paoletz00
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Concetti Chiave

  • La chirurgia urgente si applica in casi di peritonite purulenta, perforazioni intestinali e fallimento del trattamento conservativo, puntando a controllare l'infezione e ridurre la morbilità.
  • La chirurgia elettiva mira a migliorare la qualità della vita del paziente, evitando l'uso di ileostomia o colostomia, e deve essere personalizzata in base al caso specifico.
  • Nei pazienti con peritonite, la stabilità emodinamica determina il timing e il tipo di intervento chirurgico, con opzioni che includono la sigmoidectomia o la resezione del sigma.
  • La dissociazione tra il quadro clinico e morfologico può influenzare l'approccio chirurgico, con peritoniti gravi in pazienti stabili e viceversa.
  • Durante la chirurgia, la perfusione intestinale può essere monitorata con il verde di indocianina per prevenire complicanze come la deiscenza delle suture.

Indice

  1. Chirurgia urgente
  2. Chirurgia elettiva
  3. Peritonite

Chirurgia urgente

La chirurgia urgente è indicata per:
• peritonite purulenta
• perforazione intestinale non tamponata
• stato settico ingravescente
• fallimento del trattamento conservativo (drenaggio percutaneo)

Si pone 2 obiettivi:
• source control: eliminare o contenere il focolaio infettivo;
• reduce morbidity: assicurare minor impatto di complicanze immediate o future.

I drenaggi impiegati sono detti pig tail (quando si sfila la guida utilizzata per facilitare l’inserimento, la punta del drenaggio si arriccia in modo tale da restare in sede) e hanno solitamente un calibro di 8-15 French (3-6 mm) anche se talvolta, a seconda dell’accessibilità della raccolta, si può optare per drenaggi tubulari di silicone più grossi (24-28 French). Se la procedura ha successo, dopo 4-5 gg si possono rimuovere i drenaggi, si procede con un imaging e si dimette il paziente programmando un follow-up. Se il pz non migliora si procede con una sigmoidectomia in elezione.

Chirurgia elettiva

La chirurgia elettiva si prefigge un ulteriore obiettivo rispetto a quelli della chirurgia d’urgenza: Increase quality of life: evitare il ricorso a ileostomia o colostomia. Il trattamento chirurgico va considerato caso per caso, in accordo con il paziente.

Peritonite

Se invece il pz ha una peritonite purulenta o fecale (diagnosi sempre prima clinica e poi radiologico), è un pz chirurgico e il ricovero è d’obbligo. Si somministrano fluidi e antibiotici ev, paracetamolo e, se necessario, oppiacei.
Il timing può essere diverso in relazione alla stabilità emodinamica:
    • Instabile il pz scende in sala entro qualche ora e si opta per una sigmoidectomia con colostomia terminale (Intervento di Hartmann). Solo nel 60-70% dei casi, segue intervento di ricanalizzazione.
    • Stabile il pz va in sala operatoria in regime d’urgenza (6-12 ore) e si procede con una resezione del sigma con ricostruzione diretta (anastomosi primaria) con o senza ileostomia di protezione.

    Va tenuto presente che a volte ci può essere una dissociazione tra reperto morfologico e clinica del paziente: si possono trovare peritoniti molto gravi in pazienti stabili e peritoniti più contenute e localizzate in pazienti che in sala operatoria sono estremamente instabili. La condotta operatoria dipende molto dal comportamento generale del pz in sala e non solo dal quadro locale.
    Per valutare lo stato di perfusione di un’ansa o di un’anastomosi intestinale è possibile somministrare durante l’intervento chirurgico (per via endovenosa o localmente) il verde di indocianina e, tramite una particolare telecamera, individuare le aree meno colorate e dunque ipoperfuse.
    In un quadro di peritonite diffusa, la tenuta di qualsiasi sutura chirurgica è enormemente ridotta. Il paziente emodinamicamente instabile, inoltre, ha una ridistribuzione del circolo ematico, con sacrificio prima di tutto della vascolarizzazione splancnica; il ridotto apporto di sangue a livello intestinale (e dunque all’anastomosi), comporterà una più lenta guarigione dei tessuti suturati e una maggiore probabilità di deiscenza e fistole post-chirurgiche (motivo per cui in tali pazienti viene privilegiato l’intervento di Hartmann rispetto alla resezione con anastomosi primaria).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli obiettivi principali della chirurgia urgente?
  2. Gli obiettivi principali della chirurgia urgente sono il "source control", ovvero eliminare o contenere il focolaio infettivo, e ridurre la morbilità, assicurando un minor impatto di complicanze immediate o future.

  3. Quando si opta per una sigmoidectomia con colostomia terminale?
  4. Si opta per una sigmoidectomia con colostomia terminale (Intervento di Hartmann) quando il paziente è emodinamicamente instabile e deve essere operato entro poche ore.

  5. Qual è il trattamento per un paziente con peritonite purulenta o fecale?
  6. Il trattamento per un paziente con peritonite purulenta o fecale include il ricovero obbligatorio, somministrazione di fluidi e antibiotici endovenosi, paracetamolo e, se necessario, oppiacei.

  7. Come si valuta lo stato di perfusione durante un intervento chirurgico?
  8. Lo stato di perfusione durante un intervento chirurgico può essere valutato somministrando il verde di indocianina e utilizzando una telecamera speciale per individuare le aree meno colorate e quindi ipoperfuse.

Domande e risposte

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