Gianfrancioschio93
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Concetti Chiave

  • Il cateterismo vescicale consiste nell'introduzione di un catetere sterile in vescica per scopi evacuativi, diagnostici, terapeutici o pre-chirurgici.
  • I cateteri possono essere temporanei o permanenti, a seconda della durata necessaria per il trattamento o la diagnosi.
  • La selezione del calibro del catetere è cruciale per evitare ostruzioni o danni all'uretra; la scala di Charrière e la codifica colori aiutano nella scelta.
  • I cateteri vengono classificati secondo consistenza (rigidi, semirigidi, molli), materiale (lattice siliconato, silicone) e numero di vie (una, due, tre).
  • Diversi tipi di cateteri (es. Nelaton, Mercier, Couvelaire, Foley) sono progettati per specifiche esigenze cliniche e anatomiche.

Definizione

Indice

  1. Definizione del cateterismo vescicale
  2. Tipi di cateterismo vescicale
  3. Classificazione dei cateteri vescicali
  4. Consistenza e materiale dei cateteri
  5. Estremità prossimale dei cateteri

Definizione del cateterismo vescicale

Per cateterismo vescicale si intende l’introduzione provvisoria o permanente di un catetere sterile in vescica per via trans uretrale o sovrapubica. Questo procedimento è indicato per i seguenti scopi:

- Evacuativo;

- Diagnostico;

- Terapeutico;

- Prima di interventi chirurgici;

Conoscenze finalizzate alla tecnica

Tipi di cateterismo vescicale

In base al tempo di permanenza del catetere in vescica, si distinguono 2 tipi di cateterismo vescicale: estemporaneo e a permanenza.

Il primo viene eseguito per ottenere prelievi sterili di urina, o per drenare l’urina in presenza di globo vescicale, il catetere in seguito all’atto compiuto viene rimosso.

Il secondo, invece viene posizionato e lasciato in sede per più tempo.

Classificazione dei cateteri vescicali

I cateteri vescicali possono essere classificati in base a quattro differenti parametri.

1-

2-consistenza

3-materiale

4-numero di vie

5-estremità prossimale

Il calibro
Nella scelta del calibro è bene tenere presente che se il catetere è troppo sottile può piegarsi su se stesso a livello dell’uretra e ostruirsi più facilmente in presenza di coaguli o tappi di muco; se il catetere è di calibro troppo grosso, può esercitare una pressione eccessiva sul meato urinario e sull’uretra con il rischio di traumatismi, che possono portare ad “emorragia Ex vacuo”.

L’unità di misura utilizzata per la misura del calibro è la scala di Charrière. Il calibro del catetere deve essere sempre il minore possibile per evitare di traumatizzare la mucosa uretrale.

A livello europeo è codificata una “scala colore” dei cateteri:

10 CH nero

12 CH bianco

14 CH verde

16 CH arancio

18 CH rosso

20 CH giallo

22 CH viola

24 CH azzurro

26 CH bianco

La consistenza

Consistenza e materiale dei cateteri

In base alla loro consistenza i cateteri si possono classificare in:

-

-cateteri semirigidi

-cateteri molli

-cateteri autolubrificanti

Il materiale

Per quanto riguarda il materiale, i cateteri maggiormente utilizzati sono:

-in

-in

-in silicone con rivestimenti idrofili

Il numero di vie
I cateteri possono essere:

- a una via ( cateterismo ad intermittenza)

- a due vie (una per il deflusso delle urine e l’altra per la distensione di un palloncino all’interno della vescica per il posizionamento del catetere stesso)

- a tre vie ( una per il drenaggio delle urine, una per il palloncino e la terza per l’irrigazione)

L’estremità prossimale

Estremità prossimale dei cateteri

In base alla forma dell’estremità prossimale del catetere vescicale, possiamo distinguere:

- catetere di Nelaton: estremità prossimale arrotondata e rettilinea, è dotato di 1 o 2 fori di drenaggio contrapposti( usato soprattutto nella donna)

- catetere di Mercier: generalmente semirigido. La punta arrotondata presenta una angolatura di 30°- 45° per favorire nell’uomo l’introduzione nell’uretra membranosa o prostatica; con 1 o 2 fori di drenaggio. Nei casi di ritenzione urinaria da ipertrofia prostatica.

- catetere di Couvelaire: semirigido, indicato nell’uomo e nella donna in caso di emorragia vescicale e dopo intervento di prostatectomia radicale. L’estremità presenta un foro a becco di flauto e 2 fori laterali

-Catetere Petzer: catetere semirigido autostatico, il sistema di ancoraggio in vescica è rappresentato da una membrana a forma di funghetto, indicato per cateterismo a permanenza;

-Catetere Malecot: catetere semirigido autostatico, il sistema di ancoraggio in vescica è rappresentato da 2-4 alette situate immediatamente prima dell’apice, indicato per cateterismo a permanenza;

-Catetere Foley a 2 vie: catetere molle autostatico a punta arrotondata, con 2 vie: una (quella di maggior calibro) utilizzata per l’evacuazione dell’urina, l’altra utilizzata per gonfiare il palloncino che costituisce il sistema di ancoraggio in vescica, indicato per cateterismo a permanenza;

-Catetere Foley a 3 vie: catetere molle autostatico a punta arrotondata, con 3 vie: una utilizzata per l’evacuazione dell’urina, l’altra per l’introduzione di liquidi, la terza per gonfiare il palloncino che costituisce il sistema di ancoraggio in vescica, indicato per cateterismo a permanenza con lavaggio vescicale continuo;

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di cateterismo vescicale?
  2. Il cateterismo vescicale è l'introduzione di un catetere sterile in vescica per via trans uretrale o sovrapubica, per scopi evacuativi, diagnostici, terapeutici o prima di interventi chirurgici.

  3. Quali sono i tipi di cateterismo vescicale in base al tempo di permanenza?
  4. Esistono due tipi di cateterismo vescicale: estemporaneo, per prelievi sterili o drenaggio temporaneo, e a permanenza, dove il catetere rimane in sede per un periodo prolungato.

  5. Come vengono classificati i cateteri vescicali?
  6. I cateteri vescicali sono classificati in base a calibro, consistenza, materiale, numero di vie e forma dell'estremità prossimale.

  7. Qual è l'importanza del calibro del catetere?
  8. Il calibro del catetere deve essere il minore possibile per evitare traumi alla mucosa uretrale, e viene misurato con la scala di Charrière.

  9. Quali sono i materiali più comuni per i cateteri vescicali?
  10. I materiali più comuni per i cateteri vescicali sono lattice siliconato, silicone e silicone con rivestimenti idrofili.

Domande e risposte