federico.briatico
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Concetti Chiave

  • I terremoti sono causati da vibrazioni improvvise della crosta terrestre dovute al movimento o alla rottura di grandi masse rocciose.
  • La litosfera, composta da placche in continuo movimento, si muove grazie ai moti convettivi dell'astenosfera sottostante.
  • Le placche possono avere movimenti convergenti, divergenti o trasformi, influenzando la formazione e la distruzione della crosta terrestre.
  • Le faglie, create da forze distensive, di taglio o compressive, sono punti di dislocazione dei blocchi rocciosi lungo piani di scorrimento.
  • L'energia sprigionata durante un terremoto è misurata in magnitudo con la scala Richter e valutata in intensità con la scala Mercalli.

Terremoti nel mondo

Il termine terremoto deriva dal latino “terrae motus”, cioè movimento della terra.
i terremoti, infatti, sono vibrazioni improvvise della crosta terrestre causati da energia che si sprigiona in seguito alla rottura in profondità di grandi masse rocciose o a loro movimenti.

La litosfera

La litosfera è la parte più esterna del nostro pianeta ed è costituita da diverse parti che prendono il nome di placche che sono in continuo movimento l'una rispetto all'altra.
Queste placche si muovono a causa dei moti convettivi del materiale che costituisce l'astenosfera, sottostante alla litosfera, caratterizzato da maggiore densità e per la maggior parte ad uno stato liquido.

Le placche

Le placche possono compiere movimenti diversi tra di loro, ne distinguiamo tre in particolare: convergenti, divergenti e trasformi.
- i margini convergenti sono caratterizzati da due placche che vanno una verso l'altra.
- i margini convergenti sono caratterizzati da due placche che si allontanano l'una dall'altra.
- i margini trasformi sono caratterizzati da Due placche scivolano l’una a fianco dell’altra senza allontanarsi né avvicinarsi, quindi la crosta non si forma né si distrugge.

Le rocce

Le rocce sono materiali che, sottoposti a una forza, si comportano in modo molto diverso a seconda di come essa agisce e in relazione ad altre importanti variabili.
Se le rocce vengono sottoposte ad una forza che si prolunga nel tempo tende a deformarsi plasticamente, formando sistemi di pieghe chiamate sinclinali e anticlinali. Mentre se la forza agisce rapidamente la roccia raggiunge un limite chiamato limite di rottura. Una volta raggiunto questo limite le rocce si spezzano, formando sistemi di faglie.

Le faglie

Le faglie sono successioni di blocchi rocciosi dislocati l'uno rispetto all'altro lungo superfici di scorrimento dette piani di faglia.
Ci sono tre tipi differenti di faglie.
-faglie dirette: si formano quando vi sono forze distensive che provocano lo scivolamento di un blocco verso il basso rispetto all'altro lungo piani di scorrimento ripidi
-faglie trasformi: si formano quando agiscono forze di taglio e quindi i due blocchi scorrono l'uno accanto all'altro in direzioni opposte.
-faglie inverse: si formano quando agiscono forze compressive che provocano il sovrapporsi di un blocco rispetto all'altro.

I terremoti

quando si forma una faglia, tutta l'energia elastica che le rocce avevano accumulato viene sprigionata sotto forma di vibrazioni che scuotono la superficie terrestre.
I terremoti avvengono più o meno nelle stesse zone perché dopo un terremoto le placche continuano a muoversi accumulando altro stress che poi verrà sprigionato.

Teoria del rimbalzo elastico

Durante le esplosioni vulcaniche avvengono spesso terremoti chiamati terremoti vulcanici

Ipocentro e epicentro

Con ipocentro si intende un punto di debolezza nel sottosuolo a partire dal quale il movimento improvviso dei due ammassi rocciosi si propaga lungo il piano di faglia.
Con epicentro, invece, si intende la proiezione verticale dell'ipocentro sulla superficie terrestre.
La profondità dell'ipocentro varia a seconda del tipo di margine.
si possono avere ipocentri superficiali, superficiali intermedi e profondi.

Le onde sismiche

Dall'ipocentro partono vibrazioni chiamate onde sismiche, che viaggiano in tutte le direzioni fino ad arrivare sulla superficie Onde di volume.
Una volta arrivate a destinazione prendono il nome di onde superficiali che si propagano solamente lungo la superficie terrestre.
Le onde di volume si classificano in due modi: primarie (più veloci) e secondarie (più lente).
Le onde di superficie invece vengono suddivise in: onde di rayleigh (simili alle onde del mare) e onde di love (zig-zag).

Magnitudo e intensità

La magnitudo è una misura dell'energia sprigionata da un terremoto.
Ci sono due diverse scale per misurarla:
-la scala Richter: è una scala logaritmica che può andare da 0 a...
Il valore massimo raggiunto è stato in Cile le 1960 con 9,5.
-la scala Mercalli: che va in base ai danni prodotti dal terremoto.

Curiosità

-la causa principale di morti in un terremoto è il crollo delle costruzioni.
-non ci sono prove per provare che gli animali sentano l'arrivo di un terremoto, ma molti animali si comportano in modo strano e molti si spostano nella speranza di trovare un posto sicuro.
-le condizioni meteorologiche no influenzano l'arrivo di un terremoto.
- molti terremoti solo le cause di maremoti e tsuna

Domande da interrogazione

  1. Che cosa causa i terremoti?
  2. I terremoti sono causati da vibrazioni improvvise della crosta terrestre dovute all'energia sprigionata dalla rottura o dal movimento di grandi masse rocciose in profondità.

  3. Quali sono i tipi di movimenti delle placche?
  4. Le placche possono muoversi in tre modi: convergenti (verso l'una l'altra), divergenti (allontanandosi l'una dall'altra) e trasformi (scivolando l'una accanto all'altra).

  5. Come si formano le faglie?
  6. Le faglie si formano quando le rocce raggiungono il limite di rottura a causa di forze distensive, di taglio o compressive, creando piani di scorrimento lungo i quali i blocchi rocciosi si dislocano.

  7. Qual è la differenza tra ipocentro ed epicentro?
  8. L'ipocentro è il punto di debolezza nel sottosuolo da cui parte il movimento sismico, mentre l'epicentro è la proiezione verticale dell'ipocentro sulla superficie terrestre.

  9. Come si misura la magnitudo di un terremoto?
  10. La magnitudo di un terremoto si misura con la scala Richter, che è logaritmica, o con la scala Mercalli, che si basa sui danni prodotti dal terremoto.

Domande e risposte