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Concetti Chiave

  • La cute è composta da epidermide e derma, con variazioni di spessore a seconda della zona del corpo per motivi funzionali.
  • Comprende strutture come follicoli piliferi, ghiandole sebacee e sudoripare, e nervi che si estendono verso la superficie.
  • Le funzioni principali includono protezione, sensibilità tattile, termoregolazione e attrazione sessuale.
  • L'epidermide presenta corneociti che mantengono lo spessore cutaneo costante tramite equilibrio tra produzione e desquamazione.
  • La farmacologia topica è influenzata dallo spessore della pelle, che varia tra zone come palme e ascelle.

Indice

  1. Struttura della cute
  2. Funzioni principali della pelle
  3. Caratteristiche istologiche della cute

Struttura della cute

La cute si compone di una porzione di origine epiteliale, l’epidermide, e una porzione connettivale che origina dal mesoderma definita derma, adese tra loro in modo da aumentare la superficie di interfaccia grazie alla presenza di papille. Il suo spessore è diverso in base alla zona del corpo (variazione regionale) per motivi funzionali, in particolare è maggiore a livello del palmo e plantare e minore, ad esempio, a livello delle palpebre.

Nel derma sono contenuti i plessi nervosi e vascolari superficiali e profondi.

La cute comprende varie strutture:

Epidermide (superficiale, priva di vasi)

Derma (profondo, contenente i vasi)

Ipoderma (con tessuto adiposo e vasi)

Follicolo pilifero con pelo

Ghiandola sebacea (connessa al follicolo)

Muscolo erettore del pelo

Ghiandola sudoripara

− Nervi che si sfioccano verso la superficie

Funzioni principali della pelle

Funzioni della pelle

1. Protezione e difesa: chimica, fisica (UV), meccanica e microbiologica (infezioni);

2. Sede della sensibilità tattile (discriminativa e affettiva);

3. Termoregolazione;

4. Attrazione sessuale: dovuta all’apparenza e agli stimoli olfattivi.

Per il 96% della superficie corporea, la cute presenta gli annessi piliferi, ad eccezione delle superfici palmari e plantari: è possibile distinguere i peli terminali, più rigidi, lunghi e pigmentati dai peli non terminali, più sottili e quasi invisibili.

Caratteristiche istologiche della cute

Istologia della cute

L’epidermide presenta uno strato superficiale corneificato costituito dai corneociti, cellule anucleate la cui produzione è sempre in equilibrio con la desquamazione, per mantenere uno spessore cutaneo costante. I corneociti desquamati entrano a far parte del pulviscolo atmosferico.

Le palme e le piante sono le zone più spesse, mentre le parti flessorie come palpebre e ascelle sono le più sottili;

questo è importante per quanto riguarda la farmacologia, poiché i farmaci topici possono essere assorbiti a velocità differenti in base allo spessore. Nelle mucose, diversamente dall’epidermide, le cellule dello strato superficiale mantengono il nucleo. La loro presenza producono piccole

quantità di secreto limpido con funzione olfattiva sessuale; sono localizzate a livello ascellare, anogenitale, periombelicale e dell’areola mammaria (la ghiandola mammaria è una ghiandola apocrina modificata per produrre il latte). a livello delle mucose è fisiologica, mentre è patologica a livello dell’epidermide: si parla in questo caso di paracheratosi. Le molecole olfattive vengono secrete e modificate dal microbiota cutaneo e la loro dispersione nell’ambiente è favorita dalla presenza dei peli, che consentono di trattenere il liquido odoroso

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali componenti della cute?
  2. La cute è composta da epidermide, derma e ipoderma, oltre a strutture come follicoli piliferi, ghiandole sebacee e sudoripare, muscoli erettori del pelo e nervi.

  3. Quali sono le funzioni principali della pelle?
  4. La pelle svolge funzioni di protezione e difesa, sensibilità tattile, termoregolazione e attrazione sessuale.

  5. Come varia lo spessore della cute nelle diverse parti del corpo e perché è importante?
  6. Lo spessore della cute varia, essendo maggiore su palmi e piante e minore su palpebre e ascelle, influenzando l'assorbimento dei farmaci topici.

Domande e risposte