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Concetti Chiave

  • Il femminicidio è un fenomeno violento che continua a colpire l'Italia, con 128 vittime nel 2013, dimostrando una radicata eredità culturale arcaica.
  • In passato, l'uccisione di donne da parte di uomini in Italia poteva beneficiare di attenuanti legali, come il "movente d'onore".
  • Recenti progressi includono l'istituzione di centri anti-violenza e l'introduzione del reato di femminicidio come aggravante giuridica.
  • Serve una maggiore educazione familiare e scolastica per combattere i pregiudizi legati alla virilità e ai ruoli di genere.
  • È fondamentale che le donne riconoscano e denuncino i primi segnali di violenza, spingendo per un cambiamento culturale e il rispetto del femminile.

Indice

  1. Il femminicidio
  2. Serve un maggiore impegno

Il femminicidio

Sono 128 le vittime in Italia solo nell’anno 2013, Il fenomeno della violenza maschile sulle donne è un argomento molto importante e delicato, erroneamente considerato, soprattutto dalle popolazioni occidentali, come lontano, come qualcosa che ormai non ci riguarda più. Basta prendere in considerazione la nostra terra, in Italia, infatti, fino a non molti anni fa, l'uomo che uccideva la moglie o la fidanzata "per gelosia" poteva contare su una attenuante giuridica: il movente "d' onore", grazie alla quale se la cavava con pochi anni di prigione.

Una vergogna che affonda le sue radici in un'eredità culturale arcaica e, purtroppo, ancora attiva: la femmina come proprietà del maschio. Ancora oggi le stragi di violenza maschile sulla donna vengono codificate dalla cronaca con le parole "omicidio passionale", "d'amore", "raptus", "momento di gelosia", quasi a testimoniare il bisogno di dare una giustificazione a qualcosa che è in realtà mostruoso. Ma cosa si può fare per contrastare questo terribile e crescente fenomeno radicato nella nostra cultura? Qualcosa è stato fatto, negli ultimi tempi in particolare: oltre alla nascita dei centri anti-violenza, dotati spesso anche di case-rifugio, in Italia sono stati istituiti corsi di formazione dei carabinieri, mentre in tutto l'Occidente è stato introdotto il reato di "femminicidio", con il quale si tenta di passare il messaggio che uccidere una persona perché ci si ritiene proprietari del suo corpo, della sua vita, della sua libertà, è un'aggravante giuridica, e non più una attenuante. Sono grandi passi avanti, ma purtroppo manifestare il dissenso probabilmente non cambierà a breve il fenomeno, non basta una legge per salvaguardare il sesso femminile, ma col tempo riuscirà forse a cambiare la cultura e le mentalità.

tema sul femminicidio

Serve un maggiore impegno

È in questo senso che occorre impegnarsi: serve soprattutto maggiore educazione famigliare e scolastica, quella formazione culturale che dovrebbe far capire che tale violenza maschile non è legittima, ma conseguenza di pregiudizi legati alla virilità, all'onore e ai diversi ruoli maschili e femminili nella coppia e nella società; che "amore" non significa possesso della donna cui chiedere obbedienza assoluta, negandole la libertà dei sentimenti. È indispensabile spingere le spose o le fidanzate a non sottovalutare i primi segnali di violenza, a non aver paura di denunciare, benché ciò sia spesso rischioso. Si tratta quindi di modificare un fenomeno culturale che priva di rispetto il corpo delle donne, facendole sentire inferiori moralmente e socialmente. Questi sono limiti culturali, stereotipi sociali, assurdità che non si possono più tollerare. È ora di dire basta, e siamo noi donne a dover fare il primo passo, a batterci per il rispetto del femminile. Abbiamo il compito di educare i nostri figli nel modo giusto, di premere sulla società per consentire il raggiungimento dell'obiettivo, per ottenere uguaglianza giuridica, politica, ma soprattutto sociale.

per approfondimenti vedi anche:
Femminicidio, ricerca

Domande da interrogazione

  1. Qual è la situazione del femminicidio in Italia?
  2. Nel 2013, ci sono state 128 vittime di femminicidio in Italia. Il fenomeno della violenza maschile sulle donne è ancora presente e radicato nella cultura, con una storia di attenuanti giuridiche per i colpevoli.

  3. Quali passi sono stati fatti per contrastare il femminicidio?
  4. Sono stati istituiti centri anti-violenza e corsi di formazione per i carabinieri. Inoltre, è stato introdotto il reato di "femminicidio" come aggravante giuridica per sottolineare la gravità del crimine.

  5. Perché è importante l'educazione nella lotta contro il femminicidio?
  6. L'educazione familiare e scolastica è cruciale per far comprendere che la violenza maschile non è legittima e per contrastare i pregiudizi legati alla virilità e ai ruoli di genere.

  7. Qual è il ruolo delle donne nella lotta contro il femminicidio?
  8. Le donne devono fare il primo passo, educare i figli correttamente e spingere per il rispetto del femminile, promuovendo l'uguaglianza giuridica, politica e sociale.

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