Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La risposta al danno cellulare riflette l'adattamento al cambiamento, che può essere reversibile se la causa è eliminata.
  • La morte cellulare avviene attraverso due modalità: apoptosi (programmata) e necrosi (accidentale).
  • L'apoptosi è un processo biochimico attivo che richiede ATP, innescato da radicali liberi, raggi UV e citochine pro-infiammatorie.
  • La necrosi è una morte accidentale dovuta alla deplezione energetica e si accompagna a stimoli infiammatori intensi.
  • Apoptosi e necrosi differiscono significativamente sia nei meccanismi sia nella morfologia delle cellule coinvolte.

Indice

  1. Adattamento cellulare al danno
  2. Modalità di morte cellulare
  3. Differenze tra apoptosi e necrosi

Adattamento cellulare al danno

La risposta al danno cellulare riflette l’adattamento delle cellule al cambiamento.

L’adattamento non è manifestato solo nella singola cellula, ma nell’intero tessuto. Se la causa del danno è eliminata, l’adattamento determina una serie di cambiamenti reversibili (nella maggior parte dei casi), i quali permettono alla cellula di ripristinare l’equilibrio omeostatico: in questo modo, la cellula sopravvive all’interno del tessuto di cui fa parte.

Modalità di morte cellulare

Tuttavia, quando l’intensità e la durata della noxa applicata alla cellula diventano eccessive, si verificano dei cambiamenti irreversibili che provocano la morte cellulare.

Questa si verifica in due modalità: l’apoptosi (morte cellulare programmata) o la necrosi.

L’apoptosi è il risultato di un lungo processo biochimico attivo che richiede il consumo di ATP.

Gli insulti apoptotici (noxa che determinano l’apoptosi) sono: l’accumulo di radicali liberi, raggi UV e radiazioni ionizzanti o l’attivazione di recettori pro-apoptotici dalle citochine pro-infiammatorie.

Differenze tra apoptosi e necrosi

A differenza della apoptosi, la necrosi non è programmata, ma è una morte accidentale che risulta dalla deplezione prolungata delle fonti energetiche (ATP) che spesso si accompagna a forti stimoli infiammatori. Gli insulti necrotici sono: l’ipossia prolungata, l’ischemia (che provoca la sospensione della glicolisi) e l’inibizione della catena respiratoria mitocondriale.

La necrosi e l’apoptosi presentano delle differenze sostanziali, sia morfologiche sia meccanicistiche.

Domande e risposte