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Concetti Chiave

  • La recitazione realistica si basa sulla totale immersione dell'attore nel ruolo, utilizzando la memoria emotiva e corporea per rivivere emozioni autentiche in scena.
  • Il teatro brechtiano enfatizza il distacco emotivo per favorire una critica consapevole da parte del pubblico, utilizzando tecniche come cartelloni e recitazione in terza persona.
  • La recitazione codificata implica un linguaggio corporeo specifico che deve essere compreso sia da spettatori che da performer, richiedendo una conoscenza predefinita del codice teatrale.
  • La trance comprende stati alterati di coscienza come possessione e ipnosi, attraverso ritmi e sostanze, permettendo performance straordinarie e richiedendo rituali per uscirne.
  • La recitazione di figura utilizza elementi non umani come burattini e marionette per creare rappresentazioni teatrali, spostando l'attenzione dal performer all'oggetto animato.

Indice

  1. Generi della recitazione
  2. Recitazione di figura, si intende il teatro che prevede la presenza di burattini, marionette, pupazzi, ombre o altri oggetti;

Generi della recitazione

Se la recitazione si analizza dal punto di vista dei generi Schechner ne considera cinque anche se potrebbero esisterne di più:

  1. Recitazione realistica, l’attore scompare nel ruolo, c’è infatti una relazione chiara e diretta tra il comportamento dell’attore in scena e la vita quotidiana, non è necessario che lo spettatore conosca un codice teatrale specifico per comprendere quanto accade sulla scena. Stanislavskij e Strasberg sono due grandi punti di riferimento a riguardo, rispetto al primo si può parlare di due periodi in rapporto alla sua ricerca e quindi riferirsi ad un primo e un secondo Stanislavskij: nella prima fase comprende che nella costruzione del personaggio l’attore debba servirsi della propria memoria emotiva e andare alla ricerca del proprio vissuto personale per riportarle in superfice e riviverle in scena, compiendo un processo dall’interno all’esterno. Successivamente si rende conto che è la memoria del corpo ad innescare quella dell’anima, quindi dall’esterno verso l’interno. Strasberg è stato invece direttore dell’Accademia di Arte Drammatica dal 1951 al 1982, i due sono collegati perché anche per lui il problema è come vivere realmente sulla scena delle emozioni con la capacità di riprodurle sera dopo sera;
  2. Recitazione brechtiana, tipo di recitazione che fa riferimento al regista e drammaturgo tedesco Bertold Brecht, per lui l’attore non scompare, parla infatti di un teatro etico basato uno straniamento e distanza emotiva, permettendo allo spettatore di sviluppare il massimo della capacità critica. Questo avviene attraverso l’utilizzo di cartelloni, della terza persona, una recitazione al passato che quindi interrompono la recitazione con una funzione politica precisa e lo spettatore deve rimanere sempre lucido per comprendere e assimilare le informazioni;
  3. Recitazione codificata, richiede una messa in forma del corpo dell’attore/danzatore, c’è la presenza di un codice che deve essere conosciuto dallo spettatore e dai performer;
  4. Trance, La trance comprende diverse modalità tra cui la possessione, l’ipnosi, la psicosi, l’epilessia, l’estasi e la trance sciamanica. Diversi sono i metodi adottati per indurre la trance, tra questi il ritmo, la musica (in particolare le percussioni, cantare, bere, inalare sostanze psicotrope. In questo stato la persona può essere capace di fare cose straordinarie: danzare senza tregua, camminare sui bracieri ardenti, parlare lingue sconosciute, senza avvertire stress, stanchezza o dolore. Uscire dalla trance implica azioni rituali o riposo, nella possessione: i performer sono posseduti da esseri non-umani (dei, spiriti, demoni, forze, animali) e oggetti. I performer rappresentano azioni, delle quali non sono gli artefici;
  5. Recitazione di figura, si intende il teatro che prevede la presenza di burattini, marionette, pupazzi, ombre o altri oggetti;

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i cinque generi di recitazione identificati da Schechner?
  2. Schechner identifica cinque generi di recitazione: recitazione realistica, recitazione brechtiana, recitazione codificata, trance e recitazione di figura.

  3. Come si differenzia la recitazione realistica secondo Stanislavskij e Strasberg?
  4. La recitazione realistica secondo Stanislavskij si basa sull'uso della memoria emotiva e del vissuto personale, mentre Strasberg si concentra su come vivere realmente le emozioni sulla scena e riprodurle costantemente.

  5. Qual è l'obiettivo della recitazione brechtiana?
  6. L'obiettivo della recitazione brechtiana è creare un teatro etico che promuove lo straniamento e la distanza emotiva, permettendo allo spettatore di sviluppare una capacità critica massima.

  7. Cosa implica la trance nella recitazione?
  8. La trance nella recitazione implica stati come possessione, ipnosi, e estasi, dove i performer possono compiere azioni straordinarie e sono spesso posseduti da entità non-umane, richiedendo rituali per uscirne.

Domande e risposte