xgiuseppe
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Concetti Chiave

  • I segnali fisici trasmettono informazioni attraverso la loro variazione nel tempo, come il suono in natura.
  • Esistono segnali strumentali usati nei sistemi di telecomunicazioni, ad esempio, i generatori di onde.
  • Segnali periodici mantengono valori costanti in intervalli di tempo definiti, misurati in secondi (s); la frequenza è misurata in hertz (Hz).
  • Segnali unidirezionali assumono solo valori positivi o negativi, mentre quelli bidirezionali assumono entrambi.
  • I segnali alternati hanno un valore medio nullo perché le aree positive e negative si bilanciano.

I segnali

Un segnale è una grandezza fisica che trasmette un'informazione. Per ricavare questa informazione ci si basa sulla variazione nel tempo di questo segnale.

I segnali possono essere fisici e strumentali: i segnali fisici sono quelli che si possono trovare in natura, come, ad esempio, il suono. I segnali strumentali, invece, sono quelli che vengono utilizzati all'interno di sistemi di telecomunicazioni, come, ad esempio, i generatori di onde.

Segnali molto utilizzati sono quelli periodici, cioè quelli che dopo un certo intervallo di tempo, mantengono sempre gli stessi valori.

L'intervallo di tempo è detto periodo (T) e si misura in secondi (s). Invece, il numero di periodi che si ripetono nell'unità di tempo è detto frequenza (f) e si misura in hertz (Hz).

I segnali che non sono periodici, si definiscono aperiodici: per questi non si può definire un intervallo di tempo preciso.

I segnali possono essere unidirezionali e bidirezionali. I segnali unidirezionali assumono grandezze o solo positive o solo negative. Quelli bidirezionali le assumono entrambe.

È considerato valore medio la somma delle aree positive sottratta alla divergenza delle aree negative diviso alla differenza di tempo.
Quindi: Vm = (A1 + A3 - A2 - A4) / (t2 - t1)

I segnali alternati invece, sono quelli che hanno il valore medio nullo. Questo perché le aree sono uguali.

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