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Concetti Chiave

  • La paziente presentava una tachicardia ventricolare a torsione di punta dovuta a vari fattori predisponenti, tra cui ipokaliemia e cardiopatia ischemica.
  • La diagnosi di iperaldosteronismo non è stata confermata tramite test di inibizione e sampling delle vene surrenali, poiché si è optato per un intervento cardiochirurgico salvavita.
  • Dopo la dimissione, la paziente ha mostrato un buon controllo pressorio e compenso circolatorio, con il potassio tornato nei limiti normali.
  • Gli esami hanno rilevato un elevato rapporto dei metaboliti urinari del cortisolo e cortisone, suggerendo un'altra possibile causa dell'ipertensione ipokaliemica.
  • La paziente ha una storia di ipertensione recente, sindrome perimenopausale e familiarità per patologie cardiovascolari, e assume una terapia antipertensiva blanda associata a terapia ormonale sostitutiva.

Indice

  1. Caso clinico di iperalderostenorismo
  2. Altri aspetti

Caso clinico di iperalderostenorismo

All’ingresso in Ps alla paziente era stato eseguito anche un Ecg che aveva evidenziato una tachicardia ventricolare a torsione di punta. La paziente presentava più fattori predisponenti per questo tipo di aritmia, ovvero:
    - Ipokaliemia spiccata.
    - Terapia con antidepressivi triciclici; somministrare un antidepressivo triciclico senza prima controllare la ipokaliemia determina un aumento del rischio che si verifichi una torsione di punta.
    - Cardiopatia ischemica.
    - Insufficienza renale lieve.
Per la conferma della diagnosi di iperaldosternosimo si sarebbe dovuto provvedere all’esecuzione di un test di inibizione seguito da un test di sampling delle vene surrenali per verificare se il surrene che presentava la lesione vista all’imaging fosse il responsabile della iperproduzione di aldosterone; successivamente si sarebbe potuto pensare ad un eventuale intervento di surrenalectomia.
Tutto ciò non è stato fatto perché si è optato per eseguire l’intervento di cardiochirurgia in quanto salvavita ed inoltre è possibile ottenere un risultato molto simile alla surrenalectomia attraverso la somministrazione di farmaci. La paziente a questo punto viene dimessa con la seguente terapia: Nel follow up presso il nostro Dh si rilevano un buon controllo pressorio e un buon compenso di circolo (la paziente non ha mai mostrato segni di scompenso cardiaco ad eccezione dell'edema perimalleolare ritrovato all'ingresso in Ps, che era stato associato all'iperaldosteronismo che comporta ritenzione idrica); il potassio è ritornato in range.

Altri aspetti

Dopo la dimissione della paziente, arrivano gli esiti del profilo degli steroidi urinari, esami eseguiti durante il ricovero la cui refertazione richiedeva alcune settimane: Nella paziente si evidenza un valore elevato del rapporto dei metaboliti urinari del cortisolo e i metaboliti urinari del cortisone (allo-tetraidrocortisolo, tetraidrocortisolo e tetraidrocortisone), pari a 1,9 (valore normale:
Nozione comune è quella che la liquirizia aumenta la pressione, cosa vera fino ad un certo punto perché per avere un aumento pressorio bisogna assumerne veramente in grandi quantità. La pz nel caso clinico non assumeva liquirizia.
All'anamnesi risulta che la paziente sia ipertesa, con ipertensione di recente insorgenza, abbia una sindrome perimenopausale (per la quale era stata prescritta una terapia ormonale sostitutiva). Inoltre, la paziente presenta un Bmi = 30,5 Kg/m , è una ex tabagista (ha fumato un pacchetto di sigarette al giorno fino a 10 anni prima) e ha familiarità per patologie cardiovascolari. La terapia che sta assumendo è una terapia antipertensiva blanda (2,5 mg di Ramipril) + terapia estroprogestinica sostitutiva.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i fattori predisponenti per la tachicardia ventricolare a torsione di punta nella paziente?
  2. La paziente presentava ipokaliemia spiccata, terapia con antidepressivi triciclici, cardiopatia ischemica e insufficienza renale lieve.

  3. Quale procedura diagnostica è stata considerata per confermare l'iperaldosteronismo?
  4. Si sarebbe dovuto eseguire un test di inibizione seguito da un test di sampling delle vene surrenali per verificare la responsabilità del surrene nella iperproduzione di aldosterone.

  5. Qual è stato l'approccio terapeutico scelto per la paziente?
  6. È stato scelto di eseguire un intervento di cardiochirurgia salvavita e di gestire l'iperaldosteronismo con farmaci, ottenendo un buon controllo pressorio e compenso di circolo.

  7. Quali sono i risultati degli esami del profilo degli steroidi urinari?
  8. Gli esami hanno evidenziato un valore elevato del rapporto dei metaboliti urinari del cortisolo e cortisone, pari a 1,9, indicando un'anomalia nel metabolismo degli steroidi.

Domande e risposte