Concetti Chiave
- L'arresto cardiaco documentato si verifica in pazienti monitorizzati, trattato con scariche di defibrillazione seguite da amiodarone e adrenalina secondo le linee guida.
- Il monitoraggio dell'end-tidal Co2 è fondamentale durante la rianimazione cardiopolmonare per valutare l'efficacia delle compressioni toraciche, con valori elevati indicanti compressioni efficaci.
- La trombosi polmonare può causare arresto cardiaco tramite sovraccarico del ventricolo destro e compressione del ventricolo sinistro, noto come cuore polmonare acuto.
- La terapia trombolitica è riservata a situazioni di instabilità emodinamica, mentre l'eparina a basso peso è utilizzata in condizioni meno gravi.
- La decisione di intervenire con terapia trombolitica si basa ora più sulla valutazione clinica piuttosto che su cut-off precisi di pressione arteriosa, adattandosi alle risorse disponibili in ospedale.
Arresto cardiaco documentato
Con il termine arresto cardiaco documentato ci si riferisce all’arresto cardiaco che si presenta in pazienti monitorizzati (pazienti in Icu, sala operatoria, sala cateteri angiografici).Il ritmo defibrillabile documentato viene trattato con tre scariche consecutive con il massimo di energia erogabile dal presidio a disposizione: 150- 200 Joule per i bifasici (generano un’onda che va avanti e indietro, attraversando il miocardio due volte). L’amiodarone può essere somministrato dopo le prime tre scariche a prescindere se consecutive o intervallate, quindi in genere dopo la prima sequenza di scariche. L’adrenalina invece la devo somministrare dopo altri due shock isolati (successivi ai tre consecutivi) se l’aritmia persiste (vedi schema in foto).
Sostanzialmente i primi 3 shock vengono considerate come una scarica unica, per il resto si seguono le linee guida. . Durante la rianimazione cardiopolmonare, più questa è efficace più l’end-tidal Co2 aumenta (15 mmHg se il massaggio è fatto bene) poi, una volta raggiunto il Rosc, si ha un incremento fino ai valori di normalità (35 mmHg). Il monitoraggio tramite end-tidal Co2 è presente attualmente in tutte le ambulanze ed è importante perché indica la qualità del massaggio (più i valori sono elevati più le compressioni sono efficaci), tanto maggiore è la quantità di sangue carica di Co2 che passa attraverso il letto polmonare. In condizioni di arresto cardiaco l’end-tidal Co2 è zero.
Altri aspetti
Cause: embolo trombotico che si incunea nell’arteria polmonare coinvolgendo porzioni importanti dei tronchi di diramazione si ferma a cavaliere a livello della biforcazione dell’arteria polmoanre Meccanismo: La trombosi polmonare causa arresto, per: la brusca riduzione del ritorno venoso al ventricolo sinistro se il trombo è a cavaliere e di grandi dimensioni sovraccarico del ventricolo destro, che allargandosi comprime il ventricolo sinistro in quanto il pericardio non è estensibile, con lo sbandieramento del setto verso sinistra (cuore polmonare acuto).Trattamento: La terapia trombolitica viene utilizzata solo quando il quadro risulti emodinamicamente instabile(sistolica 100) e quindi determini rischio di arresto cardiaco. altrimenti solo eparina a basso peso.
In passato le linee guida usavano come cut off un livello di Pas 90 mmHg per definire uno shock cardiogeno e quindi indicazione alla trombolisi.
ora invece si dà più importanza alla clinica, anche se in alcuni centri viene ancora utilizzata la precedente metodica.
Non in tutti gli ospedali, soprattutto in quelli di provincia, c’è la possibilità di eseguire un angioTc di notte, quindi è importante saper distinguere un quadro clinico che necessiti di terapia trombolitica. Ad esempio, di fronte ad un paziente con clinica suggestiva (ipotensione arteriosa, tachicardia, dispnea) e un quadro all’Eco altrettanto suggestivo (sbandieramento del setto a sx) si è legittimati ad usare un trombolitico. Il quadro clinico migliorerà nel giro di pochi minuti.
Domande da interrogazione
- Cosa si intende per arresto cardiaco documentato?
- Qual è l'importanza del monitoraggio dell'end-tidal Co2 durante la rianimazione cardiopolmonare?
- Quali sono le cause principali di un arresto cardiaco dovuto a trombosi polmonare?
- Quando è indicata la terapia trombolitica in caso di trombosi polmonare?
L'arresto cardiaco documentato si riferisce a un arresto cardiaco che si verifica in pazienti monitorizzati, come quelli in terapia intensiva o in sala operatoria, e viene trattato con scariche consecutive di defibrillazione e farmaci specifici come l'amiodarone e l'adrenalina.
Il monitoraggio dell'end-tidal Co2 è cruciale perché indica la qualità del massaggio cardiaco; valori più elevati suggeriscono compressioni efficaci, mentre in condizioni di arresto cardiaco l'end-tidal Co2 è zero.
L'arresto cardiaco può essere causato da un embolo trombotico che si incunea nell'arteria polmonare, riducendo il ritorno venoso al ventricolo sinistro e causando sovraccarico del ventricolo destro, con conseguente compressione del ventricolo sinistro.
La terapia trombolitica è indicata quando il quadro è emodinamicamente instabile, con rischio di arresto cardiaco, e si basa su criteri clinici come ipotensione arteriosa e tachicardia, piuttosto che su un livello di pressione arteriosa sistolica specifico.