Concetti Chiave
- La conversazione tra Giuseppe e Maria si sviluppa intorno alla nascita imminente di Gesù e i dubbi di Maria riguardo al sesso e alle somiglianze del bambino.
- I Re Magi arrivano per rendere omaggio al futuro salvatore, ma Giuseppe sembra confuso e scettico riguardo alla loro identità e intenzioni.
- Giuseppe esprime frustrazione per le difficoltà pratiche della situazione, tra cui le spese e la mancanza di doni da parte dei Magi.
- La minaccia di Re Erode viene introdotta, spingendo i Magi a consigliare a Giuseppe di mettere in salvo il bambino.
- Il dialogo è caratterizzato da un tono umoristico e colloquiale, con Giuseppe che manifesta incredulità e sarcasmo verso le situazioni e i personaggi coinvolti.
GIUSEPPE: accumminciamme n’ata mattinata.
maria: peppì, tu che dici, è maschio?
GIUSEPPE: ma allora non hai capito niente?!? nientedimeno due ore l’angelo ti ha spiegato stu fatto, e tu stai ancora in dubbio? addà nascere gesù cristo! per forza adda essere maschio!
MARIA: peppì, secondo te a chi assumiglia ‘sta creatura a me o a te. io vulesse ca somigliasse a tutte e duie.
GIUSEPPE: marì nun te fa sti pensieri, a chi assumiglia assumiglia.
MARIA: adda crescere bello e sano, adda fa e servizi a mammà, adda ì a scuola, poi adda faticà…
GIUSEPPE: ma allora lo vuoi mettere in croce stu creature
MARIA: peppì, e si so due gemelli?
GIUSEPPE: n’ata vota mo’! marì adda nascere uno creaturo, uno!
MARIA: peppì, sto vedennne e stelle
GIUSEPPE: lo so, lo so, chilo ‘o dolore è forte
MARIA: no, sto vedendo a stella ca sta guidanne e re magi.
GIUSEPPE: e re megi!!! e che vanno truvanne mò?
I MAGIO: pace a te, salvatore del mondo…
II MAGIO: il signore sia con voi…
GIUSEPPE: veramente non lo conosco
II MAGIO: il signore sia con voi…
GIUSEPPE: ah, io avevo capito il signore sta con voi, veramente non si è presentato nessuno, comunque.
III MAGIO: noi siamo i re magi e voi?
GIUSEPPE: noi siamo… e 14 giugno…
I MAGIO: mio fratello intendeva dire i re magi.
GIUSEPPE: si, questo salverà il mondo, ma non ci salva da è mazzate da signora affianco… stanne rummenne e creature! voi facite ‘sti strille e pazze…
II MAGIO: ma così dicono le sacre scritture
GIUSEPPE: si ma le sacre scritture hanno scritto quello che dovete dire, mica vi hanno dato l’intonazione? comunque, mò che volete?
III MAGIO: (a bassa voce) siamo venuti a lodare il signore
GIUSEPPE: come avete detto?
III MAGIO: (a bassa voce) siamo venuti a lodare il signore
GIUSEPPE: si, ma aizate a voce
III MAGIO: ma vuie avite detto di abbassare la voce
GIUSEPPE: si ma vuie o alluccate o nun facite sentì niente
III MAGIO: siamo venuti a lodare il signore
GIUSEPPE: ah, ancora deve nascere!
I MAGIO: come ancora deve nascere? e noi adesso che facciamo?
GIUSEPPE: e io che vi devo dire… affittateve nu’ cammello e faciteve nu giro panoramico pe’ betlemme…
II MAGIO: a proposito di cammelli… ma io non vedo il bue e l’asinello. che fine hanno fatto?
GIUSEPPE: li abbiamo mangiati!
MAGI: li avete mangiati?!?
GIUSEPPE: teneveme famme e li abbiamo mangiati!
II MAGIO: ma le scre scritture non dicono ciò…
GIUSEPPE: sentite, però ma stu fatto, ma nelle sacre scritture pe caso ci stava scritto che dovevamo morire di fame? no! e allora se li abbiamo mangiati era solo per continuare ciò che stava scritto nelle sacre scritture! se noi morivamo di fame vuie venivate e vi mettevate a parlare con il bue e l’asinello?
I MAGIO: avete ragione, ma le sacre scritture però…
GIUSEPPE: (interrompendolo) e dalle cu ‘sti sacre scritture! n’goppe e sacre scritture ci stava scritto ca venivano nu sacco di persone per lodare il bambino, no l’ispettore derrik, kojak e colombo…. e poi non dovevate portare i doni? io non vedo niente, nemmeno nu chilo e zucchero e cafè, niente proprio e che schifezza!
II MAGIO: abbi fede giuseppe, il signore è con te…
GIUSEPPE: che poi l’angelo aveva detto partorirai in una caverna; ma mon mi aveva detto che dovevo pagare io l’acqua, la luce, il gas… e a questo punto me ne annate dentro una clinica… e abbiate pazienza
III MAGIO: stai calmo giuseppe, il signore è con te…
GIUSEPPE: ma pure sto fatto di il signore è con te. ca vene nu sacco e gente ca dice: “il signore è con te”, “il signore è con te”, ma dico io stu signore nun tene niente che fa’, per forza dinto a casa mia adda sta’, e nu poco di vita privata uno nun a po’ tenè… e tengo pure ‘na mugliera ca sta partorenno santa pazienza!
MARIA: peppì, ma calmati nun fa accussì
I MAGIO: giuseppe e maria, il bambino è in pericolo!
II MAGIO: si, un certo re erode cerca il bambino per ucciderlo perché ha saputo che il bambino sarà il re dei re.
MARIA: uh mamma mia peppì mettiamo in salvo il bambino
GIUSEPPE: calma, calma… e come si deve fare adesso?
MARIA: povero figlio mio ci pensi peppì lo volevamo crescere con tanto amore e dedizione. tu lo davi a mangiare, tu lo vestivi, tu lo accudivi, lavoravi per lui…
GIUSEPPE: e io aggià passà stu guaio, ma lo vado a chiammà stesso io a stu erode!
I MAGIO: giuseppe…
II MAGIO: …porta il bambino…
III MAGIO: …via da qui!
GIUSEPPE: come avite ditto?
I MAGIO: giuseppe…
II MAGIO: …porta il bambino…
III MAGIO: …via da qui!
GIUSEPPE: ne, ma siete sicuri ca site e re magi?
I MAGIO: si, perché?
GIUSEPPE: vuie parite ca site asciute a ngoppe o topolino, parite qui, quo, qua…. dicite ‘na parola apperona.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del dialogo tra Giuseppe e Maria?
- Cosa preoccupa Maria riguardo al bambino?
- Come reagisce Giuseppe alla visita dei Re Magi?
- Qual è la preoccupazione dei Re Magi riguardo al bambino?
- Come si conclude il dialogo tra Giuseppe e i Re Magi?
Il dialogo si concentra sull'imminente nascita di Gesù e le preoccupazioni di Maria e Giuseppe riguardo al futuro del bambino.
Maria è preoccupata per la salute e il futuro del bambino, desiderando che cresca sano e che somigli a entrambi i genitori.
Giuseppe è scettico e confuso riguardo alla visita dei Re Magi, mostrando un atteggiamento ironico e critico verso le loro intenzioni e le sacre scritture.
I Re Magi avvertono Giuseppe e Maria che il re Erode cerca il bambino per ucciderlo, poiché ha saputo che sarà il re dei re.
Il dialogo si conclude con Giuseppe che esprime dubbi sull'identità dei Re Magi, paragonandoli a personaggi dei fumetti e mostrando scetticismo verso le loro parole.