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1. Colleghiamo opportunamente l'alimentatore per fornire la tensione di alimentazione +V di 12 V, il
generatore di funzione (esclusivamente ai morsetti d'ingresso dell'amplificatore) e l'oscilloscopio per
misurare il segnale d'ingresso e quello d'uscita, si procede applicando in ingresso un segale con i valori
riportati in tabella, misuriamo il corrispondente segnale di uscita e calcoliamo il guadagno. La frequenza di
lavoro la scegliamo in centro banda (Intervallo di frequenza intermedia, variabile da caso a caso) pari ad
un valore di 30 KHz. Abbiamo in seguito osservato la variazione dei valori di Vu commentando a dovere i
risultati ottenuti.
2. Abbiamo scelto un valore di Vi= 11 mV come costante per l'intero esercizio e proseguito la seconda fase
della prova in questo modo: misurando quanto vale il valore massimo in centro banda di Vu e Av, (ad una
frequenza stimata sui 30 KHz); abbiamo notato ed evidenziato (come si nota in tabella) le due frequenze
di taglio (fti ed fts); quindi rilevato altri 20 valori scelti opportunamente in coerenza con le due frequenze
di taglio; la prova si è conclusa con la creazione della curva di risposta in frequenza e una opportuna
conclusione.
Tabella dei valori misurati, dei valori calcolati con grafico
• Risposta in ampiezza (Cb= 30 KHz)
• Risposta in frequenza (Vi= 11 mV)
• Istogramma
o A circa 300 Hz abbiamo la prima frequenza di taglio (fi)
o A circa 200000 Hz abbiamo la seconda frequenza di taglio (fs)
o Da 350 Hz a 280000 Hz abbiamo la banda passante
o Da 1500 Hz a 50000 Hz abbiamo il centro banda
*La curva di risposta in frequenza su carta logaritmica è fornita in (allegato #1) alla relazione.
Formule usate e calcoli eseguiti
Guadagno:
Av= Vu/Vi
• Av, Guadagno [Adimensionale]
• Vu, Tensione in uscita [V]
• Vi, Tensione in ingresso [V]
Frequenza di taglio:
ft= Av*0,7
• ft, Frequenza di taglio [Hz], serve per calcolare fi ed fs
• Av, Guadagno [Adimensionale]
Conclusione, commento e analisi ottenuta
Nello studio in frequenza degli amplificatori; la grandezza che generalmente interessa di più è il guadagno, che,
considerato in condizione di regime, prende notoriamente il nome di funzione di risposta armonica e si indica
generalmente con la notazione "Av".
In particolare, interessa soprattutto l'andamento in frequenza del modulo della risposta armonica, mentre quello
della fase, almeno per la maggior parte delle applicazioni, ha scarsa rilevanza ai fini dell'utilizzatore. Per un
amplificatore, l'andamento del modulo del guadagno al variare della frequenza risulta, in genere, del tipo
seguente:
• Centro banda, è l'intervallo delle
frequenze che determinano il
guadagno massimo.
• Banda passante, è l'intervallo
delle frequenze che determinano
comunque un guadagno
superiore BW= fs-fi quindi con
una tolleranza di circa 30%
In questo diagramma, le ordinate riportano la quantità Av(guadagno) e le ascisse la pulsazione f(frequenza). Viene
definito guadagno il rapporto tra la tensione in uscita e la tensione in ingresso quindi: quante volte il segnale
d'ingresso viene aumentato in ampiezza dall'amplificatore.
Alle basse frequenze la causa delle perdite di guadagno sono i condensatori di accoppiamento Cin e Cout inseriti per
bloccare la corrente continua ma che inevitabilmente oppongono una forte reattanza alle frequenze più basse.
Alle alte frequenze, invece, la causa di della perdita di guadagno, va ricercata all'interno nella struttura stessa del
transistor in particolare nelle sue due giunzioni "PN" che nella zona di svuotamento si comportano come due
piccolissime capacità parassite, queste capacità parassite si comportano nei confronti del segnale come due
condensatori posti in parallelo all'ingresso e all'uscita dell'amplificatore, l'effetto di questi due condensatori è
quello di scaricare a massa il segnale ad alta frequenza o parte di esso.
Nella relazione è presente anche un'istogramma, che mostra come ricavare le due frequenze di taglio senza
calcolare il guadagno. Questo perché la Vi è costante.
Nella curva di risposta in frequenza sono risultati furi:
• fti= 400 Hz
• fts= 200000 Hz
Per la corretta visualizzazione della prova, si consiglia di scaricare il file .pdf
ISTITUTO TECNICO AERONAUTICO STATALE
“Francesco Baracca” Forlì
Laboratorio di elettrotecnica, elettronica, automazione.
E
Matteo D'Ettorre Lunedì 4 Prova 6
09/03/2015
TITOLO ESPERIENZA DI LABORATORIO
Studio sperimentale di un pre-amplificatore per piccoli segnali.
SCOPO DELLA PROVA DI LABORATORIO
1. Nella prima fase della prova, si vogliono rilevare le condizioni di linearità nei confronti dell'ampiezza del
segnale d'ingresso. Vogliamo stabilire il range del segnale d'ingresso per il quale il dispositivo non entra in
saturazione cioè non introduce una distorsione del segnale di uscita. Per un corretto sviluppo della prova
dobbiamo trovare il range della Vin, evitando di tagliare la forma d'onda.
2. Nella seconda fase invece, studiamo il comportamento dell'amplificatore in frequenza, cioè come varia Av
in funzione della frequenza. Dobbiamo quindi "evidenziare" le due frequenze di taglio.
INTRODUZIONE TEORICA
Il pre-amplificatore amplifica piccoli segnali, presentando un comportamento più complesso, che si può
assimilare a quello di un filtro: in pratica non tutte le frequenze del segnale di ingresso vengono trattate
allo stesso modo. Si ha cioè un intervallo di frequenze, detto banda passante dell'amplificatore
(passband), all'interno del quale l'amplificazione si mantiene pressoché costante e dunque il
comportamento dell'amplificatore è praticamente ideale. Al di fuori della banda passante invece,
l'amplificazione degrada più o meno rapidamente; addirittura, per frequenze molto basse o molto elevate,
può accadere che l'amplificatore smetta di amplificare e introduca anzi un'attenuazione sul segnale!
SCHEMA CIRCUITALE
Vcc o +V= 12V
Vi o Vin= Segnale d'ingresso
Vu o Vout= segnale di uscita
ELENCO STRUMENTI E MATERIALI USATI
Generatore di funzione, Tti-TG315. (frequenza massima 3 MHz)
Oscilloscopio, GW INSTEK 1052-U. (frequenza massima 30 MHz)
Alimentatore stabilizzato.
Transistor BC107
Cavi coassiali BNC.
SVOLGIMENTO DELLA MISURA, DESCRIVENDO LA PROVA PRATICA
1. Colleghiamo opportunamente l'alimentatore per fornire la tensione di alimentazione +V di 12 V, il
generatore di funzione (esclusivamente ai morsetti d'ingresso dell'amplificatore) e l'oscilloscopio per
misurare il segnale d'ingresso e quello d'uscita, si procede applicando in ingresso un segale con i valori
riportati in tabella, misuriamo il corrispondente segnale di uscita e calcoliamo il guadagno. La frequenza di
lavoro la scegliamo in centro banda (Intervallo di frequenza intermedia, variabile da caso a caso) pari ad
un valore di 30 KHz. Abbiamo in seguito osservato la variazione dei valori di Vu commentando a dovere i
risultati ottenuti.
2. Abbiamo scelto un valore di Vi= 11 mV come costante per l'intero esercizio e proseguito la seconda fase
della prova in questo modo: misurando quanto vale il valore massimo in centro banda di Vu e Av, (ad una
frequenza stimata sui 30 KHz); abbiamo notato ed evidenziato (come si nota in tabella) le due frequenze
di taglio (fti ed fts); quindi rilevato altri 20 valori scelti opportunamente in coerenza con le due frequenze
di taglio; la prova si è conclusa con la creazione della curva di risposta in frequenza e una opportuna
conclusione.
TABELLA DEI VALORI MISURATI, DEI VALORI CALCOLATI CON GRAFICO
Risposta in ampiezza (Cb= 30 KHz)
Risposta in frequenza (Vi= 11 mV)
Istogramma
o A circa 300 Hz abbiamo la prima frequenza di taglio (fi)
o A circa 200000 Hz abbiamo la seconda frequenza di taglio (fs)
o Da 350 Hz a 280000 Hz abbiamo la banda passante
o Da 1500 Hz a 50000 Hz abbiamo il centro banda
*La curva di risposta in frequenza su carta logaritmica è fornita in (allegato #1) alla relazione.
FORMULE USATE E CALCOLI ESEGUITI
Guadagno:
Av= Vu/Vi
Av, Guadagno [Adimensionale]
Vu, Tensione in uscita [V]
Vi, Tensione in ingresso [V]
Frequenza di taglio:
ft= Av*0,7
ft, Frequenza di taglio [Hz], serve per calcolare fi ed fs
Av, Guadagno [Adimensionale]
CONCLUSIONE, COMMENTO E ANALISI OTTENUTA
Nello studio in frequenza degli amplificatori; la grandezza che generalmente interessa di più è il guadagno, che,
considerato in condizione di regime, prende notoriamente il nome di funzione di risposta armonica e si indica
generalmente con la notazione "Av".
In particolare, interessa soprattutto l'andamento in frequenza del modulo della risposta armonica, mentre quello
della fase, almeno per la maggior parte delle applicazioni, ha scarsa rilevanza ai fini dell'utilizzatore. Per un
amplificatore, l'andamento del modulo del guadagno al variare della frequenza risulta, in genere, del tipo
seguente: Centro banda, è l'intervallo delle
frequenze che determinano il
guadagno massimo.
Banda passante, è l'intervallo
delle frequenze che determinano
comunque un guadagno
superiore BW= fs-fi quindi con
una tolleranza di circa 30%