Concetti Chiave
- La resilienza misura la capacità di un materiale di resistere a urti o sforzi improvvisi, indicandone la tenacità.
- La tenacità di un materiale è determinata da resilienza, resistenza a trazione e allungamento.
- La resilienza viene misurata sottoponendo il materiale a un urto e calcolando l'energia assorbita durante la rottura per flessione.
- Esistono tre tipi di provette per i test di resilienza: con intaglio a "V", "buco di chiave" e "U".
- Il Pendolo di Charpy, utilizzato per il test, misura la resilienza calcolando l'energia assorbita dal provino dopo l'urto.
La prova di resilienza
La resilienza è la capacità di un materiale di sopportare urti o sforzi applicati bruscamente. Fornisce un indice di tenacità del materiale.
Tenacità del materiale: Un materiale è tenace quando ha una buona resilienza, una buona resistenza a trazione e un buon allungamento.
Misura della resilienza: Il materiale sotto esame viene sottoposto ad un urto ottenendone una rottura per flessione. L’energia assorbita viene misurata e diventa la resilienza del materiale.
Provetta: Viene costruita/lavorata una provetta del materiale da testare e ve ne sono tre tipi:
1. Con intaglio a “V”
2. Con intaglio a “buco di chiave”
3. Con intaglio a “U”
Pendolo di Charpy
La prova di resilienza viene condotta con la macchina “Pendolo di Charpy” composta da una mazza imperniata che viene fatta cadere sul provino.
FASE 1: La mazza viene issata ad una determinata quota. Si legge il valore H della quota. ( di solito H=150 centimetri)
FASE 2: Si posiziona il provino con l’intaglio alla parte opposta al lato dell’urto.
FASE 3: Viene sganciata la mazza che procede all’urto.
Mazza del pendolo di Charpy = 20 Chilogrammi.
Energia prima dell’urto: Energia potenziale = m *g*h
Energia dopo l’urto = m*g*h
Energia asssorbita dal provino = m*g*(H-h) = Costituisce la resilienza del materiale in Joule.