometriche».

Nelle prime il tono del muscolo non cambia: esso si limita ad accorciarsi e, così facendo, consente il compimento del movimento richiesto.

Nelle seconde, invece, a restare identico non è il tono muscolare, bensì la lunghezza. All’interno del muscolo è in crescita la tensione: i filamenti vorrebbero realizzare lo scorrimento, ma questo non è consentito dalla contrapposizione al muscolo di qualche oggetto impossibile da spostare (come un muro o un peso straordinariamente addensato).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra contrazione isotonica e isometrica?
  2. La contrazione isotonica comporta l'accorciamento del muscolo e il movimento, mentre nella contrazione isometrica il muscolo non si accorcia e la tensione aumenta senza movimento.

  3. In quali situazioni si verifica una contrazione isometrica?
  4. Una contrazione isometrica si verifica quando il muscolo è opposto a un oggetto immobile, come quando si cerca di sollevare un peso molto pesante o si spinge contro un muro.

  5. Cosa succede ai miofilamenti durante una contrazione isotonica?
  6. Durante una contrazione isotonica, i miofilamenti riescono a scorrere, permettendo al muscolo di accorciarsi e compiere il movimento.

Domande e risposte