Concetti Chiave
- Agostino di Ippona, dopo la conversione influenzata da Ambrogio, divenne un importante scrittore cristiano e vescovo in Africa settentrionale.
- Le opere di Agostino, come "Confessioni" e "De civitate Dei", esplorano la fede e forniscono un'interpretazione cristiana della storia.
- Girolamo, noto per la sua vasta cultura, tradusse la Bibbia dall'ebraico al latino, creando la Vulgata, adottata ufficialmente dalla Chiesa.
- Ambrogio, appartenente alla gens Aurelia, fu un magistrato imperiale a Milano e divenne vescovo per volontà popolare, senza aver preso i voti.
- Ambrogio ricoprì la carica di vescovo di Milano con dignità, affrontando conflitti religiosi, fino alla sua morte nel 397 d.C.
Agostino (354-430 d.C.)studiò e insegnò retorica in Africa e poi a Roma.
L'incontro a Milano con Ambrogio lo portò alla conversione, avvenuta nel 337;diventato vescovo di Ippona, nell'Africa settentrionale, Agostino si dedicò a una seconda attività di scrittore.
Le opere di Agostino
Oltre alle confessioni, opera autobiografica nella quale l'autore sviluppa una profonda riflessione sulla fede, Agostino nel De civitate Dei confuta gli errori dei pagani e dà un'interpretazione cristiana della storia basata sul continuo contrasto tra la città terrena, formata degli uomini che seguono i propri istinti, e la città celeste, formata da coloro che ubbidiscono alla legge di Dio .
Girolamo e la Vulgata
Uomo di profonda cultura, Girolamo (347-420) tradusse dall'ebraico al latino l'antico testamento e rivide la traduzione latina del nuovo testamento : la sua versione, detta Vulgata, fu adottata ufficialmente dalla Chiesa, e solo nel ventesimo secolo è stata sostituita da nuove traduzioni.
Ambrogio e la sua carriera
Appartenente ad una famiglia di rango senatorio, la gens Aurelia, Ambrogio, originario di Treviri, ricevette un’educazione cristiana.
Intrapresa la carriera politica, come conveniva a uno del suo rango, giunse a Milano con la carica di magistrato imperiale.
Proprio in questa veste, nel 374 d.C., egli intervenne per sedare i conflitti con gli ariani che negavano la natura divina di Cristo e i cristiani ortodossi.
Senza che avesse mai preso i voti e che avesse manifestato la volontà di entrare a far parte del clero, fu eletto vescovo, carica che egli ricoprì con dignità e autorevolezza fino alla sua morte, avvenuta nel 397 d.C.