KingDragonMan
Ominide
2 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Gli alimentatori non stabilizzati trasformano la tensione alternata in tensione continua attraverso un processo di raddrizzamento e filtraggio.
  • Il circuito di un alimentatore non stabilizzato include quattro blocchi principali: trasformatore, circuito di raddrizzamento, filtro e carico.
  • La tensione di uscita può variare in base alla corrente assorbita dal carico, influenzata dalla resistenza di uscita o dalla caratteristica di regolazione.
  • Il fattore di ripple o ondulazione è un parametro chiave, espresso come rapporto tra il valore efficace della tensione di ondulazione e il valore medio della tensione d'uscita.
  • Altri aspetti importanti includono il tipo di filtro e circuito raddrizzatore utilizzato, oltre alle specifiche di tensione e potenza del trasformatore.
Alimentatori Non Stabilizzati
L'alimentatore ha lo scopo di fornire all'uscita una tensione continua, ottenuta dalla tensione alternata sinusoidale che gli viene fornita dalla linea.
Possiamo distinguere due tipi di alimentatori quelli stabilizzati e quelli non stabilizzati.

Qui sotto è rappresentato uno schema a blocchi di un alimentatore non stabilizzato:

 alimentatore non stabilizzato

il circuito è formato da 4 blocchi; la tensione di rete è applicata al trasformatore{primo blocco} che, trasforma la tensione in maniera da alimentare il circuito di raddrizzamento{secondo blocco}; il circuito di raddrizzamento ha il compito di raddrizzare il flusso altenato della corrente, esso è seguito da un filtro{terzo blocco}; che viene utilizzato per rendere costante la tensione pulsante la tensione che gli arriva dal circuito di raddrizzamento infine l'ultimo blocco è rapprensentato dal carico.
La dissipazione di potenza nell'alimentatore può essere rilevante; è quindi necessario l'uso di dissipatori (heat sink).
Le caratteristiche più significative di un alimentatore non stabilizzati sono:

[math]\bullet[/math]
La tensione di uscita[/i]: essa può essere funzione della corrente assorbita dal carico; pertanto o si specifica la resistenza di uscita o si dà la caratteristica di regolazione
[math]V= f\left(I\right)[/math]
, che indica come varia la tensione in funzione della corrente di carico.

[math]\bullet[/math]
Il fattore di ondulazione o fattore di ripple
[math]r[/math]
: la tensione di uscita presenta infatti in genere un'ondulazione, detta "tensione di ondulazione" o di "ripple".
Si specifica il valore efficace della tensione di ondulazione o il fattore di ondulazione
[math]r[/math]
. Questo ultimo è definito come rapporto tra valore efficace della tensione di ondulazione e valore medio della tensione d'uscita; generalmente è espresso in percento.

[math]\bullet[/math]
Il tipo di filtro presente all'uscita del circuito raddrizzatore;

[math]\bullet[/math]
Il tipo di circuito raddrizzatore usato;

[math]\bullet[/math]
Le "correnti media", di picco ed efficace e la tensione inversa di picco dei diodi raddrizzatori;

[math]\bullet[/math]
le caratteristiche di tensione e di potenza del trasformatore.

Domande e risposte