Concetti Chiave
- Le coliti microscopiche sono infiammazioni del colon che non mostrano alterazioni endoscopiche, richiedendo la diagnosi attraverso l'analisi microscopica.
- I sintomi includono diarrea acquosa debilitante, con un'incidenza maggiore nelle donne di mezza età, rapporto 10:1 rispetto agli uomini.
- La colite collagena si evidenzia al microscopio con una banda di collagene sotto l'epitelio, mentre nella colite linfocitaria aumenta il numero di linfociti epiteliali.
- Il trattamento preferito è il budesonide, uno steroide che agisce localmente nel tratto gastrointestinale, minimizzando gli effetti collaterali sistemici.
- L'eziologia della colite linfocitaria è sconosciuta, ma potrebbe includere fattori di rischio come l'alterazione del microbioma dovuta ai FANS.
Le coliti microscopiche sono un gruppo eterogeneo di infiammazioni che non danno alterazioni rilevabili all’endoscopia; l’anatomopatologo ha, quindi, un ruolo fondamentale nella diagnosi di queste patologie.
Indice
Sintomi e prevalenza delle coliti
Tipicamente il paziente si presenta con diarrea acquosa, che influisce molto sulla qualità della vita essendo debilitante. La colite collagena è una condizione che era già stata descritta prima di coniare il termine di coliti microscopiche, quando si era visto che questo tipo di colite non aveva un corredo endoscopico significativo a fronte di un quadro sintomatologico rilevante. Queste coliti hanno una grande predominanza nel sesso femminile, con rapporto 10:1, in donne di mezza età (sesta decade soprattutto).
Diagnosi e trattamento della colite collagena
Al microscopio sotto l’epitelio si vede una banda rosa eosinofila amorfa con distribuzione uniforme di collagene.
Per il trattamento si utilizza il budesonide, steroide con azione all’interno del tubo gastroenterico, che permette di evitare l’utilizzo di farmaci che avrebbero distribuzione sistemica con effetti collaterali.
Caratteristiche istologiche della colite collagena
Si vede benissimo al vetrino che si tratta di colite collagena; era stato fornito uno spessore soglia della banda, ma oggi non serve più misurarla, deve solo esserci una banda significativa che in un colon normale non c’è. La lamina basale è impercettibile, le gocce di mucina sono grandi, l’epitelio è mantenuto. A lato si vede plasmacitosi basale, qualche raro granulocita, corpi di Russell, qualche eosinofilo (più comuni nel colon ascendente, altre porzioni di colon normalmente non presentano eosinofili). In alcuni casi la banda collagena non si vede bene, perché la biopsia può essere orientata male, dunque l’anatomo patologo può utilizzare due colorazioni che sono il collagen-blue (si usa di meno perché è una colorazione che necessita un tecnico dedicato) e la tricromica di Masson: se c’è la banda questa si vede bene ed è blu/verde. Rispetto alla colite collagena la banda è normale, impercettibile, ma aumenta nell’epitelio il numero di linfociti. Da ricordare che non bisogna mai andare a verificare l’accumulo di linfociti sopra ad un cumulo linfoide fisiologico, ma si vanno a contare a distanza perché altrimenti si otterrebbero dei falsi positivi. Non c’è distorsione ghiandolare, è presente una leggera deplezione mucipara che deriva da flogosi cronica importante e la banda non è ispessita.
Eziologia della colite linfocitaria
Per quanto riguarda l’eziologia della colite linfocitaria, questa è esplorata ma ignota e di base lo spettro sembra essere uguale sia per la collagena che per la linfocitaria; ci sono fattori di rischio quali squilibrio del microbioma da assunzione di farmaci come i FANS.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'anatomopatologo nella diagnosi delle coliti microscopiche?
- Quali sono le caratteristiche distintive della colite collagena al microscopio?
- Quali sono i fattori di rischio associati alla colite linfocitaria?
L'anatomopatologo ha un ruolo fondamentale nella diagnosi delle coliti microscopiche, poiché queste infiammazioni non mostrano alterazioni rilevabili all'endoscopia.
Al microscopio, la colite collagena si distingue per una banda rosa eosinofila amorfa sotto l'epitelio, con distribuzione uniforme di collagene, e la presenza di plasmacitosi basale e qualche eosinofilo.
I fattori di rischio per la colite linfocitaria includono squilibri del microbioma causati dall'assunzione di farmaci come i FANS, anche se l'eziologia esatta rimane ignota.