ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • Il destino dell'Universo dipende dalla sua densità media rispetto alla densità critica, influenzando la sua espansione o contrazione.
  • Un'alta densità potrebbe portare al big crunch, una contrazione dell'Universo simile a un big bang al contrario.
  • Una densità inferiore al valore critico porterebbe a un'espansione infinita dell'Universo, rendendolo freddo e vuoto.
  • Osservazioni recenti indicano un'accelerazione dell'espansione dell'Universo, attribuita all'energia oscura che costituisce il 70% dell'Universo.
  • Solo il 5% dell'Universo è osservabile con i nostri strumenti, mentre il 25% è materia oscura, dedotta dallo studio delle galassie.

Fine dell'Universo

Si ritiene che il destino dell'Universo dipenda dalla sua densità media: se essa fosse superiore a un certo valore, chiamato densità critica, la forza gravitazionale sarebbe sufficiente a arrestarne l'espansione e a provocarne la contrazione.
Questo collasso finale - o big bang "al contrario" - è stato chiamato big crunch ("la grande implosione").
Se invece la densità fosse inferiore al valore critico, l'Universo continuerebbe a espandersi all'infinito diventando sempre più freddo, oscuro e vuoto.
Fino a una decina di anni fa si pensava che, nel tempo, la gravità avrebbe comunque rallentato l'espansione dell'Universo.

Alcune osservazioni compiute alla fine del secolo scorso mostrarono che l'espansione, al contrario, sarebbe accelerata. Questo fenomeno viene attribuito alla presenza di una forma di materia/energia, detta energia oscura, capace di esercitare una pressione negativa opposta alla gravità. Essa costituirebbe addirittura il 70% dell'Universo.
Tutto ciò che siamo in grado di osservare con i nostri strumenti attuali (pianeti, stelle e gas) ne costituirebbe solo il 5%; il restante 25% sarebbe composto da materia oscura, materia, cioè, non osservabile direttamente, la cui presenza si può riconoscere tramite lo studio delle galassie.

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