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Concetti Chiave

  • Le 'Leggi Fascistissime' del 1925-1926 rafforzarono il controllo del governo fascista, eliminando l'opposizione politica e centralizzando il potere.
  • Il Patto di Palazzo Vidoni e le leggi sindacali del 1926 consolidarono il monopolio fascista sulle organizzazioni sindacali, vietando scioperi e serrate.
  • La politica economica fascista mirava all'autosufficienza, con iniziative come la rivalutazione della Lira e la 'battaglia del grano', ma ridusse la competitività estera delle merci italiane.
  • La 'bonifica integrale' delle aree paludose fu un'importante iniziativa economica per migliorare le condizioni agricole, specialmente nel centro-sud Italia.
  • I Patti Lateranensi del 1929 sancirono la riconciliazione tra Stato e Chiesa, riconoscendo la sovranità papale sul Vaticano e integrando la religione nell'istruzione pubblica.

Sotto il governo fascista vennero introdotto le ‘Leggi Fascistissime’:

• una Legge del 24 dicembre 1925 stabilisce che il Governo è responsabile solo nei confronti del Re e non ha bisogno del voto parlamentare per esistere;

• una Legge del 31 gennaio 1926 amplia la possibilità del governo di emanare leggi;

• due Leggi del 1926 aboliscono le istituzioni locali (sindaci e giunte), sostituite da nuovi organismi nominati dal governo (podestà e consulte);

• una Legge del 25 novembre 1926 reintroduce la pena di morte per chi attenti la vita dei regnanti o del capo del governo; viene creato un Tribunale Speciale, i cui giudici sono degli ufficiali dell’esercito e i membri della milizia volontaria per la sicurezza nazionale;

• il 2 ottobre 1925 viene siglato il ‘Patto di Palazzo Vidoni’, in cui la Confindustria (associazione degli imprenditori), riconosce l’esistenza solo della Confederazione delle Corporazioni Fasciste, ossia l’organizzazione sindacale fascista;

• una Legge del 3 aprile del 1926 vengono ammesse solo le associazioni sindacali riconosciute dal governo e vieta sia le serrate e gli scioperi;

• una Legge del 9 novembre 1926 si dichiarano decaduti tutti i deputati dell’opposizione; in questo modo nasce un regime politico monopartitico.

Indice

  1. Consolidamento del regime monopartitico
  2. Politica economica del fascismo
  3. Accordi tra fascismo e chiesa

Consolidamento del regime monopartitico

Il perfezionamento del Fascismo come regime a partito unico si ha con una Legge del 1928, che si riforma il sistema elettorale e prevedeva un’unica lista nazionale.

Politica economica del fascismo

La Politica Economica cambia totalmente.

Dal 1924 si assiste ad un aumento dell’Inflazione; per bloccarla, il governo procede alla rivalutazione della Lira, che rende però più difficile l’esportazione dei prodotti italiani, il cui prezzo era aumentato.

L’aumento del prezzo all’estero rende le merci italiane meno competitive sui mercati stranieri.

Il governo mussoliniano pensa allora di rendere autonoma l’economia italiana: promuove una politica favorevole alla crescita demografica, lancia la ‘battaglia del grano’, per raggiungere l’autosufficienza alimentare.

Per ottenere questo risultato si procede anche ad un netto innalzamento dei dazi doganali sui cereali.

Un’altra azione economica fascista è la ‘bonifica integrale’ delle aree paludose e malariche soprattutto nell’Italia centro-meridionale.

Accordi tra fascismo e chiesa

Per completare la costruzione di un regime monopartitico, il fascismo stringe accordi anche con la Chiesa.

Già nel 1923 con la riforma scolastica di Giovanni Gentile era stato introdotto l’insegnamento obbligatorio della religione (ma anche l’esame di stato e la prevalenza di materie umanistiche all’interno dei programmi scolastici).

Il processo di riavvicinamento con la Chiesa si conclude l’11 febbraio 1929, con la firma dei Patti Lateranensi, con lo Stato Italiano che concede la sovranità al Papa sullo Stato del Vaticano e il Papa che riconosce lo Stato Italiano.

Il Fascismo era dotato di miti e simboli, ma anche rituali collettivi, come, ad esempio, i dialoghi di Mussolini alla folla.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali leggi introdotte dal governo fascista per consolidare il potere?
  2. Le 'Leggi Fascistissime' includevano la responsabilità del governo solo verso il Re, l'ampliamento del potere legislativo del governo, l'abolizione delle istituzioni locali, la reintroduzione della pena di morte per attentati ai regnanti, e la creazione di un regime monopartitico.

  3. Come cambiò la politica economica sotto il regime fascista?
  4. La politica economica fascista mirava all'autosufficienza, con la rivalutazione della Lira, la 'battaglia del grano', l'aumento dei dazi doganali sui cereali, e la 'bonifica integrale' delle aree paludose.

  5. Quali furono le relazioni tra il fascismo e la Chiesa?
  6. Il fascismo cercò un riavvicinamento con la Chiesa, culminato nei Patti Lateranensi del 1929, che riconoscevano la sovranità del Papa sul Vaticano e lo Stato Italiano.

  7. Quali erano i miti e i simboli del fascismo?
  8. Il fascismo era caratterizzato da miti, simboli e rituali collettivi, come i discorsi di Mussolini alla folla, che rafforzavano l'identità e l'ideologia del regime.

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