henry0894
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Concetti Chiave

  • La sismologia studia i terremoti, concentrandosi sull'ipocentro, il punto di origine dell'energia sismica, e l'epicentro, la sua proiezione in superficie.
  • Il modello del rimbalzo elastico, proposto da Reid nel 1906, descrive il comportamento ciclico delle rocce sottoposte a stress che conduce alla formazione di faglie.
  • Esistono diversi tipi di onde sismiche: longitudinali, trasversali e superficiali, ognuna con caratteristiche di propagazione e impatto differenti.
  • La magnitudo, misurata dalla scala Richter, quantifica la forza di un terremoto, mentre l'intensità, valutata dalla scala MCS, considera gli effetti locali del sisma.
  • Gli effetti di un terremoto includono danni strutturali agli edifici e la possibilità di tsunami se il sisma si verifica sotto il mare.

La sismologia è la scienza che studia i terremoti.

• Il punto in cui si libera l’energia di un terremoto, in profondità, è detto ipocentro; le onde si propagano poi in modo sferico fino a indebolirsi del tutto.

Indice

  1. Modello del rimbalzo elastico
  2. Tipi di onde sismiche
  3. Sismogramma e triangolazione
  4. Magnitudo e intensità

Modello del rimbalzo elastico

• Il modello del rimbalzo elastico

il sismologo Reid, nel 1906 propose un modello a spiegazione dei fenomeni sismici:

- le rocce si comportano elasticamente;

- se sottoposte a grandi pressioni, una volta raggiunto il limite di rottura inizia la

lacerazione della roccia e la creazione di faglie;

- le due rocce libere di muoversi riacquistano la loro posizione e il loro volume con

rapidi movimenti;

- i movimenti delle rocce provocano vibrazioni che si propagano nelle rocce circostanti.

Il processo sismico evidenziato dal modello è ciclico, poiché un volta raggiunto l’equilibrio, verrà riaccumulata altra energia. In questo ciclo vi sono tre stadi: quello pre-sismico (variazione nelle caratteristiche delle rocce), quello post-sismico (nuovo equilibrio) e quello delle scosse successive.

Tipi di onde sismiche

• La zona posta in superficie sulla verticale dell’ipocentro si chiama epicentro. • Tipi di onde:

- onde longitudinali, le particelle di roccia oscillano avanti e indietro nella direzione di propagazione dell’onda; la roccia subisce rapide variazioni di volume;

- onde trasversali, le particelle di roccia oscillano perpendicolarmente alla direzione di propagazione dell’onda; la roccia subisce variazioni di forma, ma non di volume;

- onde superficiali, le onde interne, prodotte dall’ipocentro, una volta raggiunta la

superficie si propagano dall’ipocentro lungo la superficie terrestre.

Onde di Rayleigh: le particelle compiono orbite ellittiche in un piano verticale lungo la direzione di propagazione;

Onde di Love: le particelle oscillano trasversalmente alla direzione di propagazione nel piano orizzontale.

Sismogramma e triangolazione

• Il sismogramma è la registrazione di un movimento sismico da parte di un sismografo. Per verificare la posizione dell’epicentro di un sisma è necessario triangolare tre stazioni di misurazione diverse. Per la profondità dell’ipocentro sono necessari invece 10 stazioni.
• Tipi di terremoto:

- superficiali 0

- intermedi 70km

- profondi I>300km.

• La scala di intensità serve a misurare la gravità di un terremoto. La più utilizzata in Europa e America è la scala MCS (Mercalli, Càncani, Sieberg). L’intensità viene misurata in base agli effetti prodotti dal terremoto.

• Le isosisme sono linee di confine tra un grado della scala di intensità e l’altro. Serve a delimitare la zona dell’epicentro.

• La magnitudo, ricavata da misurazioni strumentali, descrive meglio la forza di un terremoto, indipendentemente dagli effetti.

• La scala Richter misura la magnitudo di un terremoto confrontandola con un terremoto standard che a 100km dall’epicentro provoca oscillazioni massime di 0,001mm. La scala è logaritmica.

• Magnitudo e intensità

Magnitudo e intensità

La magnitudo è una misura strumentale della forza del terremoto. Ogni magnitudo non è legata né alla posizione né alla distanza della stazione sismica.

L’intensità si riferisce agli effetti provocati dal terremoto in una determinata zona.
• Gli effetti di un terremoto

- danni agli edifici:

• tipo di costruzioni: importante l’ingegneria antisismica;

• natura geologica del terreno su cui poggiano gli edifici.

- tsunami (o maremoto)

Si verifica quando il terremoto avviene sotto il fondo del mare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della sismologia nello studio dei terremoti?
  2. La sismologia è la scienza che studia i terremoti, analizzando fenomeni come l'ipocentro, le onde sismiche e i modelli di rimbalzo elastico.

  3. Come si differenziano le onde sismiche?
  4. Le onde sismiche si dividono in onde longitudinali, trasversali e superficiali, ognuna con caratteristiche specifiche di propagazione e impatto sulle rocce.

  5. Qual è la differenza tra magnitudo e intensità di un terremoto?
  6. La magnitudo misura la forza del terremoto tramite strumenti, mentre l'intensità valuta gli effetti del terremoto in una specifica area.

  7. Come si determina l'epicentro di un terremoto?
  8. L'epicentro si determina triangolando i dati di tre stazioni di misurazione diverse, mentre per la profondità dell'ipocentro sono necessarie dieci stazioni.

  9. Quali sono gli effetti principali di un terremoto?
  10. Gli effetti principali includono danni agli edifici, influenzati dall'ingegneria antisismica e dalla natura del terreno, e la possibilità di tsunami se il terremoto avviene sotto il mare.

Domande e risposte