Concetti Chiave
- Il piano sequenza e il long take sono tecniche cinematografiche che mantengono il tempo del racconto e della storia coincidenti.
- L'ellissi e il jump cut sono usati per riassumere o saltare interi archi temporali, condensando la storia.
- Il rallenty o slow-motion espande il tempo del racconto rispetto al tempo reale per enfatizzare momenti specifici.
- La frequenza narrativa può essere singolativa, ripetitiva o iterativa, a seconda di come un evento viene rappresentato nel racconto rispetto alla storia.
- I mind game movies esplorano la possibilità di percorrere simultaneamente più trame narrative, sfidando la costruzione temporale tradizionale.
Indice
Durata e tempo nel racconto
La durata, definisce l'estensione sensibile del tempo rappresentato. Essa può dare luogo a tre opzioni. Nella prima il tempo del racconto è il tempo della storia coincidono. La soluzione adottata dal linguaggio cinematografico per comunicare questa equivalenza di durata è il piano sequenza; piano sequenza si affianca il long take.
Ellissi e alterazioni temporali
Rispetto alla categoria della durata, il tempo del racconto può invece operare un riassunto della storia. L'ellissi permette di contrarre e o saltare archi temporali, fornendo informazioni riassuntive allo spettatore. Più evidente è il jump cut. Un'altra modalità di alterazione del tempo è la ripresa accelerata. Sull'altro versante, quello della durata del tempo racconti tu più ampia della durata del tempo della storia, troviamo invece il ralenty o slow-motion, che sottolinea certi passaggi narrativi. Il fermo immagine sospende la narrazione.
Frequenza e ricorsività nella narrazione
La frequenza che riguarda la ricorsività, la ripetizione di un'azione all'interno dell'arco temporale della narrazione. In base alla frequenza, le relazioni tra storia racconta possono essere di tre tipi. La prima, detta racconto singolativo, si ha quando il racconto mostra una sola volta ciò che accade una volta anche nel tempo della storia. Nella seconda relazione si racconta n volte un evento che nella storia accaduta una sola volta e si parla di racconto ripetitivo. L'ultima forma di relazione in base alla frequenza è definita racconto iterativo che si ha quando un evento che la storia si ripete n volte nel racconto viene presentata un'unica volta. Tale modalità serve a sintetizzare azioni di routine. Rispetto alla costruzione temporale assume un certo interesse un gruppo di firma piuttosto recenti, definiti mind game movies: tratta di opere che giocano con la possibilità di percorrere più traccia narrativa e contemporaneamente.
Domande da interrogazione
- Quali sono le opzioni di durata nel racconto cinematografico?
- Come si manifesta l'ellissi nel racconto?
- Cosa si intende per racconto iterativo nella narrazione?
La durata nel racconto cinematografico può coincidere con il tempo della storia, come nel piano sequenza e long take, oppure può essere alterata tramite ellissi, jump cut, riprese accelerate, ralenty o fermo immagine.
L'ellissi nel racconto permette di contrarre o saltare archi temporali, fornendo informazioni riassuntive allo spettatore, ed è evidente nel jump cut.
Il racconto iterativo si verifica quando un evento che nella storia si ripete n volte viene presentato una sola volta nel racconto, sintetizzando azioni di routine.