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Sintesi
Vulcani: Curiosità e Testimonianze


Le grandissime spaccature che attraversano la crosta terrestre sono all’origine di terremoti, vulcani e tsunami. Quando le placche terrestri si muovono su un magma incandescente che si trova all’interno del nostro pianeta si scontrano tra loro provocando terremoti e tsunami e , proprio all’interno delle spaccature, tra una placca e l’altra, si creano i vulcani. La maggior parte dell’attività vulcanica si svolge sotto il livello del mare, a grandi profondità proprio dove, alcuni scienziati, pensano che la vita possa aver avuto origine.
Nel parco Nazionale dei vulcani dell’isola di Hawaii si possono visitare una serie di vulcani in attività, dai quali sono evidenti le colonne di gas e nebbie acide. L’isola di Hawaii è un’enorme vulcano che emerge dalle profondità marine, è perfino più alta e larga dell’Everest e continua ad espandersi a grossi blocchi di roccia plasmata dalla lava rinnovando di continuo la terra. I vulcani sono parte della coltura locale, considerati antro di Lucifero, dimora di dei, basti pensare alla dea Pele, dea del vulcano e alla lava, forza distruttrice.

I vulcani possono essere considerati come una valvole di sfogo per la Terra, il calore passa dall’interno verso l’esterno diminuendo l’elevata pressione. Negli anni ’60 fu elaborata la teoria della tettonica delle placche. Prima era difficile intraprendere studi precisi perché la maggior parte della superficie terrestre è sommersa ed era impossibile poterla studiare. Si scoprirono così le varie placche che compongono la superficie della Terra, quando queste si scontrano le une contro le altre danno origine ai terremoti, se slittano danno origine alle faglie, enormi spaccature delle placche, come quella di San Andreas. La subduzione, invece, si verifica quando una zolla, di solito quella oceanica, sotto scorre ad un’altra (continentale); si parla di fosse abissali, come quella del Pacifico, quando due zolle si allontanano creando tra loro uno spazio.
Il vulcano più attivo del mondo è il Kilauea nell’arcipelago delle Hawaii, oggetto di studio di molti geologi e scienziati da tutto il mondo. Qui il magma si muove in cunicoli sotterranei, tubi lavici, ed emerge solo vicino al mare dove, raffreddandosi e solidificandosi crea nuova terra. Grazie alle osservazioni della lava attraverso i lucernari ne , i geologi, calcolano il volume e la velocità e e cercano di capire se l’eruzione sta rallentando o accelerando. Queste postazioni sono molto pericolose perché il terreno è poco stabile e dal terreno escono sbuffi di vapore bollente. Tutto questo calore arriva dall’interno della terra. In origine, infatti, gli scienziati pensano che i pianeti siano stati creati dalla condensazione di una nube cosmica nella quale in calore è stato formato dalla collisione di particelle, ma il calore deve trovare una via d’uscita che avviene in corrispondenza di tutti i vulcani della Terra.
La potenza di un vulcano è quindi enorme e lo testimonia la gente di Kalapana, un paese Hawaiano, che è stato letteralmente sommerso dalla lava a causa di una eruzione. La popolazione del posto aspetta che il vulcano si calmi per ricostruire le proprie abitazioni.
Molti sono gli appassionati che passano la loro vita ad osservare i vulcani. Ci sono fotografi, scienziati e scalatori che sono stati affascinati di fiumi di lava, i gas e la forza dei vulcani.
A Pompei, sono stati ritrovati sotto tre metri di cenere i corpi di donne, uomini e bambini, morti durante l’eruzione del Vesuvio del 79 D.C. nella quale i morti furono 16.000 a causa della cenere infuocata e dei gas tossici. Vicino alle sue pendici si erge la città di Napoli, e non è un caso, infatti, molti vulcani fanno da sfondo alla vita quotidiana.
In prossimità dei vulcani ci sono sempre scienziati che cercano di prevedere nuove eruzioni per evitare danni e lanciare l’allarme, studiando dal punto di vista geo-chimico gas e acque di laghi vulcanici.

Nel vulcano di White Island, i sismografi riescono a registrare gli spostamenti del magma, e possono, così, tenere sotto controllo l’attività di tutto il vulcano.
Sfruttando il calore della terra si ricava l’energia geotermica. Gli scienziati hanno pensato di sfruttare il calore dei vulcani per produrre energia, ultimamente si è presentato un progetto che prevede di sfruttare l’energia di un vulcano sottomarino nella parte settentrionale dell’Italia, ma i costi sono tanti come, d'altronde, lo sono anche i rischi.
Estratto del documento

Le grandissime spaccature che

attraversano la crosta terrestre

sono all’origine di terremoti,

vulcani e tsunami. Quando le placche terrestri si muovono

su un magma incandescente che si trova all’interno del

nostro pianeta si scontrano tra loro provocando terremoti e

tsunami e , proprio all’interno delle spaccature, tra una

placca e l’altra, si creano i vulcani. La maggior parte

dell’attività vulcanica si svolge sotto il livello del mare, a

grandi profondità proprio dove, alcuni scienziati, pensano

che la vita possa aver avuto origine.

Nel parco Nazionale dei vulcani dell’isola di Hawaii si

possono visitare una serie di vulcani in attività, dai quali

sono evidenti le colonne di gas e nebbie acide. L’isola di

Hawaii è un’enorme vulcano

che emerge dalle profondità

marine, è perfino più alta e

larga dell’Everest e continua

ad espandersi a grossi

blocchi di roccia plasmata

dalla lava rinnovando di

continuo la terra. I vulcani

sono parte della coltura

locale, considerati antro di Lucifero, dimora di dei, basti

pensare alla dea Pele, dea del vulcano e alla lava, forza

distruttrice e creatrice.

Il vulcani possono essere considerati come una valvole di

sfogo per la Terra, il calore passa dall’interno verso

l’esterno diminuendo l’elevata pressione. Negli anni ’60 fu

elaborata la teoria della tettonica delle placche. Prima era

difficile intraprendere studi precisi perché la maggior parte

della superficie terrestre è sommersa ed era impossibile

poterla studiare. Si scoprirono così le varie placche che

compongono la superficie della Terra, quando queste si

scontrano le une contro le altre danno origine ai terremoti,

se slittano danno origine alle faglie, enormi spaccature

delle placche, come quella di San Andreas. La subduzione,

invece, si verifica quando una zolla, di solito quella

oceanica, sotto scorre ad un’altra (continentale); si parla di

fosse abissali, come quella del Pacifico, quando due zolle si

allontanano creando tra loro uno spazio.

Il vulcano più attivo del mondo è il Kilauea nell’arcipelago

delle Hawaii, oggetto di studio di molti geologi e scienziati

da tutto il mondo. Qui il magma si muove in cunicoli

sotterranei, tubi lavici, ed emerge solo vicino al mare dove,

raffreddandosi e solidificandosi crea nuova terra. Grazie

alle osservazioni della lava

attraverso i lucernari ne , i

geologi, calcolano il

volume e la velocità e e

cercano di capire se

l’eruzione sta rallentando

o accelerando. Queste

postazioni sono molto

pericolose perché il

terreno è poco stabile e

dal terreno escono sbuffi di vapore bollente. Tutto questo

calore arriva dall’interno della terra. In origine, infatti, gli

scienziati pensano che i pianeti siano stati creati dalla

condensazione di una nube cosmica nella quale in calore è

stato formato dalla collisione di particelle, ma il calore

deve trovare una via d’uscita che avviene in

corrispondenza di tutti i vulcani della Terra.

La potenza di un vulcano è quindi enorme e lo testimonia la

gente di Kalapana, un paese Hawaiano, che è stato

letteralmente sommerso dalla lava a causa di una eruzione.

La popolazione del posto aspetta che il vulcano si calmi per

ricostruire le proprie abitazioni.

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