Concetti Chiave
- Harry Hess proposed in 1962 that seafloor spreading was the cause of continental drift, driven by mantle convection currents.
- New oceanic lithosphere forms at ocean ridges through upwelling of partially melted mantle material, filling spaces created by extensional forces.
- Continents passively drift, carried by the astenosphere like luggage on a conveyor belt, contradicting the idea of Earth's expansion.
- Older crust is recycled into the astenosphere at oceanic trenches, preventing Earth's expansion despite the formation of new lithosphere.
- The theory was supported by evidence such as magnetic anomalies, transform faults, and precise dating of ocean sediments.
Ipotesi di Harry Hess
Nel 1962 il professor Harry Hess dell'Università di Princeton (USA) ipotizzò che la deriva continentale avvenisse a causa dell'espansione dei fondali oceanici e pensò alle "correnti convettive" del mantello com'è possibile motore dell'espansione. Secondo Hess la presenza di materiale caldo in risalita al di sotto delle dorsali oceaniche provocherebbero la formazione di 'nuova litosfera oceanica' mediante apporti di materiale fuso derivante, appunto, dalla fusione parziale del mantello. Il nuovo materiale occuperebbe gli spazi che si formano lungo l'asse delle dorsali a causa degli sforzi distensivi che i rami ascendenti e laterali delle correnti convettive inducono sulla litosfera sovrastante.
Ruolo passivo dei continenti
I continenti avrebbero così un ruolo passivo nei loro spostamenti , in quanto trasportati dall'astenosfera come valigie ancorate su un nastro trasportatore. Un'ipotesi del genere farebbe subito pensare a una Terra in espansione , ma Hess suppose che man mano che la nuova litosfera veniva a formarsi, la crosta più vecchia venisse riassorbita all'interno dell'astenosfera in prossimità delle fosse oceaniche, le strutture più profonde riconosciute sui fondali.
Prove sperimentali e scoperte
Queste idee vennero formulate nel momento di massimo impegno nello studio "sul campo" dei fondali oceanici e vennero supportate in seguito da prove sperimentali incontestabili e molto importanti: la scoperta di anomalie magnetiche sui fondali oceanici, l'identificazione di zone di frattura perpendicolari all'asse delle dorsali (faglie trasformi) e la datazione dei sedimenti oceanici che portò a definire esattamente l'età.