Concetti Chiave
- I fenomeni sismici includono terremoti e maremoti, legati all'azione delle forze tettoniche e alle deformazioni delle rocce, spiegati dalla teoria del rimbalzo elastico.
- Le onde sismiche si dividono in onde P (primarie), S (secondarie) e L (superficiali), ciascuna con modalità di propagazione e velocità differenti, influenzate dai materiali attraversati.
- L'epicentro di un terremoto è determinato confrontando i tempi di arrivo delle onde P e S da almeno tre stazioni sismiche, utilizzando curve dromocrone per localizzare il punto esatto.
- La previsione dei terremoti può essere deterministica, basata su fenomeni premonitori come la variazione delle onde P, o statistica, valutando probabilità e periodicità di eventi simili.
- La discontinuità di Mohorovičić, tra crosta e mantello terrestre, evidenzia differenze di densità che influenzano la velocità delle onde sismiche, aiutando a capire la struttura interna della Terra.
Insieme di terremoti e maremoti (tsunami)
♣ Terremoti: manifestazioni superficiali dell’azione delle forze tettoniche, che si sviluppano all’interno della crosta. Movimenti faglie + vibrazione del terreno
Porzione rigida--> litosfera, insieme di rocce e minerali. Importanti in quanto l’uomo ci vive
Cava--> si estraggono materiali comuni
Miniera--> materiali rari
Calamità naturali--> disastri che possono danneggiare l’uomo
Vulcani legati al materiale magmatico che risaliva dalla camera magmatica fino all’esterno
Indice
Teoria del rimbalzo elastico
I fenomeni sismici sono legati ai vulcani e si basano sulle deformazioni delle rocce.
Le deformazioni sono la manifestazione dell’elasticità della roccia, che può cambiare in maniera rigida o plastica
I fenomeni sismici sono spiegati dalla teoria del rimbalzo elastico
La roccia è in grado di sopportare le forze, soprattutto dovute alle pressioni, che agiscono sui blocchi rocciosi, infatti vengono intesi come corpi elastici, siccome vengono deformate. Una volta accumulato un limite di energia (limite di elasticità) la roccia si frattura, liberando energia sotto forma di calore e onde sismiche; si genera una faglia. Le onde sismiche sono l’energia che si propaga come onde magnetiche. La teoria spiega inoltre perché si ripetono sempre negli stessi luoghi e il tempo necessario per ritornare al punto limite
♣ Ipocentro --> Punto in profondità dove si verifica la rottura
♣ Epicentro --> Proiezione dell’ipocentro sulla superficie terrestre. Dove la forza è maggiore
Onde: due tipi + uno
Si propagano vibrazioni dall’ipocentro in tutte le direzioni e con fronti d’onda sferici
1) Onde P (rimarie), onde longitudinali e di compressione (modalità con cui si propagano) (martellando)
L’oscillazione delle particelle è la stessa della propagazione dell’onda
Attraversano tutti i tipi di materiali. Nei solidi sono più veloci, nei liquidi sono più lente;
La loro velocità dipende da stato fisico, tipo e densità del materiale
2) Onde S (econdarie), onde di taglio/trasversali: le particelle si spostano perpendicolarmente alla direzione di propagazione
Non si propagano nei fluidi, e nei solidi sono più lente rispetto alle onde P
*Le onde, nel passaggio da un materiale all’altro, possono essere rifratte o riflesse
3) Onde L (superficiali), sono entrambe le onde nel momento in cui raggiungono la superficie, partono dall’epicentro. Sono le onde P ed S sommate e portano distruzione e provocano i danni visibili. La loro propagazione è simile a quella di un sasso gettato nel lago
♣ Onde Rayleigh: sono longitudinali e generano movimenti ellittici (Onde P)
♣ Onde Love: movimenti trasversali, perpendicolari e superficiali alla direzione di propagazione (Onde Q)
Strumenti di misurazione sismica
Sismografo: registra su un tabulato cartaceo attraverso un pennino che pende (ha movimenti coerenti con quelli della terra); rileva le onde in superficie
Scala MCS (Mercalli)--> misura l’intensità in base ai danni su persone e cose, scala non scientifica
12 Gradi. Indirettamente tiene conto della zona in cui si verifica il terremoto. Es. zona storica con edifici deboli; il grado viene definito da un questionario oppure utilizzano la scala Richter
È molto variabile: dipende dai come sono costruiti gli edifici
Scala Richter--> scala logaritmica decimale del rapporto fra la magnitudine (A) ed una standard (A0). La crescita dei valori comporta danni molto differenti
La magnitudine è una grandezza direttamente proporzionale all’energia liberata
Stazioni sismologiche: molto importanti in cui ci sono strumenti monitorare eventuali tendenze anomale
Isosisme: linee chiuse di uguale intensità, mai a forma di cerchio: significherebbe, che il terreno è omogeneo
R = p V E --> rischio vulcanico
Pericolosità, Vulnerabilità, Esposizione
Rischio sismico --> P V C
♣ P: Pericolosità, probabilità, che si verifichi un evento
♣ V: Quanto un terreno sia in grado di sostenere una scossa
♣ C: Danni economici (vite umane e ricostruzione dei luoghi)
Determinazione dell'epicentro
Si guarda il tempo di ritardo fra onde P e onde S rilevato dal sismogramma
Il dato si confronta con le curve dromocrone
Particolari curve con:
♣ Ascisse i kilometri dall’epicentro
♣ In ordinata il tempo
Data una distanza su X, la distanza verticale fra curva P e S = tempo fra l’arrivo delle onde
Si incrociano allora i dati provenienti da tre stazioni in modo da determinare con precisione la località dell’epicentro, i tre cerchi si incontrano in un punto, che sarà l’epicentro. (foto in basso)
Se fosse solo uno sarebbe difficile: sarei a conoscenza solamente dell’aria di un cerchio. È importante per localizzare le zone più in pericolo
Previsione dei terremoti
1) Deterministica:
Previsione in grado di collocare con precisione il fenomeno nello spazio e nel tempo
Fenomeno premonitori: modificazione di alcuni parametri fisici --> nelle rocce, prima della rottura, si creano microfratture e spazi vuoti
I vuoti si possono riempire d’acqua --> diminuisce la coesione
L’indebolimento della crosta terrestre è spiegato da una teoria detta “della dilatazione”
Fenomeni premonitori dei terremoti
Fenomeni premonitori:
♣ Diminuzione della velocità di propagazione delle onde P
♣ Variazione del livello delle falde acquifere
♣ Aumento dell’emissione dei gas dal sottosuolo dovuto alle fratture
♣ Diminuzione resistività elettrica delle rocce (attitudine di un materiale nell’opporre resistenza al passaggio di cariche elettriche)
2) Statistica:
Insieme dei metodi di studio di fenomeni variabili e valutano moltissimi casi
Scopo: valutare la probabilità, che avvenga in un certo tempo, un evento potenzialmente distruttivo
Alla base di questi studi vi è la periodicità. Si parte dall’individuare delle strutture tettoniche.
Discernendo quelle attive basandosi su dati/documenti storici e formulando ipotesi
Aquila (2009)
300 morti
28 secondi di scosse provocato da uno sciame sismico
L’evacuazione non venne ritenuta dispensabile
Prevenzione --> vincoli edilizi, edifici con criteri antisismici, soccorsi a priori, studi geologici dettagliati (microzonazione sismica). Isolatori sismici
Struttura interna della Terra
♣ All’interno della Terra:
Dall’ipocentro le onde sismiche si propagano in tutte le direzioni
Quando incontrano una superficie di discontinuità subiscono riflessioni o rifrazioni
Il raggio incidente incontrando la superficie discontinua origina:
¬ Un raggio riflesso (torna in superficie)
¬ Un raggio rifratto (entra in profondità)
Se aumenta la densità (aumenta) la velocità il raggio rifratto tenderà ad avvicinarsi alla superficie discontinua, si appiattisce. Siccome la densità aumenta in profondità si raggi tenderanno a riemergere seguendo una curva concava verso l’alto. (il sismografo riceve sia onde dirette, che rifratte/riflesse)
Superfici di discontinuità
Le superfici di discontinuità sono involucri sferici individuabili grazie ai fenomeni di rifrazioni e riflessioni
Le onde sismiche, che colpiscono le superfici variano la propria velocità e deviano la loro traiettoria
Strato superficiale: crosta terrestre --> le onde sismiche viaggiano lentamente
Strato profondo: mantello --> le onde viaggiano veloci (densità alta)
La superficie di discontinuità tra i due strati è detta: Moho
L’esistenza di materiale liquido (meno denso) all’interno della Terra fu spiegato dal rallentamento delle onde P e dalla scomparsa delle onde S
Discontinuità di Gutenberg: mantello-nucleo, separa stato solido dall’liquido
Discontinuità di Lehmann: nucleo esterno- nucleo interno.
Il nucleo interno è solido: vennero registrati fenomeni di riflessione e rifrazione delle onde P dovuti al passaggio di materiale più denso ed elastico
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali tipi di onde sismiche e come si differenziano?
- Come si determina l'epicentro di un terremoto?
- È possibile prevedere i terremoti?
- Quali misure di prevenzione possono essere adottate per difendersi dai terremoti?
- Cosa rappresenta la discontinuità di Mohorovicic e quali sono le sue implicazioni?
Le onde sismiche principali sono le onde P (primarie), onde S (secondarie) e onde L (superficiali). Le onde P sono longitudinali e attraversano tutti i materiali, mentre le onde S sono trasversali e non si propagano nei fluidi. Le onde L sono una combinazione di onde P ed S e causano i danni visibili sulla superficie.
L'epicentro si determina analizzando il tempo di ritardo tra le onde P e S su un sismogramma e confrontando questi dati con le curve dromocrone. Incrociando i dati di tre stazioni sismiche, si può localizzare con precisione l'epicentro.
La previsione dei terremoti può essere deterministica, basata su fenomeni premonitori come microfratture e variazioni fisiche, o statistica, che valuta la probabilità di eventi distruttivi basandosi su dati storici e periodicità.
Le misure di prevenzione includono vincoli edilizi, costruzione di edifici antisismici, soccorsi preventivi e studi geologici dettagliati come la microzonazione sismica. L'uso di isolatori sismici è anche importante.
La discontinuità di Mohorovicic, o Moho, è la superficie tra la crosta terrestre e il mantello, dove le onde sismiche accelerano a causa dell'aumento di densità. Essa indica la transizione tra materiali meno densi e più densi all'interno della Terra.