Concetti Chiave
- L'asma asfittico è una condizione grave che può portare rapidamente alla morte, caratterizzata da silenzio respiratorio e rientramenti costali, segnalando un'occlusione nei bronchioli terminali.
- I segni prognostici negativi includono l'assenza di rumori respiratori e uno stato di obnubilamento, indicando un'evoluzione verso l'occlusione totale dei bronchi.
- Le cause dell'asma possono includere scompenso cardiaco, reflusso cronico, inalazione di corpi estranei, embolia polmonare e BPCO asmatiforme.
- Il trattamento d'urgenza prevede l'uso di beta2 agonisti short acting come il salbutamolo, steroidi, anticolinergici, adrenalina e magnesio solfato.
- La teofillina è un farmaco di salvataggio estremo per i non responder, ma ha effetti collaterali significativi e la ventilazione non invasiva è controindicata nell'asma.
Indice
Sintomi e segni dell'asma asfittico
Parlando delle basse vie aeree, che sono altrettanto pericolose, si ritrova l’asma asfittico che porta a morte molto rapidamente; il paziente può esordire con dei sibili anche con silenzio respiratorio e rientramenti costali che equivalgono al corpo estraneo di cui si è parlato prima (l’aria non passa per niente, il paziente genera una pressione negativa, però si vedono meno rientramenti alti perché il problema è più basso, a livello dei bronchioli terminali).
Anche la tosse non trattabile abbaiante può essere un segno di asma. Ci sono pazienti asmatici cronici che possono riferire di respirare bene nonostante abbiano asma grave, e dire di essere dispnoico solo quando è molto tardi. In generale, visitando un asmatico noto con una crisi asmatica che ha già iniziato a fare i puff di salbutamolo compulsivamente perché gli danno sollievo, potrebbe presentarsi un po’ obnubilato, faticare a tenere gli occhi aperti, non si sentono più grandi rumori respiratori come i sibili. Questo è un segno prognostico negativo perché vuol dire che il paziente sta evolvendo verso il silenzio respiratorio, cioè l’occlusione totale dei bronchi.Cause dell'asma e diagnosi differenziale
L’asma in realtà non va incontro a grandi dubbi diagnostici, bisogna ragionare di più sulla causa:
- scompenso cardiaco (per un aumento della pressione idrostatica a livello alveolare che poi si trasmette alle vie aeree),
- reflusso cronico (si può avere un’inalazione di acido cloridrico che funge da agente irritativo cronico, come se il paziente facesse un test alla metacolina continuo),
- inalazione di un corpo estraneo (soprattutto nei bambini),
- embolia polmonare, rara, si presenta con asma per un meccanismo indiretto: il flusso aereo accelerato può portare ad un’irritazione delle vie aere (stesso meccanismo dell’asma da freddo2),
- Bpco asmatiforme per l’irritabilità bronchiale.
Trattamenti urgenti per l'asma
Il trattamento in urgenza dell’asma vede in prima linea:
- beta2 agonisti short acting di cui il principale è il salbutamolo. Non vanno confusi con i long acting (vilanterolo, olodaterolo…) che nella fase acuta non aiutano;
- steroidi, sia via aerosol che intravenosa, riducono in maniera importante l’infiammazione;
- anticolinergici;
- adrenalina, per via inalatoria (anche endovenosa, ma dà più effetti collaterali);
- magnesio solfato, un miorilassante generico, non è ben chiaro come si comporti dal punto di vista farmacodinamico però ha un effetto anche nei pazienti dove gli altri farmaci non hanno fatto effetto.
Gestione del paziente asmatico non responder
I primi 3 sono sostanzialmente i costituenti dei puff.
Il paziente non risponde immediatamente ai trattamenti, continua a respirare male e ha paura di morire. È compito del medico avere la freddezza di dare il tempo ai farmaci di funzionare e solo dopo un certo tempo di inefficacia o peggioramento allertare altri specialisti (come la rianimazione).
Un altro farmaco, la teofillina, ormai senza evidenze, è comunque un farmaco di salvataggio estremo per i non responder. È una molecola simile alla caffeina, ha un effetto broncodilatatore ma anche effetti collaterali importanti, come la tachicardia.
È invece controindicato fare la ventilazione non invasiva perché, come per le alte vie aere, il supporto dato non riesce ad arrivare a livello alveolare. Si può fare nell’asma cardiaco se si pensa sia legato ad un edema polmonare, però deve esserci la certezza che questa sia la causa.
Domande da interrogazione
- Quali sono i segni distintivi dell'asma asfittico?
- Quali sono le possibili cause dell'asma che devono essere considerate?
- Quali sono i trattamenti di emergenza per l'asma?
- Qual è il ruolo del medico durante un attacco d'asma grave?
- Perché la ventilazione non invasiva è controindicata nell'asma?
L'asma asfittico si manifesta con sibili, silenzio respiratorio e rientramenti costali, indicando un'ostruzione delle vie aeree inferiori, in particolare a livello dei bronchioli terminali.
Le cause da considerare includono scompenso cardiaco, reflusso cronico, inalazione di un corpo estraneo, embolia polmonare e Bpco asmatiforme.
I trattamenti di emergenza includono beta2 agonisti short acting come il salbutamolo, steroidi, anticolinergici, adrenalina e magnesio solfato.
Il medico deve mantenere la calma, dare tempo ai farmaci di agire e allertare altri specialisti solo se i trattamenti risultano inefficaci o se la situazione peggiora.
La ventilazione non invasiva è controindicata perché il supporto non riesce a raggiungere efficacemente il livello alveolare, a meno che non si tratti di asma cardiaco legato a un edema polmonare.