Concetti Chiave
- Gli alimentatori non stabilizzati trasformano la tensione alternata in tensione continua attraverso un processo di raddrizzamento e filtraggio.
- Il circuito di un alimentatore non stabilizzato include quattro blocchi principali: trasformatore, circuito di raddrizzamento, filtro e carico.
- La tensione di uscita può variare in base alla corrente assorbita dal carico, influenzata dalla resistenza di uscita o dalla caratteristica di regolazione.
- Il fattore di ripple o ondulazione è un parametro chiave, espresso come rapporto tra il valore efficace della tensione di ondulazione e il valore medio della tensione d'uscita.
- Altri aspetti importanti includono il tipo di filtro e circuito raddrizzatore utilizzato, oltre alle specifiche di tensione e potenza del trasformatore.
Possiamo distinguere due tipi di alimentatori quelli stabilizzati e quelli non stabilizzati.
Qui sotto è rappresentato uno schema a blocchi di un alimentatore non stabilizzato:

il circuito è formato da 4 blocchi; la tensione di rete è applicata al trasformatore{primo blocco} che, trasforma la tensione in maniera da alimentare il circuito di raddrizzamento{secondo blocco}; il circuito di raddrizzamento ha il compito di raddrizzare il flusso altenato della corrente, esso è seguito da un filtro{terzo blocco}; che viene utilizzato per rendere costante la tensione pulsante la tensione che gli arriva dal circuito di raddrizzamento infine l'ultimo blocco è rapprensentato dal carico.
La dissipazione di potenza nell'alimentatore può essere rilevante; è quindi necessario l'uso di dissipatori (heat sink).
Le caratteristiche più significative di un alimentatore non stabilizzati sono: