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Concetti Chiave

  • La descrizione delle rocce ignee si basa sulla struttura (olo o ipocristallina, afanitica) e include dettagli su colore e dimensioni dei fenocristalli.
  • La classificazione delle rocce sedimentarie si fa riconoscendo la composizione e mineralogia, utilizzando i caratteri fisici e chimici.
  • Le rocce sedimentarie sono classificate in base alla tessitura, distinguendo tra clastica, cristallina e biocostruita, ognuna con caratteristiche specifiche.
  • La tessitura delle rocce clastiche include granulometria e classazione, definendo il supporto clastico o di matrice.
  • Le descrizioni delle rocce si arricchiscono con dettagli su granulometria prevalente e eventuali aggiunte, come "dolomitica" o "a bioclasti".

a)

Indice

  1. Caratteristiche delle rocce afanitiche
  2. Stima dei parametri mineralogici
  3. Classificazione delle rocce sedimentarie
  4. Proprietà delle rocce carbonatiche
  5. Caratteristiche delle rocce silicee
  6. Descrizione delle rocce evaporitiche
  7. Caratteristiche delle rocce vulcanoclastiche
  8. Tessitura delle rocce sedimentarie
  9. Classificazione granulometrica delle rocce
  10. Composizione delle rocce sedimentarie
  11. Tessiture cristalline delle rocce
  12. Componenti delle rocce sedimentarie
  13. Classificazione delle rocce miste
  14. Nomenclatura delle rocce sedimentarie

Caratteristiche delle rocce afanitiche

Se la roccia è afanitica indicare il colore e le eventuali strutture.b) Se la roccia è ipocristallina (porfirica) indicare le dimensioni e l'abito dei fenocristalli e le loro relazioni con la massa di fondo.c) Se la roccia è olocristallina distinguere tra omogenea e porfirica valutando l'omogeneità, valutare la granulometria, descrivere l'abito e le relazioni reciproche tra i cristalli (euedrali ecc., in posizione interstiziale, ecc.).

Stima dei parametri mineralogici

Effettuare la stima ad occhio dei parametri Q (o F), A, P, ricalcolati al 100% e dell'abbondanza relativa di A e P sul totale dei feldspati (abbondanza del quarzo o viceversa dei feldspatoidi, abbondanza relativa dei feldspati alcalini e dei plagioclasi).

Classificare la roccia combinando il criterio relativo all'associazione mineralogica con l'indice di colore e con i caratteri tessiturali.

Esempio: roccia olocristallina, con M 55%, A

50% : granito a feldspati alcalini.

Roccia olocristallina, equigranulare, a grana grossolana. Indice di colore M

Quarzo da anedrale a subedrale (40%); feldspato alcalino (feldspato potassico),

euedrale. abito prismatico, colore rosa (50%); plagioclasi, subedrali, colore bianco

(

Granito rosa.

Roccia ipocristallina a tessitura porfirica. Massa di fondo di colore rosso-bruno. I

fenocristalli costituiscono circa il 35% della roccia, comprendendo quarzo subedrale.

vitreo e feldspati alcalini euedrali, con abito prismatico, colore bianco-giallastro. Riolite.

Classificazione delle rocce sedimentarie

Riconoscere la composizione e/o mineralogia della roccia, in modo da

inquadrarla in una delle categorie principali in cui sono suddivise le rocce sedimentarie utilizzando le proprietà fisiche e chimiche accertabili direttamente sul campione:

- rocce terrigene costituite da frammenti (clasti) di altre rocce o minerali (più frequentemente quarzo e silicati) di origine detritica;

- rocce carbonatiche costituite prevalentemente da minerali, particene, granuli o fossili cartonatici (carbonato di calcio o carbonato di calcio e magnesio: CaCO3 - calcite; MgCa(CO3)2 - dolomite); esistono rocce miste terrigeno-carbonatiche.

Proprietà delle rocce carbonatiche

Rocce composte in prevalenza da calcite (calcari) reagiscono rapidamente a

freddo con acido cloridrico (HC1) diluito al 5%, dando effervescenza. Rocce

composte prevalentemente da dolomite (dolomie) reagiscono molto blandamente

e con lentezza all'acido diluito (ma più intensamente e rapidamente se a caldo o con HC1 concentrato). La durezza dei carbonati è intermedia (strisciati su un vetro non lo scalfiscono);

Caratteristiche delle rocce silicee

- rocce silicee costituite prevalentemente da particene, granuli, minerali o fossili di natura silicea (SiO2), solitamente in forma micro- o criptocristallina. Essendo rocce solitamente fini hanno un aspetto omogeneo, spesso con colorazioni accese (rosso, verde, grigio perla, nero), lucentezza vitrea, frattura scheggiosa. Per i caratteri di durezza scalfiscono il vetro, non vengono rigate da una punta di acciaio. Termini più usati: radiolarite (roccia composta da Radiolari, microfossili marini a guscio siliceo); selce (roccia in liste o noduli derivati da ricristallizzazione secondaria di concentrazioni di radiolari ed altri microrganismi silicei entro calcari); diatomite (roccia composta da microrganismi unicellulari a

scheletro siliceo);

Descrizione delle rocce evaporitiche

- rocce evaporitiche, costituite principalmente da solfati (gesso - CaSO4·2H2O) in aggregati di minuti cristalli aciculari o in vene di cristalli fibrosi, e sali derivati da evaporazione. Il gesso è piuttosto tenero: può essere scalfito con un'unghia.

Termini più usati: gesso e anidrite (rocce costituite da solfati di calcio idrati o anidri); salgemma e silvite (rocce costituite da cloruri di sodio e potassio);

Caratteristiche delle rocce vulcanoclastiche

- rocce vulcanoclastiche, costituite principalmente da materiali di origine

vulcanica (frammenti dì lave, vetri vulcanici, ceneri, e minerali tipici delle vulcaniti);

- altre (rocce fosfatiche, ferrose, carboni, ecc.).
In frattura fresca il colore dipende dai pigmenti presenti nella roccia e può essere considerato un carattere primario: in ogni caso non si utilizza per classificare una roccia sedimentaria ma solo per descriverla. Occorre definire anche il colore acquisito in patina dì alterazione, che rappresenta un carattere secondario. La definizione dei colori è soggettiva, in particolare nelle sfumature: per tutti i casi in cui sia necessaria una

definizione univoca, obbiettiva e standardizzata (ad es. nella descrizione dei suoli) si utilizzano apposite carte di comparazione (Es. Munsell colour chart).

Tessitura delle rocce sedimentarie

Impalcatura fondamentale di una roccia sedimentaria, riferita all'aspetto

d'insieme dei materiali costitutivi (dimensioni o granulometria, morfologia e rapporti tra i componenti della roccia).

(terrigene, carbonatiche o vulcanoclastiche): si formano mediante trasporto e successiva deposizione dei clasti o particene che le costituiscono. Osservare i seguenti elementi:

Classificazione granulometrica delle rocce

Nelle rocce sedimentarie a tessitura clastica e particellare, le dimensioni dei componenti (clasti, particelle, fossili, minerali o altro) costituiscono un parametro di classificazione: le rocce vengono suddivise in classi granulometriche. La scala granulometrie a più utilizzata è quella di Udden-Wentworth.

Indica la maggiore o minore omogeneità dimensionale dei componenti del

sedimento. Molto raramente le rocce clastiche o particellari sono ben classate risultando in prevalenza costituite da una sola frazione granulometrica (es.: sabbia o ghiaia), ma sono più generalmente mal classate, costituite da un insieme di più frazioni dimensionali di cui occorre tenere conto stimando la granulometria (es. ghiaia con sabbia, o sabbia siltosa, ecc.).

Composizione delle rocce sedimentarie

Le rocce a tessitura clastica e/o particellare comprendono principalmente 4

elementi: i clasti e/o particelle, gli interstizi tra gli elementi, la matrice e il cemento. Ad un primo livello descrittivo è sufficiente accertare se i granuli sono a reciproco contatto, costituendo l'impalcatura della roccia (rocce a supporto clastico), o se sono raramente a contatto o addirittura "galleggiano" nella matrice(rocce a supporto di matrice).

La matrice è rappresentata da materiale estremamente fine (granulometria mielite, cioè da un feltro di particene carbonatiche non distinguibili ad occhio nudo o con la lente, di dimensioni

I granuli possono essere legati tra loro da un cemento costituito da sali o altri composti che precipitano sotto forma di cristalli dalle soluzioni che circolano negli interstizi, occludendoli parzialmente o totalmente. Il cemento più comune è la calcite; altri sono la silice e ossidi o idrossidi del ferro, ecc.

Tessiture cristalline delle rocce

Sono costituite da cristalli di minerali originatisi nell'ambiente di sedimentazione senza trasporto (tessiture cristalline primarie, es.: rocce evaporitiche), o per ricristallizzazione tardiva di un sedimento preesistente (tessiture cristalline secondarie, es.: dolomie). Si riconosce un feltro di cristalli di cui si devono annotare le dimensioni secondo questa scala:

grossolane: > 0.5 mm

medie : 0.5 - 0.25 mm

fini :

Quando i cristalli non si vedono con la lente la tessitura è microcristallina; quando superano i 2 mm è megacristallina.

Rocce prodotte dall'azione di organismi costruttori che ne

costituiscono l'impalcatura essenziale (generalmente si tratta di rocce carbonatiche).

Componenti delle rocce sedimentarie

I clasti possono essere frammenti di altre rocce (litici), minerali o

frammenti di minerali, fossili o frammenti di fossili (bioclasti).

Le particene possono essere fossili o frammenti di fossili

(bioclasti), aggregati di natura carbonatica, frammenti di rocce carbonatiche.

Classificazione delle rocce miste

Nei termini di-passaggio tra rocce terrigene e rocce carbonatiche (cioè nei litotipi misti terrigeno-carbonatici) possono essere rappresentati tutti i tipi di componenti precedentemente indicati.

Sono composte da minerali. I principali sono: calcite (calcari cristallini), dolomite (dolomie cristalline), gesso e sali (rocce evaporitiche).

Nomenclatura delle rocce sedimentarie

1) Se la roccia è costituita da più frazioni granulometriche, il nome indicherà la granulometria prevalente (> 50 %), con l'aggiunta di un aggettivo che indichi la presenza di un'altra classe dimensionale (es. arenaceo = contenente granuli sabbiosi; conglomeratico = contenente ciottoli). Esempio: arenaria conglomeratica (prevale la frazione sabbiosa, ma sono presenti ciottoli).

2) Nel caso delle rocce carbonatiche si aggiunge l'aggettivo dolomitica se queste risultano ricristallizzate in dolomite (es. calcarenite dolomitica).

3) Quando la presenza dì un componente è significativa (ad esempio per

l'abbondanza o perché la sua presenza modifica parzialmente la classificazione del tipo litologico) è utile segnalarlo con aggiunte del tipo: " (...) a bioclasti".

Esempio : calcilutite dolomitica a bioclasti.

4) Le semplici classificazioni riportate adottano un criterio di classificazione principalmente tessiturale. Esistono schemi di classificazione basati su altri parametri (natura dei componenti, chimismo, genesi della roccia), che non vengono trattati in questa sede.

5) Le rocce silicee, evaporitiche, vulcanoclastiche hanno nomenclature a parte: i termini più frequentemente ricorrenti sono già stati ricordati al punto 1 (litologia).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche da considerare nella descrizione delle rocce ignee?
  2. Nella descrizione delle rocce ignee, è importante riconoscere e descrivere la struttura (olo o ipocristallina, afanitica), indicare il colore e le strutture, valutare la granulometria, e descrivere l'abito e le relazioni tra i cristalli.

  3. Come si classificano le rocce sedimentarie in base alla loro composizione?
  4. Le rocce sedimentarie si classificano in base alla composizione in rocce terrigene, carbonatiche, silicee, evaporitiche, vulcanoclastiche e altre, utilizzando le proprietà fisiche e chimiche accertabili direttamente sul campione.

  5. Qual è il ruolo del colore nella descrizione delle rocce sedimentarie?
  6. Il colore in frattura fresca è considerato un carattere primario per descrivere una roccia sedimentaria, ma non viene utilizzato per la classificazione. È importante anche definire il colore acquisito in patina di alterazione.

  7. Quali sono i parametri principali per classificare le rocce a tessitura clastica e particellare?
  8. I parametri principali per classificare le rocce a tessitura clastica e particellare includono la granulometria, la classazione, e i rapporti tra i componenti come clasti, matrice e cemento.

  9. Come si riconoscono le rocce a tessitura cristallina?
  10. Le rocce a tessitura cristallina si riconoscono per la presenza di cristalli di minerali originatisi nell'ambiente di sedimentazione o per ricristallizzazione tardiva, annotando le dimensioni dei cristalli secondo una scala specifica.

Domande e risposte