Concetti Chiave
- L'arco riflesso è un impulso nervoso che bypassa il cervello per una risposta rapida agli stimoli.
- Il percorso breve dell'impulso va direttamente dal neurone sensoriale al motoneurone, evitando danni ai recettori.
- I movimenti involontari dei muscoli, come il ritiro della mano da una superficie calda, sono esempi di archi riflessi.
- Il sistema nervoso somatico gestisce questi movimenti grazie a una connessione diretta tra neuroni sensoriali e motori.
- Il riflesso rotuleo è un esempio classico di impulso rapido che illustra il funzionamento dell'arco riflesso.
Il percorso dell'arco riflesso
L'arco riflesso è un impulso nervoso parte dai recettori sensoriali, e grazie ai neuroni sensoriali va al cervello e da questo ai motoneuroni, i cui corpi cellulari si trovano nella sostanza grigia del midollo spinale. I motoneuroni, dunque, fanno muovere il muscolo (l’effettore). Tale via nervosa però risulta essere lunga e la nostra risposta allo stimolo (ad esempio una pentola calda), sarà lenta e porterà al danneggiamento inevitabile dei recettori cutanei. Per evitare questo problema l’impulso nervoso seguirà un breve percorso: passerà direttamente dal neurone sensoriale al motoneurone, che a sua volta determina una risposta in un organo effettore, ad esempio la contrazione, e avviene prima che avvenga la percezione consapevole dello stimolo doloroso.
Il sistema nervoso somatico
Il sistema nervoso somatico, quindi, è responsabile di tali movimenti involontari dei muscoli, chiamati generalmente archi riflessi, che non dipendono da un comando proveniente dal cervello, ma dalla connessione diretta fra due fibre, una sensitiva e l'altra motoria.
Gli esempi più famosi e comuni sono senza dubbio: l’istinto a ritirare la mano dopo aver toccato una superficie bollente o il movimento involontario della gamba quando viene stimolato un punto specifico del ginocchio, anche conosciuto come riflesso rotuleo (quest'ultimo è l'esempio più adatto per descrivere l'impulso).