Concetti Chiave
- I satelliti meteorologici utilizzano il telerilevamento per osservare le proprietà degli oggetti tramite segnali elettromagnetici.
- Il telerilevamento satellitare sfrutta le radiazioni elettromagnetiche per trasmettere informazioni senza mezzi materiali.
- Radiometri nei satelliti rilevano la radiazione elettromagnetica da corpi presenti nelle immagini acquisite.
- Le immagini del globo terrestre vengono ottenute tramite scansioni in diverse bande: visibile, infrarosso e vapor d'acqua.
- I satelliti meteorologici si dividono in polari e geostazionari, con diverse orbite e funzioni nell'osservazione terrestre.
I satelliti meteorologici sono principalmente utilizzati per effettuare delle operazioni di telerilevamento. Il termine telerilevamento indica la tecnica di osservare le proprietà di un oggetto in maniera indiretta, utilizzando i segnali elettromagnetici od acustici che esso produce, in conseguenza della sua forma e del suo stato fisico, chimico o termodinamico. Il telerilevamento satellitare, in particolare, è limitato all’uso delle radiazioni elettromagnetiche quale unico mezzo di trasporto di un’informazione attraverso lo spazio, senza la presenza di un mezzo materiale.
Per fare ciò sono utilizzati dei radiometri, che sono degli strumenti che consentono di rilevare la radiazione elettromagnetica proveniente da qualsiasi corpo presente nella scena ripresa dal sistema ottico ad esso associato. L’immagine del globo terrestre viene ottenuta con una scansione, durante la quale il radiometro viene puntato sequenzialmente su ognuna delle aree elementari in cui è stata segmentata la scena d’interesse. Queste scansioni avvengono con diverse bande, ovvero quella del visibile, dell'infrarosso e quella del vapor d'acqua.Tramite quest'operazione si acquisiscono delle immagini della superficie terrestre, che poi, tramite la nefoanalisi, saranno interpretate ed utilizzate per effettuare le previsioni.
Il sistema meteorologico spaziale comprende due diverse categorie di satelliti: quelli polari, ruotanti attorno alla Terra secondo traiettorie passanti per i poli, e quelli geostazionari, che orbitano invece con la medesima velocità di rotazione della Terra stessa, apparendo così, ad un osservatore terrestre, sempre fissi nel medesimo punto.