Concetti Chiave
- I vulcani sono formati dalla risalita del magma dal mantello, che può emergere attraverso fessure (vulcani lineari) o crateri (vulcani centrali).
- Durante un'eruzione, i vulcani espellono prodotti solidi (piroclasti), fluidi (lava) e gassosi, contribuendo alla fertilità del suolo e alla formazione dell'atmosfera.
- Le eruzioni effusive producono lave fluide, come quelle hawaiane e islandesi, che si espandono su ampie aree senza esplosioni violente.
- Eruzioni miste effusive-esplosive, come quelle stromboliane e vulcaniane, alternano colate di lava e esplosioni moderate con emissione di gas e frammenti.
- Eruzioni esplosive, come quelle peleeane e idromagmatiche, sono caratterizzate da nubi ardenti e violente esplosioni che proiettano frammenti a grande distanza.
Vulcano
Un vulcano è la manifestazione in superficie della risalita e fuori uscita del magma dal mantello superiore. Il magma nasce nel mantello quando pressione e temperatura favoriscono lo scioglimento delle rocce, poi queste risalgono portando con se altra roccia che si scioglie a sua volta. Il magma essendo meno denso delle rocce circostanti risale fuoriuscendo in superfice, come nell’oceano oppure risalire fino ad una crosta continentale dove formano di solito una camera magmatica a 2-10 km di profondità, dove si forma periodicamente del magma che provoca eruzioni, quando il magma risale dalla camera magmatica alla superficie rilascia dei gas e questa si trasforma in lava che è formata da roccia fusa senza la presenza dei gas.
Grazie a questa trasformazione esistono diversi tipi eruzioni.I vulcani in base a come fuoriesce il magma può dividersi in due famiglie:
1. Vulcani lineari sono tutti quei vulcani dove il magma fuoriesce in delle fessure eruttive in superficie, queste nascono soprattutto in vicinanza delle dorsali oceaniche dove nella crosta c’è una profonda fessura dove fuoriesce il magma
2. Vulcani centrali sono i più conosciuti, il magma qui risale dalla camera magmatica, attraverso il camino vulcanico, fino al cratere dove poi scivola e si deposita lungo l’edificio vulcanico. Il cratere, quindi, mette in comunicazione la camera magmatica con l’esterno.
Prodotti vulcanici
Quando i vulcani eruttano espellono tre tipi di prodotti vulcanici: Solidi, fluidi e Gassosi.
I prodotti fluidi: sono la lava che ricordiamo si forma quando il magma perde i gas, e questa quando raffredda si trasforma in roccia magmatica effusiva. Le lave non sono tutte uguali, variano secondo la propria composizione chimica, ad esempio la viscosità della lava, che è la resistenza della lava a scorrere, è data dalla presenza di silice, quindi più c’è silice vuole dire che la lava è più viscosa. La colata dipende non solo dalla viscosità e quindi dalla composizione chimica, ma anche dal terreno su cui questa solidifica, ad esempio la lava che fuoriesce nell’oceano è detta lava a cuscini perché questa quando fuoriesce si vetrifica a causa del raffreddamento brusco poi con la pressione dell’altra lava la parte vetrosa di quella prima si rompe ed esce da queste rotture altra lava che si raffredda e forma altro vetro, alla fine la colata avrà una forma di cuscini.
I prodotti solidi: sono tutte quelle rocce e frammenti trascinate con violenza dai gas, queste rocce ancora incandescenti cadono sul suolo, si raffreddano, si depositano e formano le scorie vulcaniche. Queste rocce che sono sta espulse dal vulcano sono dette piroclasti e formano depositi piroclastici, a seconda delle loro dimensioni si classificano in: cenere vulcanica (polvere vulcanica) Lapilli (frammenti più piccoli), blocchi (frammenti di qualche tonnellata), se invece brandelli di lava solidificano sono all’ esterno si parla di bombe vulcaniche, queste rocce e polveri fanno si che i luoghi prossimi ai vulcani siano molto fertili
Prodotti gassosi: per lo più sono vapore acqueo 75%, anidride carbonica, zolfo cloro e azoto. Grazie a questi prodotti che oggi abbiamo e continuiamo ad avere una atmosfera.
Tipi di eruzioni
Le eruzioni sono il trasferimento dell’magma dalla camera magmatica all’esterno in superficie, le eruzioni possono essere di 3 tipi:
1. Eruzioni prevalentemente effusive avvengono con lava molto fluida, di questo tipo c’è: l eruzioni di tipo hawaiano dove la lava è molta fluida , contengono poca silice e fuoriescono da grandi vulcani centrali, le colate si espandono in tutte le direzione e scorrono per km prima di raffreddarsi, questa lava contiene pochi gas e non provocano esplosioni ma grandi fontane che possono raggiungere anche 100 metri; eruzione di tipo islandese, la lava assomiglia molto a quella hawaiana quindi molto fluida e con pochi gas, l’unica differenza è che la lava fuoriesce da lunghe spaccature di km, queste ci sono soprattutto nelle vicinanze delle dorsali oceaniche, ma anche in superficie come ad esempio in Islanda dove la dorsale raggiunge anche la superficie, questo tipo di eruzione forma delle plateaux cioè grandi aree ricoperte da Basalto
2. Eruzione miste effusive-esplosive: nel vulcanismo dove prevale l’esplosione i gas trascinano frammenti e polveri di roccia incandescenti in una grande nube per migliaia di metri (nube ardente) dove poi la nube si disperde e poi le rocce si raffreddano e poi ricadono a grande velocità lungo i fianchi dei vulcani (colate piroclastiche), le eruzioni miste effusive sono di tre tipi: eruzioni di tipo stromboliano che sono caratterizzate da lava poco viscosa che salgono fino al cratere e poi si solidificano subito formando un tappo, dove nel giro di pochi minuti il gas si accumula il gas fino a quando il tappo cede e avvengono modeste esplosioni che lanciano anche piccoli brandelli di lava che poi diventano delle bombe vulcaniche, finite le esplosioni e l’energia ricomincia il processo; eruzioni di tipi vulcaniano sono simili a quelle di tipo stromboliano ma con la differenza di lava più viscosa e quindi con il gas che fa più difficoltà a staccarsi dal magma, il tappo è più grande, tempi più lunghi ma esplosioni molto più violente; le eruzioni di tipo pliniano sono le esplosioni più violente, sono dette eruzioni plinie perché fu Plinio a descrivere l’eruzione del Vesuvio che travolse Pompei, che all’epoca l’esplosione fu talmente forte che portò la colonna di gas e vapori ad una altezza di 30 km dove poi caddero le pietre pomici che distrussero Pompei.
3. Le eruzioni esplosive sono di 2 tipi: Peleeano è caratterizzata da lave molto viscose che quando esce è già solida, dalla base di queste esce una nube ardente discendente formata da gas e frammenti ad alta temperatura che spazzano le pendici del vulcano ad una velocità di 100 km/h e eruzioni di tipo idromagmatico che sono caratterizzate dalla formazione di vapore da una falda acquifera a causa del magma sotto di essa, questo provoca una pressione tale che fa saltare un intera colonna di roccia, da questa frattura esce una nube di vapore acqueo con frammenti di roccia e lava polverizzata, alla base di questa colonna nasce una nube circolare chiamata Base-Surge che si espande ad una velocità di 150 km, lasciando accumuli piroclastici.
Domande da interrogazione
- Che cos'è un vulcano e come si forma?
- Quali sono i tipi di prodotti vulcanici espulsi durante un'eruzione?
- Come si classificano i vulcani in base alla fuoriuscita del magma?
- Quali sono i tipi di eruzioni vulcaniche?
- Cosa caratterizza le eruzioni di tipo pliniano?
Un vulcano è la manifestazione in superficie della risalita e fuoriuscita del magma dal mantello superiore. Il magma si forma nel mantello quando pressione e temperatura favoriscono lo scioglimento delle rocce, risalendo poi in superficie.
I vulcani espellono tre tipi di prodotti vulcanici: solidi (piroclasti), fluidi (lava) e gassosi (vapore acqueo, anidride carbonica, zolfo, cloro e azoto).
I vulcani si dividono in vulcani lineari, dove il magma fuoriesce da fessure eruttive, e vulcani centrali, dove il magma risale attraverso un camino vulcanico fino al cratere.
Le eruzioni vulcaniche possono essere effusive, miste effusive-esplosive, o esplosive, ciascuna con caratteristiche specifiche riguardo alla fluidità della lava e alla presenza di gas.
Le eruzioni di tipo pliniano sono le più violente, caratterizzate da esplosioni che portano colonne di gas e vapori a grandi altezze, come descritto da Plinio durante l'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei.