Concetti Chiave
- I Patti Lateranensi del 1929 tra Mussolini e Pio XI risolsero la "questione romana", sancendo l'indipendenza della Santa Sede e riconoscendo il cattolicesimo come religione di stato.
- La Convenzione finanziaria degli stessi patti stabilì un'indennità per la Chiesa, compensando le espropriazioni subite dopo la presa di Roma.
- Il fascismo promosse iniziative come la "Battaglia del grano" e la "Bonifica integrale" per stimolare la produzione agricola e ridurre le importazioni.
- Lo statalismo fascista, ispirato da Giovanni Gentile e Alfredo Rocco, vedeva lo Stato come forza dominante capace di risolvere i conflitti sociali.
- Mussolini perseguì una politica estera volta a fare dell'Italia una grande potenza, mirando a riconquistare la Libia e ad espandere l'influenza nei Balcani.
Indice
La pacificazione tra stato e chiesa
La pacificazione tra lo stato fascista e la chiesa cattolica avvenne con i Patti lateranensi, del febbraio 1929, firmati da Mussolini e Pio XI, che chiusero la “questione romana”, del 1870.
I documenti dei Patti lateranensi
Essi erano costituiti da tre documenti:
1. Il Trattato -> garantiva l’indipendenza della Santa sede, riconosciuta come soggetto di diritto internazionale. Il pontefice esercitava piena sovranità sui territori circostanti la basilica di San Pietro, la Città del Vaticano e a sua volta riconosceva lo stato italiano con capitale Roma; la religione cattolica era la sola religione di stato.
2. La Convenzione finanziaria -> fissò un’indennità per la chiesa, a risarcimento dei beni espropriati dallo stato italiano con la presa di Roma.
3. Il Concordato -> imponeva ai vescovi di giurare fedeltà allo stato italiano, ma riconosceva gli effetti del matrimonio religioso e si impegnava a far imparare nelle scuole l’insegnamento della religione cattolica.
Evoluzione totalitaria del fascismo
Il secondo caposaldo dell’evoluzione totalitaria del fascismo fu inaugurato con la “quota 90”, significato politico che lo stato si imponeva come protagonista della vita economica.
Nello stesso senso andarono altre due iniziative:
- Battaglia del grano: si presupponeva di accrescere la produzione cerealicola, per ridurre le importazioni;
- Bonifica integrale: un programma di espansione delle aree coltivabili attraverso il recupero di paludi e campi incolti.
Lo statalismo è il primato dello stato sulla società, per cui il potere statale appariva l’unica forza capace di dominare i conflitti tra le classi, le divergenze d’interesse tra i ceti e i gruppi sociali.
Questa nuova concezione fu debitrice delle riflessioni di Giovanni Gentile e Alfredo Rocco.
Politica estera di Mussolini
Il quarto dei caratteri dello stato totalitario fu l’obiettivo di fare dell’Italia una grande potenza.
Mussolini cercò di attivare una politica estera che apparisse coerente con l’obiettivo: puntò a riconquistare la Libia e a estendere l’influenza italiana nei Balcani.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali documenti dei Patti Lateranensi e cosa stabilivano?
- Quali furono le iniziative del fascismo per stimolare la produzione agricola?
- Qual era l'obiettivo della politica di potenza del regime fascista?
I Patti Lateranensi comprendevano tre documenti principali: il Trattato, che garantiva l'indipendenza della Santa Sede e riconosceva la religione cattolica come religione di stato; la Convenzione finanziaria, che fissava un'indennità per la Chiesa; e il Concordato, che imponeva ai vescovi di giurare fedeltà allo stato italiano e riconosceva gli effetti del matrimonio religioso.
Le iniziative fasciste per stimolare la produzione agricola includevano la "Battaglia del grano", volta ad aumentare la produzione cerealicola per ridurre le importazioni, e la "Bonifica integrale", un programma per espandere le aree coltivabili recuperando paludi e campi incolti.
L'obiettivo della politica di potenza del regime fascista era fare dell'Italia una grande potenza, attraverso una politica estera che mirava a riconquistare la Libia e ad estendere l'influenza italiana nei Balcani.